IL TAMARINDO FRUTTO ESOTICO RICCO DI PROPRIETA’ BENEFICHE – Dr.ssa Cultrera Concetta

IL TAMARINDO FRUTTO ESOTICO RICCO DI PROPRIETA’ BENEFICHE

tamarindo

Il tamarindo è un albero tropicale, sempreverde e molto longevo. Viene denominato “dattero dell’india” e si presenta come un baccello legnoso all’interno del quale vi sono i semi, avvolti da una polpa dal sapore acido e dal colore marrone. Gli alberi di tamarindo crescono nelle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa, Asia meridionale, Sud America e Caraibi.

Il tamarindo ha grande valore nutrizionale: la polpa si compone per il 31% di acqua, 57% di zuccheri, 5% da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi. I costituenti principali sono pectine e zuccheri semplici. Tra i vari minerali presenti nel tamarindo c’è in elevate quantità il potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio, mentre è fonte di vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K, e J. Il tamarindo è, inoltre, ricco di acido tartarico che aiuta l’organismo a proteggersi dai dannosi radicali liberi.

Le proprietà più importanti del tamarindo

Il principio attivo contenuto nei semi è la tamarindina. Questo principio attivo svolge un’azione antinfettiva ed antibatterica risultando efficace contro alcuni virus e batteri. In particolare, si è dimostrato un componente molto attivo contro la Candida albicans, Aspergillus niger, Bacillus subtilis, Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Pseudonas aeruginosa.

Note sono anche le sue  proprietà purgative, rinfrescanti e l’efficacia contro l’itterizia e la dissenteria. La polpa, le foglie e la corteccia vengono usate, in alcuni Paesi, per le loro proprietà terapeutiche contro le febbri malariche. Recentemente sono state scoperte all’interno della sua polpa alcune sostanze ad azione antiossidante come l’acido ellagico, il clorogenico, il caffeico ed alcuni diversi flavoni.

L’estratto acquoso di tamarindo ha invece proprietà ipoglicemizzante. L’assunzione del tamarindo si rivela molto utile in caso di problemi di digestione e a livello gastrico. Ha buone proprietà lassative ed è un ottimo regolatore intestinale grazie alla presenza di acidi organici all’interno della sua polpa. A questo scopo si utilizza la marmellata che può essere somministrata anche ai bambini in quanto non provoca dolori al colon.

In generale, prima di usarlo bisogna pulirlo ed estrarre i semi contenuti, e dopodiché decidere che ricetta preparare. Visto il suo gusto acidulo, sicuramente si tratta di un alimento adatto per marmellate, salsine, sciroppi e quant’altro.

In Italia la polpa del tamarindo è usata soprattutto per la preparazione di sciroppi, ma all’estero, in particolare nelle cucine orientali, è un alimento base per la creazione di zuppe, salse, minestre o altri piatti che accompagnano il riso. Lo si trova in commercio sotto forma di polpa scura (polpa di tamarindo) che si ottiene dalla buccia privata dai semi.  Il tamarindo è un ingrediente della salsa Worcestershire. I baccelli di tamarindo si possono reperire al supermercato al reparto frutta tropicale, ma si possono trovare prodotti derivati come marmellate, gelatine, salse, creme.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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