Mineralogramma – test dna del capello – Dr.ssa Cultrera Concetta

Mineralogramma – test dna del capello

Il Mineralogramma (o Analisi Minerale Tissutale) è un test laboratoristico di screening, e non di diagnosi, atto ad identificare la tendenza ai maggiori squilibri funzionali ed organici di un individuo.

Si tratta di un esame di laboratorio che, attraverso “l’analisi spettrofotometrica in emissione di plasma” di un quantitativo modesto di “capelli” (1 grammo) è in grado di valutare i principali livelli e rapporti dei ”minerali nutrizionali, addizionali e tossici intracellulari” presenti nell’organismo.

Il Capello non è affatto un tessuto statico. Esso agisce per un certo periodo come un registratore del metabolismo intracellulare imbrigliando, man mano che cresce, i prodotti metabolici cui viene esposto, minerali compresi

L’Analisi Minerale Tessutale così eseguita ci consente di rilevare:

  1. i livelli assoluti dei minerali nutrizionali più importanti, e l’eventuale discostamento, in carenza o in eccesso, dal range di normalità
  2. la eventuale presenza di minerali tossici
  3. i valori dei più importanti rapporti tra i vari minerali nutrizionali, ci permettono di misurare la velocità delle reazioni di ossidazione, e quindi di produzione energetica, nelle cellule dell’organismo
  4. l’attività del sistema nervoso autonomo, rapportato soprattutto al suo ruolo nella gestione dello stress attraverso la regolazione del sistema endocrino.

L’Analisi Minerale Tessutale fornisce:

  1. l’individuazione della tipologia metabolico-ossidativa (lenta o veloce)
  2. la valutazione funzionale della ghiandola tiroidea nell’ambito della sua attività di regolazione della produzione energetica
  3. la valutazione funzionale del surrene in risposta agli agenti stressogeni e nei confronti dei processi ossidativi
  4. la descrizione dell’intervento del SNA nella gestione dello stress e nella definizione della individualità metabolica (simpaticotonia – parasimpaticotonia)
  5. l’indicazione delle scelte nutrizionali più appropriate per il destinatario dell’Analisi
  6. l’elaborazione di uno schema di trattamento con integratori.

L’Analisi Minerale Tessutale ci permette di conoscere con buona approssimazione il livello medio di minerali contenuti nelle nostre cellule nei due-tre mesi antecedenti l’indagine. L’A.M.T. non va considerata un freddo elenco di minerali accatastati dentro le cellule, ma una raccolta-dati dinamica che, attraverso l’analisi dei livelli dei singoli elementi e lo studio dei rapporti tra i minerali più significativi, permette di elaborare una valutazione complessiva dello stato di salute e una proiezione sulle tendenze patologiche.

L’informazione principale che si evince dal mineralogramma riguarda la tipologia metabolica. Analizzando i livelli di alcuni minerali più importanti , quali il calcio, il magnesio, il sodio e il potassio, e soprattutto i rapporti tra i loro valori, è possibile stabilire quale delle due componenti del Sistema Nervoso Autonomo è prevalente, se la branca Simpatica o quella Parasimpatica, con le ricadute metaboliche che questa distinzione comporta.

La classificazione metabolica viene ulteriormente definita dal test mineralografico attraverso la valutazione della velocità di ossidazione cellulare, che è la velocità con cui le cellule dell’organismo bruciano i substrati alimentari per produrre energia.

La velocità ossidativa è diretta espressione della funzionalità di due ghiandole endocrine strettamente connesse con la produzione energetica corporea: la tiroide e il surrene. E’ interessante notare che non sempre l’efficacia periferica dell’attività di una ghiandola endocrina è correlata al livello di ormone circolante.

Livelli normali o addirittura elevati di ormone tiroideo possono accompagnarsi a scarsa stimolazione delle cellule bersaglio, ad esempio per carenza di cofattori (come il potassio, che sembra svolgere un ruolo di tipo “permissivo” nel meccanismo di trasmissione del messaggio ormonale). Ecco l’originalità dell’analisi minerale tessutale: attraverso i minerali, ci fornisce informazioni sull’attività dell’ormone a livello “cellulare”.

Un’altra importante valutazione che il test mineralografico del capello ci consente di effettuare riguarda il tipo di risposta dell’organismo allo stress. La risposta allo stress comincia sempre con la fase di reazione d’allarme, a cui fanno seguito, se permane lo stimolo stressogeno, la fase di resistenza ed infine la fase d’esaurimento.

