Nutrizione – Pagina 2 – Dr.ssa Cultrera Concetta

I CIBI DA EVITARE IN CASO DI ALLERGIE ALLE GRAMINACEE

L’allergia ai pollini  è una condizione molto diffusa che colpisce molte persone, manifestandosi attraverso la comparsa di uno più dei seguenti sintomi: naso che cola e congestione nasale, prurito agli occhi o occhi che lacrimano, starnuti, tosse, prurito al naso, sul palato o in gola, gonfiore agli occhi e occhiaie, stanchezza,  debolezza e riduzione del senso del gusto o dell’olfatto.

I mesi dell’anno in cui compaiono i sintomi sono legati al periodo di fioritura della pianta cui si è allergici e, entro certi limiti, possono variare da un anno all’altro. Tra i pollini più a rischio di scatenare allergia troviamo: graminacee, ambrosia, parietaria, e betullacee.

Anche se le reazioni allergiche possono cominciare a qualsiasi età, è molto probabile che si sviluppino durante l’infanzia o all’inizio dell’età adulta, ma è abbastanza comune osservare un cambiamento nel corso degli anni: per la maggior parte delle persone i sintomi tendono, infatti, a diminuire lentamente, spesso per decenni, anche se è purtroppo raro assistere a una completa risoluzione.

Alcuni pazienti allergici possono manifestare reazioni più o meno marcate anche al contatto di specifici alimenti, a causa della cosiddetta cross-reattività (ossia a causa della somiglianza chimica che alcune molecole contenute esibiscono rispetto al polline).

Esistono alimenti, infatti, in particolar modo vegetali, che possono indurre reazioni inaspettate (prurito e gonfiore alle labbra ed in bocca per esempio) perché responsabili di allergie crociate; in questi casi si consiglia di evitarli o consumarli in seguito a cottura.

Alimenti da evitare

I pazienti allergici alle betulacee dovrebbero prestare attenzione a carote, mele, nocciole, pere, finocchi, noci, ananas, ciliege, albicocche, banane, susine, prugne e fragole.

I pazienti allergici alle graminacee dovrebbero invece fare attenzione a melone, pomodori, angurie, arance, kiwi ed in alcuni casi anche a avena, frumento, orzo, segale e mais.

Infine i pazienti allergici alla compositae dovrebbero evitare sedano, anguria, melone, banana, zucchine, cetriolo, carote e prezzemolo.

La reazione è dovuta ad una somiglianza chimica tra alcuni allergeni presenti negli alimenti e quelli del polline; in genere se non si manifestano reazioni verso gli alimenti indicati o altri, non è necessario evitarli.

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COME MANTENERE IN SALUTE I RENI

Le malattie renali sono patologie un po’silenziose, che spesso si sviluppano lentamente nel corso degli anni e  se vengono sottovalutate, possono influenzare in modo compromettente la qualità della vita. E’ tuttavia possibile prevenire le malattie renali con alcune piccole accortezze.

Di seguito dei consigli utili per mantenere i reni in salute:

  • Tenere sotto controllo la pressione sanguigna: l’ipertensione non è solo causa di ictus e problemi cardiaci, ma anche di danno ai reni. A tal proposito il normale livello di pressione arteriosa è diverso nelle varie fasce d’età.
  • Ridurre l’assunzione di sale:  Per ridurre l’assunzione di sale, bisogna cercare di limitare l’assunzione della quantità di alimenti trasformati e limitare l’aggiunta di sale nelle pietanze.
  • Mangiare sano e tenere sotto controllo  il peso: una corretta alimentazione può aiutare a prevenire il diabete, le malattie cardiache e altre condizioni associate alla Malattia Renale Cronica.
  • Idratare  il proprio organismo: un individuo adulto dovrebbe bere tra un litro e mezzo e due litri di acqua al giorno. L’acqua aiuta i reni ad eliminare sodio, urea e tossine dal corpo e quindi aiuta a ridurre il rischio di malattie renali. Studi recenti dimostrano che bere due litri d’acqua al giorno può ridurre il rischio di declino della funzionalità renale.
  • Non fumare: il fumo rallenta il flusso di sangue ai reni e ciò può compromettere la capacità e la funzionalità renale.
  • Mantenere nella norma il livello di zucchero nel sangue: circa la metà delle persone che hanno il diabete sviluppa danni ai reni, quindi è importante che le persone diabetiche effettuino test regolari per verificare la loro funzione renale. Il danno renale da diabete può essere ridotto o prevenuto se rilevato precocemente.
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PERCHE’ MANGIARE LA BRESAOLA

La bresaola è uno di quegli alimenti che accontenta un po’ tutti i palati, è  buona, leggera e facile da mettere in tavola. Vediamo di seguito i principali motivi per cui dovremmo inserire la bresaola nella nostra alimentazione:

