Nutrizione – Dr.ssa Cultrera Concetta

I CIBI CHE POSSONO INTACCARE I DENTI

Per avere una bocca sana e bella non è sufficiente lavarsi i denti più volte al giorno ma è importante anche fare attenzione alla propria alimentazione. Esistono, infatti, alcuni cibi che, per la loro composizione, possono rovinare lo smalto dei denti, ingiallirli, macchiarli e renderli più fragili.
Se si sceglie di assumere comunque questi cibi è fondamentale prestare una maggiore attenzione alla cura dei propri denti, praticando una pulizia più accurata soprattutto dopo la loro assunzione

Di seguito gli alimenti dannosi che si dovrebbero evitare o assumere con moderazione: Caffè,  tè, caramelle, succhi di frutta,  merendine, cioccolato, bibite gassate,  alcolici, patatine in busta e cibi ricchi di amidi.

  • Per quanto riguarda il caffè e il tè queste due bevande dovrebbero essere assunte con moderazione in quanto tendono a macchiare lo smalto che ricopre i denti. Bisognerebbe sciacquarsi la bocca dopo la loro assunzione in modo da limitare il danno e, appena possibile, lavare i denti con spazzolino e dentifricio.
  • I Cibi molto zuccherati  tra cui caramelle, succhi di frutta, merendine e cioccolatini sono altrettanto dannosi. A questi si aggiungono i cibi confezionati che contengono un eccesso di zucchero che può causare numerosi danni ai denti, primo fra tutti la temuta carie che, se non curata, provoca un serio danno al dente. I bambini sono particolarmente soggetti alla carie e, proprio per questo, dovrebbero evitarli quasi totalmente. Lo zucchero raffinato può essere facilmente sostituito con prodotti più sani, come lo zucchero integrale di canna.
    Dopo averli mangiati è importante lavarsi bene i denti, questa regola va osservata soprattutto dopo la prima colazione, in quanto si tratta di un pasto che solitamente prevede l’assunzione di molti cibi zuccherati.
  • Cibi croccanti altra categoria dannosa,  tra questi  le patatine in busta che per il loro essere croccanti si frantumano in piccoli pezzi quando si masticano. Questi pezzi, se non si provvedere ad un’accurata pulizia dopo averli assunti, possono depositarsi tra i denti. Oltre allo spazzolino e al dentifricio è importante usare anche il filo interdentale che riesce ad intercettare questi piccoli pezzi e a rimuoverli prima che causino danni ai denti.
  • Cibi acidi Le bevande gassate  sono zuccherate e  hanno una composizione molto acida che rovina lo strato più superficiale del dente, rendendolo più fragile e più a rischio di rotture. Lo stesso discorso vale anche per alcuni alimenti come gli agrumi, l’aceto e i pomodori. Anche in questo caso come per il caffè bisognerebbe  sciacquarsi la bocca dopo averli mangiati e lavarsi i denti appena possibile.
  • Gli alcolici gli alcolici inibiscono la produzione di saliva che, invece, è molto importante per la pulizia dei denti. La saliva ha infatti una prima azione antibatterica all’interno del cavo orale che permette alla nostra bocca di rimanere sana. Il vino, ad esempio, ha una componente acida molto rilevante, mentre le birre ricche di malto possono macchiare i denti al pari di caffè e tè.
  • Cibi che contengono amido altra categoria dannosa gli alimenti che contengono molto amido, come ad esempio il pane o la pasta. L’amido, una volta entrato a contatto con la saliva presente nella nostra bocca, si trasforma in zucchero. Anche il consumo di questi alimenti andrebbe limitato, scegliendo cibi realizzati con farine integrali.

CONSIGLI UTILI

Per una corretta ed adeguata igiene orale è importante cercare di eliminare (o almeno ridurre) il consumo giornaliero di cibi ricchi di zuccheri raffinati. Alle merendine del supermercato si potrebbero sostituire dolci fatti in casa, realizzati utilizzando fruttosio o zucchero di canna grezzo.
E’ fondamentale lavare sempre i denti dopo aver mangiato, utilizzando tanta acqua, spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Questo per evitare che gli zuccheri, gli acidi e le sostanze nocive possano intaccare lo smalto e rovinare i denti. Infine, ricorrere alla pulizia professionale con regolarità, soprattutto se iniziano ad insorgere macchie sui denti.

