Nutrizione – Dr.ssa Cultrera Concetta

PERCHE’ BISOGNA MANGIARE LE FRAGOLE

Inizia la stagione delle fragole, piccoli frutti colorati e gustosi. Le fragole contengono molta acqua, molte fibre, antiossidanti e vitamina C per cui è bene mangiarle perché sono tanti i benefici per la salute.

Perché bisogna mangiare le fragole? Di seguito i principali motivi:

  • Sono alleate della longevità: contengono, infatti, molti antiossidanti che favoriscono la longevità.
  • Migliorano la circolazione del sangue:in particolare quella dei capillari e dei piccoli vasi, e contribuiscono a ridurre i valori del colesterolo, le fragole, infatti, sono ricche di fitonutrienti come i flavonoidi e gli acidi alleagici, i quali aiutano ad abbassare il livelli di colesterolo nel sangue, prevenendo quindi molti tipi di malattie infantili.
  • Aiutano a prevenire l’invecchiamento cerebrale: Le fragole migliorano la salute del cervello e possono contribuire a migliorare l’attività cerebrale.
  • Fanno bene ai bambini: sono indubbiamente un alimento completo per i bambini. I numerosi benefici delle fragole aiutano a difendere i bambini da molteplici malattie fisiche e mentali per cui si consigliano i genitori di includerle nella dieta dei loro figli.
  • Impediscono la formazione di cellule cancerogene: Le fragole sono una grande fonte di fitonutrienti e antiossidanti, sostanze che impediscono la formazione di cellule cancerogene. Inoltre, gli elevati livelli di vitamina c contenuti nelle fragole, aiutano a prevenire questa malattia.
  •  Benefiche per le difese immunitarie e per la salute della pelle: la vitamina C delle fragole rinforza le difese immunitarie, migliora l’assorbimento del ferro e contribuisce alla sintesi del collagene, importantissimo per mantenere l’elasticità della pelle, ma anche per la salute di tutti i tessuti, dai vasi sanguigni alle gengive.
  • Preziose in gravidanza: contengono molto acido folico ottimo in gravidanza, perché questa vitamina è essenziale per favorire lo sviluppo del feto e tenere lontano il rischio di malformazioni.
  • Sono sazianti e depurative grazie a fibre e acqua: per la loro grande ricchezza di acqua, le fragole sono molto idratanti, depurative e diuretiche, utili per il benessere di fegato e reni.
  • Favoriscono la digestione:  l’elevato contenuto di fibre aiuta a stimolare la regolarità intestinale e a combattere la stitichezza, oltre ad essere utile per favorire la sazietà e controllare l’appetito.

Dovrebbero evitare le fragole le persone allergiche. Quella alle fragole, in realtà, non è una vera e propria allergia ma una reazione pseudoallergica. Questi frutti, infatti, come i pomodori, il cioccolato, le uova e il pesce, sono alimenti istamino-liberatori, ovvero stimolano nell’organismo il rilascio di istamina, una sostanza che in alcuni soggetti può causare risposte simili a quelle di un’allergia.

 Non essendo coinvolto il sistema immunitario, in genere le reazioni sono meno acute rispetto a quelle tipiche di un’allergia alimentare vera e propria, anche se l’intensità dipende dalla sensibilità individuale: i sintomi possono interessare le vie respiratorie, la cute e l’apparato gastro-intestinale e includono congestione nasale, tosse, respiro affannoso, orticaria con puntini rossi sulla pelle e prurito, nausea, vomito e diarrea.

Le fragole sono ideali da gustare al naturale, una modalità che aiuta anche a preservare al meglio i loro nutrienti. Alcuni di loro, infatti, come la vitamina C, sono termolabili, cioè sensibili al calore, quindi la cottura li danneggia. Un altro consiglio importante è lavare velocemente le fragole sotto l’acqua, evitando di tenerle a mollo troppo a lungo: la vitamina C, infatti, è anche idrosolubile, quindi nell’acqua tende a disperdersi.