  • È povera di grassi: è consigliata a tuutti coloro che seguono una dieta alimentare, proprio perché particolarmente povera di grassi e  ricca di valori nutrizionali. È, infatti, un’eccezionale fonte di proteine animali, per chi vuole rimanere in forma, senza cedere a troppi grassi. Inoltre, grazie al suo sapore, questo alimento è molto buono anche senza olio, ma solo con limone o aceto .
  • Facile da preparare: la bresaola è facilissima da preparare basterà tirarla fuori dal frigo, aggiungere del grana o del formaggio fresco, un po’ di rucola, pepe e olio.
  • Previene e combatte i crampi muscolari: la breasola è indicata per combattere i crampi muscolari che si manifestano  in caso di carenza di minerali, come il potassio. In questi casi qualche fetta di bresaola è ideale.
  • Fa bene alle ossa: per i più piccoli aiuta a fortificare le ossa mentre per le donne in menopausa e gli anziani, la bresaola può aiutare a fortificare l’apparato scheletrico grazie al fosforo di cui è particolarmente ricca. Questo minerale, infatti, è un importante costituente del tessuto di ossa e denti. È, quindi, necessario per l’assorbimento del calcio e per mantenere costantemente alti i livelli energia.
  • è una soluzione naturale contro lo stress e contro i cali di concentrazione e di memoria.
  •  Riduce il colesterolo cattivo: Essendo un salume, la bresaola è molto spesso associata al colesterolo cattivo ma non è così in quanto è ricca di vitamina B3, nota anche come niacina, la cui funzione è molto importante per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’assunzione di questa vitamina consente addirittura di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo”, aumentando le concentrazioni di quello “buono”.
  • Si può mangiare anche in gravidanza: Questo salume si differenzia dagli altri, non potendo trasmettere toxoplasma, essendo sottoposto ad attenta salagione per un periodo di circa 20 giorni.
  • Rafforza le difese immunitarie: la bresaola è uno di quei cibi da preferire in autunno, perché stimola le difese immunitarie grazie alle vitamine del gruppo B in essa contenute.
  •  Fa bene alla pelle : grazie alla  vitamina B12 in essa contenuta. Questa vitamina, infatti, è in grado di rinforzare e quasi rigenerare il tessuto di unghie, di pelle e capelli. Secondo la scienza, è ottima per contrastare anche la psoriasi ed è anche un rimedio naturale contro l’herpes.
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MANGIARE SANO DURANTE LE FESTE PASQUALI

Durante le festività Pasquali si organizzano riunioni in famiglia e si tende ad esagerare con le quantità di pranzi e cene. In realtà bisognerebbe imparare a “saper mangiare” anche in queste occasioni, rimanendo  in forma preparando alimenti  in modo più sano evitando di sovraccaricare eccessivamente il nostro intestino di cibi grassi, ricchi di zuccheri ma poco nutrienti.

Per non sentirci appesantiti e fisicamente affaticati nonostante le festività è consigliabile adottare alcuni piccoli accorgimenti alimentariper mantenere il corpo sano. Di seguito alcuni consigli alimentari utili per affrontare le ormai imminenti feste pasquali con energia e salute:

  • Scegliere prodotti freschi e di stagione: il consiglio è quello di arricchire la tavola con piatti ricchi di verdura e frutta di stagione, preparando nuove ricette all’insegna di salute e leggerezza con broccoli, carote, asparagi ma anche fragole, kiwi e tutte le prelibatezze che la natura ci regala in questa stagione.
  • Bere tanta acqua: Essenziale per una buona digestione e diuresi, l’acqua è consente di purificare il nostro corpo e con l’ aumento di calorie tipico delle feste Pasquali occorre  aumentare il consumo di acqua.
  • Mangiare un’insalata prima dei pasti: in questo modo si potrebbe  arrivare al pranzo di Pasqua per metà già sazi grazie a fibre e acqua della verdura che, non solo saziano, ma soprattutto nutrono perché  ricche di vitamine e sali minerali. Optare per verdure crude prima dei pasti principali, inoltre, permette di stabilizzare la glicemia e ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi.
  • Evitare di bere troppi alcolici: L’alcol al contrario dell’acqua provoca ritenzione idrica quindi sarebbe preferibile evitare di bere troppi alcolici in aggiunta ai tanti manicaretti delle festività Pasquali.

L’ideale sarebbe arrivare al pranzo o alla cena con tanti liquidi nel corpo. Per farlo, ad esempio, si può mangiare della verdura oppure bere mezzo litro di acqua prima del pasto  per far sì che il corpo non abbia il bisogno fisiologico di riempire lo stomaco. La voglia o la tentazione di cibi ipercalorici viene di molto ridotta in questo modo e riusciremo così a mantenerci leggerci facendo un semplice brindisi o assaggiando semplicemente il cibo preparato.

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