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INTOLLERANZA AL LATTOSIO

L’intolleranza al lattosio, oggi giorno ormai molto diffusa, consiste nell’incapacità di digerire correttamente il lattosio, lo zucchero contenuto nel latte, ed è causata da una presenza insufficiente dell’enzima lattasi.

Questo disturbo può essere di origine genetica, e dunque comparire già dall’infanzia, oppure manifestarsi in età adulta; potrebbe essere la conseguenza di patologie, lesioni e infiammazioni a carico dell’intestino o di terapie antibiotiche che inibiscono l’attività dell’enzima lattasi. In questi casi il problema è transitorio: occorre eliminare per 3-6 mesi le fonti di lattosio e poi reintrodurle gradualmente.

Il problema principale di questo disturbo  ha origine nell’intestino tenue. Il lattosio, infatti, è un disaccaride che per essere correttamente digerito dall’organismo deve prima essere scomposto nei due zuccheri semplici che lo compongono: galattosio e glucosio. Questa scissione avviene proprio nell’intestino tenue ad opera dell’enzima lattasi, che ha il compito di facilitare l’assimilazione di specifici cibi “riducendoli” a elementi più semplici. Se l’enzima lattasi è carente o assente, il lattosio non può essere digerito e resta a fermentare nel lume intestinale.

Esistono vari gradi di intolleranza al lattosio e dipendono, appunto, da quanto è consistente e reversibile il deficit di enzima lattasi. Ciò significa che alcuni soggetti intolleranti possono assumere dosi limitate di lattosio senza effetti indesiderati.

I più comuni sintomi di intolleranza sono i seguenti: meteorismo, flatulenza, gonfiore, dolori addominali, diarrea e stitichezza. Possono manifestarsi anche nausea, mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.

Generalmente i sintomi si manifestano dopo aver mangiato alimenti che contengono lattosio ma possono cambiare molto da soggetto a soggetto, perché dipendono dalla gravità dell’intolleranza e dal tipo di pasto ingerito.

ALIMENTI DA EVITARE

Eliminando dalla dieta tutte le fonti di lattosio, non bisogna per forza rinunciare a tutti i derivati del latte. I formaggi stagionati (come grana, parmigiano, provolone e pecorino) in genere non danno problemi, a meno che l’intolleranza non sia molto grave.

Il processo di stagionatura dei formaggi riduce notevolmente il lattosio, che quindi nel prodotto finale è inesistente o non problematico.

Bisogna invece evitare : il latte vaccino, capra e altri animali, i formaggi freschi (mozzarella, certosa e quelli a pasta molle) e tutti i prodotti a base di latte (gelati, burro, creme, pane, prodotti da forno, cioccolato al latte

Occorre,infine, consultare l’etichetta degli alimenti in quanto il lattosio è spesso usato come additivo e può essere presente in alimenti apparentemente insospettabili come insaccati, affettati, purè, sughi, dado da brodo, alimenti in scatola e altri prodotti confezionati.

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IL FICODINDIA FRUTTO RICCO DI NUMEROSI BENEFICI

I fichi d’India sono un frutto dolce, prezioso e ricco di proprietà per la salute. Contengono fibre, vitamine, sali minerali e antiossidanti e sono un vero e proprio concentrato di benessere.

Sono spinosi all’esterno ma teneri e dolce all’interno, tipici dell’estate, anche se i frutti migliori si gustano d’inverno. Oltre ad avere tante proprietà benefiche  possono essere consumati in diversi modi. Si possono gustare come spuntino o a merenda ma si prestano anche a nuove ricette: dai dolci light alle insalate.

Sono molto utilizzati nella cucina tradizionale siciliana dove lo si trova in macedonie, marmellate, liquori, granite e mostarde.