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INTOLLERANZA AL NICHEL

L’allergia al nichel è una risposta impropria del sistema immunitario a fronte della presenza nell’organismo di questo metallo molto diffuso nell’ambiente. Il sistema immunitario di chi è allergico al nichel, infatti, reagisce in modo anomalo  nel momento in cui questo metallo entra nell’organismo.

Il nichel è molto diffuso ovunque e le reazioni allergiche dovute a questo metallo  si manifestano in seguito ad un’esposizione ripetuta a oggetti che contengono nichel. Rare le forme allergiche da primo contatto.

Tra le manifestazioni sintomatologiche principali c’è sicuramente la dermatite allergica da contatto. Questa può comparire su tutte le superfici del corpo che entrano in contatti con oggetti contenenti nichel. In caso di allergia sistemica al nichel solfato, alla dermatite da contatto si possono associare anche altri sintomi quali : orticaria, eczema, prurito, eritema, disturbi della digestione.

In molti casi l’allergia al nichel potrebbe essere dovuta principalmente ad una predisposizione genetica, ma anche alcuni cibi possono provocare le manifestazioni sintomatologiche tipiche delle intolleranze alimentari.

In caso di diagnosi di allergia, il primo passo è quello di eliminare gli alimenti contenenti nichel per un periodo di tempo.  In particolare:

  • per quanto riguarda la frutta, andrebbero eliminati: albicocche, fichi, pere (sia cotte sia crude), avocado e mirtilli.
  • Tra le verdure: cavoli, spinaci, carote, pomodori, asparagi, lattuga, piselli, broccoli.
  •  Altri cibi che possono contenere nichel sono: arachidi, ostriche, aragosta, cipolle, lenticchie, farina di grano intero, avena, lievito in polvere, mais, fagioli, funghi, noci e nocciole, patate e liquirizia.
  • Andrebbero evitati, infine, anche cibi che vengono cotti o conservati in contenitori di metallo, con la sola eccezione dell’alluminio.

Per quanto riguarda la preparazione dei dolci, siccome il lievito in polvere è uno degli ingredienti che chi è allergico al nichel dovrebbe evitare, si potrebbe utilizzare come alternativa, come agente lievitante nell’impasto, il bicarbonato.

Cosa può mangiare chi è allergico al nichel?

Non tutti gli alimenti, ovviamente, contengono nichel. Tra le verdure nichel-free che possono essere consumate anche da chi è allergico a questo metallo ci sono le zucchine, le melanzane, i peperoni, i cetrioli, le barbabietole, il radicchio, l’indivia, la valeriana e i finocchi. 

Per quanto riguarda la frutta si possono consumare tranquillamente angurie, meloni, fragole, banane, uva, pesche e agrumi in generale. Può essere consumato anche il pesce, ad eccezione dei crostacei, dei mitili e della platessa.

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LE PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE DEL CUMINO

Il cumino è una spezia originaria dell’India, le sue foglie sono di colore verde chiaro e i fiori hanno sfumature bianche e rosa. I semi del cumino ricordano quelli del finocchio, sono infatti allungati e si caratterizzano per il sapore intenso e alquanto piccante. E’ ricco di proteine, fibre, vitamine e sali minerali: Ferro, Magnesio, Calcio, Fosforo, Rame, Zinco, Potassio, Selenio, Manganese, Sodio.

E’ un vero e proprio alleato della salute. I suoi benefici sono numerosi tra questi:

