Nutrizione – Dr.ssa Cultrera Concetta

I FRUTTI ROSSI RICCHI DI FIBRE E VITAMINE

I frutti di bosco sono composti per oltre l’80% da acqua, sono ricchi di vitamine, in particolare vitamina AB1B2 C e di antiossidanti, in modo particolare polifenoli, importanti per prevenire l’invecchiamento e riparare i danni causati dai radicali liberi. Contengono fibre, essenziali per regolare l’intestino, aiutano la vista e migliorano la pelle. Sono frutti poveri di calorie e possiedono un  basso indice glicemico.

Vediamo i frutti rossi più importanti:

  • Le fragoline di bosco: ideali per combattere lo stress e nel regolare i livelli ormonali.
  • I lamponi sono i frutti di bosco più nutrienti poiché contengono Vitamine B1, B2 ma soprattutto C , fosforo, potassio e calcio, zuccheri, fibre ed acido folico. I lamponi possono essere utilizzati contro le infiammazioni alle articolazioni e contribuiscono alla regolarizzazione del ciclo mestruale.
  • I mirtilli: sono ricchi di vitamina C e carotenoidi, contengono delle sostanze batteriche che combattono i segni dell’invecchiamento, mantengono la pelle elastica, acuiscono la vista proteggendo la retina, aiutano la circolazione sanguigna e sono un toccasana nella cura delle infezioni urinarie.
  • L’uva spina: è ricchissima di vitamina C, ma contiene anche tante fibre e una buona quantità di fosforo e calcio. Inoltre rafforza le difese immunitarie e i capillari, rendendone più resistenti le pareti.
  • Le more: sono ricche di betacarotene e di vitamine C, ideali per le persone che soffrono di reumatismi e infiammazioni alle articolazioni poiché danno una mano all’organismo a smaltire l’acido urico che vi ristagna. Le more aiutano anche a rendere più regolare il ciclo mestruale.
  • I ribes: contengono una quantità enorme di vitamina C, potassio e ferro. Il consumo di ribes previene le malattie reumatiche ed articolari grazie all’effetto diuretico e alcune forme di allergie.

I frutti di bosco possono essere consumati tranquillamente, ma alcune persone potrebbero dover fare attenzione o addirittura evitare determinati frutti di bosco a causa di alcune controindicazioni tra cui:

  • Allergie: le persone con allergie alimentari possono essere sensibili ai frutti di bosco. Le reazioni allergiche possono manifestarsi come prurito, gonfiore, orticaria, difficoltà respiratorie o anafilassi.
  • Interazioni farmacologiche: alcuni frutti di bosco, come i mirtilli, possono interagire con determinati farmaci, come gli anticoagulanti. Ciò potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.

Intolleranza alimentare: alcune persone possono manifestare intolleranza a specifici zuccheri presenti nei frutti di bosco, come il fruttosio. Ciò può causare sintomi gastrointestinali come gonfiorediarrea o dolori addominali.

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I CIBI PROCESSATI E I RISCHI PER LA NOSTRA SALUTE

Il consumo di alimenti ultra-processati è cresciuto molto nel tempo  ed in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi occidentali. Tuttavia, secondo alcuni studi gli alimenti ultra-processati aumentano il rischio di sviluppare condizioni di salute come obesità, malattie cardiache, diabete e cancro del colon-retto.

Un esagerato consumo degli alimenti ultra-processati è collegato, infatti, a un rischio di morte leggermente più elevato. Tra questi alimenti ci sono quelli a base di carne, pollame, frutti di mare, bevande zuccherate, dessert a base di latticini e in generale tutti i quei prodotti confezionati.
Spesso, questi alimenti contengono sostanze come coloranti, emulsionanti, aromi e altri additivi e sono generalmente molto calorici, in quanto contengono zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale, ma mancano di sostanze nutritive utili per l’organismo, come vitamine e fibre.

La scelta migliore da fare è prediligere cibi non lavorati o minimamente lavorati tra cui frutta, verdura, leguminoci e cereali integrali e ridurre al minimo le carni lavorate e le bevande zuccherate, tuttavia non si può distinguere il cibo soltanto in base al suo grado di trasformazione industriale ma bisogna considerare anche la sua composizione nutrizionale, la quantità che se ne assume e la frequenza con cui si assumono determinati alimenti nell’ambito della propria dieta.

Ad esempio la pizza è un alimento che può tranquillamente far parte di una sana alimentazione anche una volta a settimana, purché i restanti pasti siano curati e bilanciati.  Il consiglio è quello di consultare sempre  l’etichetta degli alimenti confezionati prima di acquistarli e verificare la qualità nutrizionale del prodotto che intendiamo acquistare.

È giusto, nel momento dell’acquisto, scegliere prodotti il meno processati possibile per non incorrere in un eccesso calorico e di grassi saturi, sale e zuccheri, e optare, invece, per alimenti che apportino nutrienti utili alla salute. La dieta mediterranea, il modello alimentare ritenuto tra i più salutari e protettivi al mondo, non a caso è basata su un elevato apporto di alimenti minimamente processati, soprattutto di origine vegetale. E’ diventato di fondamentale importanza dunque cercare di considerare il cibo che acquistiamo, il cibo che mangiamo nella sua interezza e pensare sì al suo grado di trasformazione, ma anche ai nutrienti che apporta.

