L’allergia ai pollini è una condizione molto diffusa che colpisce molte persone, manifestandosi attraverso la comparsa di uno più dei seguenti sintomi: naso che cola e congestione nasale, prurito agli occhi o occhi che lacrimano, starnuti, tosse, prurito al naso, sul palato o in gola, gonfiore agli occhi e occhiaie, stanchezza, debolezza e riduzione del senso del gusto o dell’olfatto.
I mesi dell’anno in cui compaiono i sintomi sono legati al periodo di fioritura della pianta cui si è allergici e, entro certi limiti, possono variare da un anno all’altro. Tra i pollini più a rischio di scatenare allergia troviamo: graminacee, ambrosia, parietaria, e betullacee.
Anche se le reazioni allergiche possono cominciare a qualsiasi età, è molto probabile che si sviluppino durante l’infanzia o all’inizio dell’età adulta, ma è abbastanza comune osservare un cambiamento nel corso degli anni: per la maggior parte delle persone i sintomi tendono, infatti, a diminuire lentamente, spesso per decenni, anche se è purtroppo raro assistere a una completa risoluzione.
Alcuni pazienti allergici possono manifestare reazioni più o meno marcate anche al contatto di specifici alimenti, a causa della cosiddetta cross-reattività (ossia a causa della somiglianza chimica che alcune molecole contenute esibiscono rispetto al polline).
Esistono alimenti, infatti, in particolar modo vegetali, che possono indurre reazioni inaspettate (prurito e gonfiore alle labbra ed in bocca per esempio) perché responsabili di allergie crociate; in questi casi si consiglia di evitarli o consumarli in seguito a cottura.
Alimenti da evitare
I pazienti allergici alle betulacee dovrebbero prestare attenzione a carote, mele, nocciole, pere, finocchi, noci, ananas, ciliege, albicocche, banane, susine, prugne e fragole.
I pazienti allergici alle graminacee dovrebbero invece fare attenzione a melone, pomodori, angurie, arance, kiwi ed in alcuni casi anche a avena, frumento, orzo, segale e mais.
Infine i pazienti allergici alla compositae dovrebbero evitare sedano, anguria, melone, banana, zucchine, cetriolo, carote e prezzemolo.
La reazione è dovuta ad una somiglianza chimica tra alcuni allergeni presenti negli alimenti e quelli del polline; in genere se non si manifestano reazioni verso gli alimenti indicati o altri, non è necessario evitarli.
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