USI DEL LIEVITO DI BIRRA – Dr.ssa Cultrera Concetta

USI DEL LIEVITO DI BIRRA

aerofalgia

Questo tipo di lievito si chiama di birra  perché consiste nel residuo della fermentazione della birra,
in cucina può essere trovato sia fresco che secco ed è un perfetto agente lievitante nelle diverse procedure di panificazione o per realizzare numerose tipologie di dolci.

Il lievito di birra contiene potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, cromo e vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B12. Contiene molte proteine ad alto valore biologico ed è ricco di minerali.

Grazie a tutti questi nutrienti ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, depura il fegato, aiuta l’attività intestinale e tutto l’apparato tegumentario, favorendo quindi il benessere di capelli, pelle, ciglia e unghie e combattendo alcuni inestetismi cutanei come l’acne e le dermatiti. Sostiene il sistema cardiovascolare e metabolico perché contribuisce a tenere pulite le arterie e facilita l’azione dell’insulina. Aiuta, inoltre, a ripristinare la flora batterica intestinale.

Il lievito di birra è utile a tante preparazioni dolci e salate:  si possono infatti realizzare pane, pizza, focacce, crostate salate e dolci, ma anche panettoni, brioches e torte golose.

Gli alimenti con utilizzo del lievito di birra sono validi in presenza di anemia e carenza nutrizionale, poiché sono presenti proteine e vitamine che favoriscono la formazione di globuli rossi e minerali. Alcune persone nelle loro diete beneficiano dell’assunzione del lievito di birra. Ad esempio se ne consiglia l’uso nella dieta dello sportivo, grazie alla presenza di minerali. Così pure durante l’allattamento perché aumenta la produzione di latte materno.

Ha anche un effetto cicatrizzante in caso di lievi ustioni, è antinfiammatorio e antidolorifico, in caso di dolori di varia natura, così pure è utile nell’igiene orale per la sua azione protettiva contro la carie.

Sarebbe preferibile non assumerlo in caso di micosi e candida in quanto abbassando il pH della pelle favorisce la proliferazione dei funghi; bene evitarlo anche in caso di colite, gonfiore addominale, problemi articolari ed emicrania.

Anche chi soffre di insufficienza reale o gotta dovrebbe evitarlo poiché contiene sostanze azotate che si trasformano in acido urico, composto dannoso a chi soffre di tali patologie.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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