  • Ha un’azione antinfiammatoria: i flavonoidi contenuti nell’olio ricavato da questa spezia riducono le citochine pro-infiammatorie la cui attività è spiccata in disturbi quali la sindrome del colon irritabile e le malattie infiammatorie intestinali.
  • Ha virtù antibatteriche e antimicrobiche: il cumino ha proprietà antimicotiche e antibatteriche che agiscono soprattutto contro la candida e l’Helicobacter pylori.
  • Ha un potere antiossidante: il selenio e i flavonoidi contenuti al suo  interno combattono l’azione dannosa dei radicali liberi.
  • Ha proprietà antitumorali:  i semi di cumino possiedono proprietà antitumorali.
  • Contrasta l’ipercolesterolemia: il cumino diminuisce i  livelli di colesterolo cattivo e i trigliceridi nelle donne obese e in sovrappeso.
  • Utilizzato per contrastare l’anemia: Contiene una buona quantità di ferro e di vitamina C che svolgono un ruolo importante nel rafforzamento del  sistema immunitario. La vitamina C, inoltre, ha proprietà antiossidanti in grado di portare benefici a tutto l’organismo.
  • Stimola la digestione: sotto forma di decotto, soprattutto se associato ad altri rimedi fitoterapici (semi di finocchio, carciofo, coriandolo, cardamomo), allevia i sintomi della cosiddetta cattiva digestione (dolore allo stomaco, senso di pienezza, eruttazioni frequenti). Inoltre favorisce l’eliminazione dei gas intestinali.
  • Facilita il dimagrimento: questa pianta è detta termogenica poiché, stimolando il metabolismo, fa bruciare grasso e calorie più in fretta.
  • Utile se si soffre di emorroidi: Gli oli essenziali presenti nel cumino  agiscono come un lassativo naturale, aiutano a curare infezioni o ferite nel sistema escretore e alleviano le emorroidi.

Il cumino deve essere evitato in caso di allergia accertata allo stesso, durante la gravidanza, se si soffre di epatopatie, se si assumono farmaci fotosensibilizzanti e terapie ormonali.

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PERCHE’ MANGIARE LE FAVE ?

Le fave sono dei legumi che possiedono molteproprietà , sono ricche di  fibre alimentari, vitamine, minerali e composti fenolici con proprietà antiossidanti.  Sono molto indicate  per la nostra alimentazione in quanto possiedono molti benefici e sono ottime da ingerire sia cotte sia crude.

 Aiutano a contrastare i sintomi di malattie degenerative di vario genere, come alcune patologie cardiovascolari e infiammatorie e le sue foglie hanno effetti benefici infatti vengono essiccate e usate per stimolare la diuresi.

PERCHE’ FA BENE MANGIARE LE FAVE?

Hanno proprietà depurative e diuretiche: contengono molta fibra, ideale per regolarizzare il movimento intestinale e la formazione delle feci, agevolando la rimozione di scorie e tossine.  Sono anche diuretiche, poiché la significativa porzione di acqua che contengono sostiene la funzionalità renale. Per questo motivo, sono consigliate anche in caso di ritenzione idrica.

Abbassano il colesterolo: grazie all’alto contenuto di fibre, sono ideali per stabilizzare il livello di colesterolo nel sangue. Inoltre, in virtù dei diversi elementi nutritivi che contengono, le fave sostengono la salute cardiovascolare.

Aiutano a prevenire il diabete: sempre grazie alle fibre vegetali, le fave contribuiscono a regolarizzare i livelli di zuccheri presenti nel sangue, in maniera da prevenire il diabete. Inoltre, grazie al loro contenuto di fibre, possono ridurre il rischio di infarto e ictus.

Hanno un’ottima azione benefica sul cervello: contengono un amminoacido intermedio molto utile nella prevenzione del morbo di Parkinson.

Aiutano a mantenersi in forma: avendo un ridotto contenuto di grassi ed essendo invece ricche di proteine e fibre vegetali, le fave sono perfette per essere inserite nella dieta di tutti i giorni e per mantenere delle abitudini alimentari equilibrate e sane.

Sono utili per prevenire l’artrite e l’osteoporosi: le fave sono ricche di manganese, un minerale che supporta il funzionamento del sistema nervoso, endocrino e immunitario. Inoltre, il manganese è indispensabile per la produzione di un fondamentale enzima antiossidante.

Rendono la pelle più luminosa: la vitamina A contenuta nelle fave è l’ideale per rendere la pelle sana e radiosa. Inoltre, la vitamina A aiuta lo sviluppo delle ossa e contribuisce alla corretta funzionalità della vista.

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