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LA PERA FRUTTO DAL SAPORE DOLCE E SUCCOSO

La pera è un frutto dal sapore dolce e gustoso che piace a grandi e bambini. E’ un vero e proprio concentrato di nutrienti essenziali, come minerali, vitamine e antiossidanti.

E’, inoltre, ricca di fibre, folati, vitamina K, vitamina C e potassio. La presenza abbondante di fibre nelle pere promuove un transito intestinale regolare, sostenendo la salute digestiva, mantenendo l’equilibrio nella flora intestinale e migliorando la funzione intestinale complessiva.

Ricche di antiossidanti, le pere svolgono un ruolo protettivo contro le malattie croniche, fornendo un supporto per contrastare l’infiammazione nel corpo. Questi frutti hanno anche proprietà antinfiammatorie dirette. Inoltre, le vitamine e gli antiossidanti rafforzano il sistema immunitario.

Grazie a un elevato contenuto d’acqua, favoriscono l’idratazione del corpo e contribuiscono a mantenere la pelle luminosa e sana.

Le pere coltivate nel nostro Paese sono disponibili praticamente tutto l’anno: ovviamente non si tratta della stessa varietà ma, a seconda del periodo di raccolta e maturazione, si differenziano tra pere estive, autunnali e invernali. Le pere estive, con la loro maturazione anticipata rispetto ad altre varietà, sono adatte ai mesi più caldi, da giugno a metà agosto.

Le pere sono frutti climaterici che maturano, quindi, dopo essere stati raccolti: ecco perché possono essere mangiate, a seconda della varietà, per tutto l’anno, con periodi di maturazione precoci o tardivi.

BENEFICI PIU’ IMPORTANTI

  • La pera ha un elevato potere energizzante, dovuto alla presenza di zuccheri e delle vitamine B1 e B2.
  • Sostiene la funzionalità intestinale, non solo grazie alla presenza di fibra, ma anche della lignina, che sembra anche prevenire l’insorgenza di tumori al colon.
  • Il buon contenuto di acido folico rende la pera un frutto altamente consigliato in gravidanza.
  • Può essere consumata anche dai diabetici in quanto uno degli zuccheri presenti nella pera  aiuta  a ridurre l’iperglicemia
  • Grazie al contenuto di vitamina A, la pera è utile nel contrastare l’invecchiamento della pelle e proteggere gli occhi, migliorando la vista.
  • È particolarmente indicata nelle diete dimagranti, innanzitutto per il contenuto di fibra, che esercita un notevole effetto saziante, ma anche per la presenza di potassio e abbondante acqua, che favoriscono la diuresi, contrastando efficacemente la ritenzione idrica.
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ALLERGIA AL POMODORO SINTOMI E CURE

L’allergia al pomodoro è un’allergia alimentare, ovvero una reazione anomala del sistema immunitario nei confronti di un alimento specifico.

L’allergia si manifesta quando il sistema immunitario riconosce erroneamente come dannosa una sostanza normalmente innocua che viene in contatto con l’individuo (detta allergene), e attiva una risposta infiammatoria per eliminarla, rilasciando nel circolo sanguigno grandi quantità di istamina e altre molecole infiammatorie. In caso di allergia alimentare, alcune proteine specifiche contenute nei cibi vengono riconosciute come allergeni e possono scatenare una reazione a volte dannosa per l’organismo stesso.

E’ importante notare che l’allergia è diversa dall’intolleranza alimentare: quest’ultima si verifica quando l’ingestione di un alimento provoca sintomi spiacevoli a livello gastrointestinale, come diarrea e mal di stomaco, ma non causa l’attivazione del sistema immunitario.

 Sintomi dell’allergia al pomodoro

I sintomi dell’allergia al pomodoro possono avere intensità molto variabile. I principali sono: orticaria, rash cutaneo; gonfiore delle labbra, della lingua o delle palpebre; sensazione di bruciore di bocca, gola e lingua; difficoltà di deglutizione; raucedine e tosse; difficoltà respiratorie; dolori addominali, diarrea, vomito; capogiri e perdita di coscienza; nei casi più gravi, anafilassi e shock anafilattico.

I sintomi dell’allergia generalmente compaiono entro due ore dall’ingestione del pomodoro, ma talvolta si manifestano semplicemente al contatto con l’ortaggio,

La cura più efficace per l’allergia al pomodoro consiste nell’evitare completamente questo ortaggio e i suoi derivati. Il pomodoro è un ingrediente comune nella cucina italiana e mediterranea, presente in molti alimenti e ricette, come sughi, salse, zuppe, stufati, snack, insalate ecc. E’ dunque importante, per evitarlo, assicurarsi di leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari prima del consumo. In cucina, per la preparazione dei sughi il pomodoro può essere sostituito da altre verdure come peperoni, zucca, carote e barbabietole, o da condimenti alternativi come salse a base di yoghurt, panna o frutta. 

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