Le abitudini alimentari, giocano un ruolo non trascurabile nel ritardare i processi involutivi e nel mantenere o ripristinare uno stato fisico e psichico ottimale nell’anziano. Una corretta alimentazione, può migliorare la vita, non solo dal punto di vista della longevità, ma anche da quello della qualità. Nella terza età, il fabbisogno energetico , rispetto a quello dell’adulto, è inferiore di circa il 20-30%, per la riduzione dell’attività fisica e del metabolismo basale.
Nella terza età si possono riscontrare:
Diminuita sensazione di sete con conseguente disidratazione
Riduzione del gusto e quindi scelta di cibi troppo salati o troppo dolci
Inadeguata masticazione, malattie dell’apparato digerente , quindi cattiva digestione e ridotto assorbimento dei nutrienti
Poca varietà degli alimenti nei menù giornalieri, ne può derivare carenza di vitamine e sali minerali
Problemi di carattere economico e malattie acute e/o croniche quindi insufficiente apporto di calorie e nutrienti
Solitudine, depressione , ciò può portare a insufficiente o eccessivo apporto di calorie e nutrienti.
E’ importante ricordare che una carenza vitaminica può essere responsabile della demenza mentre una carenza di proteine può indurre il decadimento delle difese immunitarie.