Stabilire con certezza il livello la velocità di ossidazione cellulare e il grado di funzionalità di tiroide e surrene consente di personalizzare al massimo la strategia curativa, con scelte precise e mirate di alimenti e di integratori, minerali e vitamine.

Un altro campo di utilizzo del test mineralografico del capello è la determinazione della presenza nell’organismo di metalli tossici, provenienti dall’ambiente (cibi, aria, acqua, esposizioni professionali). Il capello costituisce un tessuto di elezione per il deposito di tale sostanze, e quindi rappresenta un ottimo materiale d’analisi.

 

L’analisi minerale tessutale è una vera e propria biopsia di un tessuto molle dell’organismo, quale il capello è a tutti gli effetti, e il suo contenuto medio di minerali rispecchia abbastanza fedelmente i valori mediamente presenti negli altri organi corporei. Le divergenze tra i dosaggi dei minerali nelle analisi del sangue e quelli del test mineralografico dipendono dal fatto che si tratta di due metodiche completamente diverse, e quindi non è corretto aspettarsi dei risultati sovrapponibili.

L’esame del sangue fotografa la quantità di un minerale presente nel sangue in quel preciso momento e in quella determinata porzione vascolare, regolata da meccanismi omeostatici che ne garantiscono una certa costanza di concentrazione e oscillazioni molto scarse.
L’A.M.T. misura il livello medio dei minerali contenuti nelle cellule durante un periodo di due-tre mesi. Il range di minerali rilevati è quello che effettivamente raggiunge i tessuti, e che è implicato nei meccanismi di rinnovamento e di riparazione cellulare, così come nei processi metabolici deputati alla produzione energetica

L’H.M.S (Hair Metabolic System) è un test laboratoristico di screening, e non di diagnosi, atto ad identificare la tendenza ai maggiori squilibri funzionali ed organici di un individuo.
L’H.M.S. del soggetto in esame coniuga due variabili:

1) Analisi Minerale Tessutale del Capello
Si tratta di un esame di laboratorio che, attraverso “l’analisi spettrofotometrica in emissione di plasma” di un quantitativo modesto di “capelli” (circa 500 milligrammi,grosso modo la quantità contenuta in mezzo cucchiaio da tavola) tagliati in sede occipitale o lateroparietale per una lunghezza di circa 2-3 cm a partire dal cuoio capelluto,è in grado di valutare esattamente e simultaneamente i principali livelli e rapporti dei”minerali nutrizionali-addizionali-tossici intracellulari” presenti nell’organismo (per i calvi si utilizzano altre faneree: peli ascellari-pettorali-pubici-barba-unghia).
2) Gruppo Sanguigno “AB0”
La conoscenza del Gruppo Sanguigno “AB0” del soggetto in esame permette, inoltre, di personalizzare i suggerimenti dietetico-nutrizionali e modulare alcune caratteristiche costituzionali dell’emogruppo di appartenenza (per i soggetti non in grado di fornire il proprio Gruppo Sanguigno si suggeriscono indicazioni dietetico-nutrizionali “neutre”, cioè valide per tutti gli emogruppo).
Perché i Capelli e i Gruppi Sanguigni “AB0”
Il Capello non è affatto un tessuto statico. Esso, pur avendo un ricambio molto piu lento del sangue, agisce per un certo periodo come un registratore del metabolismo intracellulare imbrigliando, man mano che cresce, i prodotti metabolici cui viene esposto, minerali compresi.

Il Gruppo Sanguigno “AB0” è determinato geneticamernte e in quanto tale ha,come ampiamente dimostrato dal ricercatore statunitense Peter J. D’Adamo, delle caratteristiche costituzionali peculiari per ciascun emogruppo,riguardante l’aspetto metabolico-psichico-strutturale.

I risultati ottenuti con l’Analisi Minerale Tessutale rispecchiano le condizioni attuali ed esse vanno frammiste alle condizioni basali del Gruppo Sanguigno “AB0” cui il soggetto in esame appartiene.

Unico nel panorama mondiale sanitario, il “Metodo H.M.S” permette di rispettare nei consigli dietetico-nutrizionali l’ “Individualiltà Biochimica e Genetica” del soggetto che si sottopone al test.

Quale “check-up metabolico”, l’H.M.S. è attualmente un test predittivo e preventivo di notevole affidabilità, non invasivo e di veloce esecuzione.

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Più in generale:

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  • Magrezza
  • Diabete
  • Ipertensione arteriosa
  • Alti valori di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue
  • Intolleranze Alimentari
  • Stitichezza
  • Gastrite o Reflusso Gastro-esofageo
  • Alimentazione nello sport
  • Alimentazione in allattamento
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