I problemi alle articolazioni sono spesso riconducibili alla vita sedentaria, allo stress e all’alimentazione sbagliata. Il nostro corpo subisce nel tempo una condizione di pressione su alcune aree specifiche che determina infiammazioni e produzione di radicali liberi.
I Massaggi e la ginnastica correttiva sono senz’altro importanti ma anche una corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale; è essenziale seguire uno stile di vita che tolga l’acido all’organismo a partire da una sana alimentazione di tipo alcalino. Le sostanze acide provocano, infatti, disturbi legati all’acidosi tra cui: stanchezza cronica, scarsa concentrazione, sonnolenza, irritabilità, emicranie, crampi muscolari, dolori muscolari e articolari, infiammazioni, osteoporosi, artrosi e artrite.
Secondo molti studi, a tal proposito, l’alimentazione pare giochi un ruolo importante nella gestione dell’equilibrio acido-base. Ogni alimento, infatti, in base alla propria composizione può fornire all’organismo un carico acido (cibo acidificante) oppure sostanze in grado di neutralizzare le scorie acide (cibo alcalinizzante).Bisognerebbe dunque organizzare la propria alimentazione in modo tale che gli alimenti alcalinizzanti rappresentino circa il 75-80% del consumo giornaliero.
Gli alimenti consigliati sono in genere :
- frutta e vegetali : mele, limoni, insalata, patate, mandorle, semi di sesamo, mirtilli, broccoli, bieta, carote, sedano, cavoli, fagiolini, cipolle, arance, melassa e, in genere, tutta la frutta e la verdura fresca. Broccoli, rape, cipolle e carote sono ad esempio ricchi di boro, che contrasta l’osteoporosi riducendone i dolori associati.
- cibi di origine animale: carne, pesce, crostacei, latte e derivati.
- frumento e cereali: in particolare icereali alcalinizzanti come la quinoa, il miglio e l’amaranto.
- noci, soia, avocado: ricchi di vitamina E che favorisce la rigenerazione del tessuto articolare e di vitamina B3 che ne migliora la mobilità e la forza.
È fondamentale anche bere molta acqua anche questa “alcalinizzante” e il pH dev’essere superiore a 7.
È importante: ridurre il sale e cercare di sostituirlo con condimenti alcalinizzanti tra cui zenzero, peperoncino, curry, salvia, rosmarino, semi di finocchio e semi di cumino ed evitare i cibi conservati e zuccherati, le farine bianche, i lieviti, il grano, il latte e i suoi derivati. Questi alimenti, infatti, sono tra i principali allergeni e le intolleranze alimentari rientrano tra le cause dei fenomeni infiammatori.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.