ACQUA DEL RUBINETTO O IN BOTTIGLIA QUALE PREFERIRE? – Dr.ssa Cultrera Concetta

ACQUA DEL RUBINETTO O IN BOTTIGLIA QUALE PREFERIRE?

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L’acqua è la componente primaria del corpo umano, in una percentuale che varia a seconda dell’età, del sesso, della costituzione, e del tipo di alimentazione. Da giovani ne siamo ricchi, ma crescendo il suo tenore si riduce progressivamente.

Questo prezioso liquido è fondamentale per il nostro organismo perché permette il trasporto dei nutrienti, regola il bilancio energetico, ha potere detossificante, regola la temperatura corporea e l’equilibrio idrico. Cosa scegliere? E’ meglio l’acqua in bottiglia o del rubinetto? Vediamo di seguito le caratteristiche specifiche dei entrambe.

L’acqua minerale è acqua che proviene da una sorgente pura e protetta, quindi possiede delle caratteristiche naturali di qualità. Viene poi imbottigliata da aziende private in vetro o in plastica, trasportata in giro per l’Italia e venduta negli scaffali dei negozi, supermercati o distributori automatici . Per legge quest’acqua viene controllata una volta all’anno da parte delle aziende imbottigliatrici stesse, che inviano al Ministero della Salute una autocertificazione. L’acqua minerale subisce pochi trattamenti, oltre all’aggiunta di anidride carbonica per renderla frizzante, può anche essere trattata con aria arricchita di ozono per separare alcuni composti come ferro, manganese, zolfo e l’arsenico.

L’acqua del rubinetto ,invece, può avere origini di vario tipo, può essere prelevata direttamente da una fonte e avere già buone qualità naturali, oppure in alcuni casi può aver bisogno di trattamenti che ne migliorino le caratteristiche chimico-fisiche o la rendano più sicura per la salute umana.

Tutte le acque del rubinetto vengono sottoposte a disinfezione per proteggerle durante il tragitto nelle tubature fino alle nostre case. La legge italiana prevede un minimo di 4 analisi all’anno, numero che aumenta in base al volume di acqua distribuito ogni giorno e alle caratteristiche dell’acquedotto. Le analisi sono svolte sia dalla società che gestisce l’acquedotto che dalle Asl che svolgono analisi su 67 parametri, più di quelli previsti per le acque in bottiglia.

L’acqua che arriva nelle nostre case, infatti, non ha niente da invidiare a quella in bottiglia dal punto di vista della qualità, e anzi è quattro volte più controllata di quella che compriamo al supermercato.

Spesso però non ci fidiamo a berla, magari perché arriva con un sapore non molto gradevole. Il più delle volte dovuto al cloro usato per la disinfezione, nel qual caso, essendo il cloro un elemento volatile, basta lasciarla arieggiare per una mezz’ora nella brocca prima di consumarla e il gusto sicuramente migliora.

Può anche succedere che non sia solo il sapore non molto gradevole il problema, la società di gestione del servizio idrico ha la responsabilità di garantire la qualità dell’acqua fino al contatore, dopo di che è responsabilità del padrone di casa o del condominio garantire che le tubature finali siano in buono stato in modo da non alterare la qualità dell’acqua. È buona prassi dunque informarsi e controllare lo stato delle tubature della propria abitazione, e nel caso intervenire con sistemi di filtrazione domestici.

Come ben sappiamo, le varie acque in bottiglia hanno caratteristiche diverse, poco sodio, residuo fisso bassissimo o elevatissimo , ed è spesso su queste proprietà che gioca il marketing per convincerci a comprare questa o quella marca. Nello scegliere dobbiamo però ricordare che l’acqua non deve essere priva di elementi, la presenza di sali minerali è anzi fondamentale per la nostra salute. Acque con elevate o bassissime concentrazioni di alcuni elementi, possono non fare bene alla salute, anzi dovrebbero essere assunte sotto consiglio e controllo medico.

Dunque se l’acqua in bottiglia viene scelta in base alla sua composizione, lo stesso non si può dire per l’acqua del rubinetto. Possiamo però conoscere i risultati delle analisi, che la maggior parte degli acquedotti pubblicano regolarmente su internet, comunicano attraverso la stampa locale o in alcuni casi direttamente in bolletta. In questo modo potremo controllare in prima persona che il contenuto di sali minerali e altre sostanze sono adeguati per le nostre esigenze fisiologiche.

In conclusione è possibile affermare che se l’acqua minerale sgorga pura, viene analizzata una volta l’anno, viene imbottigliata e trasportata per chilometri e chilometri su camion, e viene promossa come miracolosa per la nostra linea, al contrario l’acqua del rubinetto è controllata 4 volte più frequentemente di quella in bottiglia, il contenuto di sali e altre sostanze è adeguato alle nostre necessità di salute, costa molto poco e ha un impatto ambientale ridotto.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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