PROPRIETA’ E BENEFICI DEL FICODINDIA:

  • Ha un apporto calorico moderato: La presenza di una quantità non eccessiva di zuccheri nel frutto (in particolare fruttosio) conferisce al fico d’India un apporto calorico abbastanza moderato.
  • Da sazietà: la componente fibrosa della polpa e la notevole quantità di semi indigeribili aumentano il senso di sazietà e riducono l’assorbimento degli zuccheri, rendendo questo frutto un valido aiuto per chi desidera seguire una dieta ipocalorica.
  • E’ dissetante: ha una buona riserva di acqua, di cui è composto per oltre l’80% del suo peso, e possiede un buon assortimento di sali minerali, che reintegrano quelli dispersi attraverso la sudorazione nei mesi di fine estate, soprattutto potassio e magnesio.
  • Aiuta la memoria: Secondo recenti studi, i flavonoidi contenuti nei fichi d’India sono utili  per proteggere il cervello e rinforzare la memoria.
  • Ha Proprietà cicatrizzanti: l’applicazione diretta della “polpa” delle pale su ferite e piaghe costituisce un ottimo rimedio antiflogistico, ricostruttivo dell’epitelio e cicatrizzante.
  • Ha proprietà lassative: Grazie alla fibra e ai semi, il fico d’india possiede proprietà lassative che aiutano la peristalsi intestinale, mantenendo sotto controllo i livelli di colesterolo.
  • E’ ideale per prevenire i calcoli renali: Il contenuto di acqua favorisce l’idratazione e la diuresi, prevenendo il rischio di formazione di calcoli renali e, in alcuni casi, favorendo l’eliminazione di quelli già presenti. Infine, poiché agisce sulla ritenzione idrica, costituisce un efficace anticellulite naturale.
  • Aiuta a mantenere sani capelli e pelle: Mangiare fichi d’India presenta vantaggi anche per la pelle e i capelli. Gli estratti di questo frutto, infatti, si usano anche nell’industria cosmetica per balsami e creme per la cura della pelle.

Controindicazioni

Come tanti frutti, è consigliato non esagerarne il consumo. L’assunzione di un eccessivo quantitativo di questo frutto potrebbe provocare disturbi gastrointestinali, come costipazione e addirittura blocco intestinale a causa dei numerosi semi. Per questa ragione è sconsigliato a chi soffre di diverticolosi.

Si registrano anche casi di ipersensibilità, soprattutto sotto forma di dermatiti, che si manifestano con gonfiore di labbra, lingua e gola, oppure prurito o rossore cutanei.

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IL FINOCCHIO ORTAGGIO VERSATILE E BENEFICO

I finocchi sono un ortaggio versatile, light, ma anche parecchio gustoso. Il suo sapore ricorda l’anice, e ci accompagna durante tutta la stagione invernale sino alla primavera inoltrata anche se il finocchio è una verdura che si utilizza tutto l’anno.

Del finocchio non si butta via niente si mangiano  i semi, i fiori e le foglie. Sono molti i suoi utilizzi in cucina, può essere consumato crudo in insalate e pinzimonio, in umido, saltato in padella, bollito, gratinato, o grigliato. Ottimo come contorno a piatti di carne o pesce, o come condimento per  pasta o cereali. Aggiunto a crudo, ad un’insalata o condito, ad esempio con olive taggiasche, noci, olio, sale, pepe e limone, diventa un accompagnamento fresco e gustoso a carni bianche o pesce. Perfetto anche per  un primo piatto leggero come una vellutata o gratinato con burro, parmigiano e besciamella.

I finocchi sono molto benefici per la nostra salute: sono  ipocalorici, digestivi, antinfiammatori e detox. Sono composti per il 90% di acqua e sono ricchi di sali minerali quali fosforo, magnesio, calcio e potassio. Inoltre:

  • Aiutano  in caso di dolori addominali e aerofagia evitando la formazione di gas.
  • Hanno un effetto anti-anemico grazie alla presenza del ferro e delle vitamine del gruppo B.
  • Sono antinfiammatori  gli antiossidanti aiutano a combattere la formazione di radicali liberi, e aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
  • Utili in allattamento grazie alle tisane al finocchio le mamme riescono ad alleviare  le coliche nei neonati.
  • Aumentano le difese immunitarie Grazie all’elevato contenuto di vitamina C, il finocchio possiede proprietà antibatteriche e immunostimolanti in grado quindi di stimolare le difese dell’organismo e prevenire e combattere eventuali infezioni.
  • Contrastano l’anemia  i finocchi contengono una buona quantità di ferro.
  • Sono un toccasana per il nostro cuore L’elevato contenuto di fibre e la totale assenza di grassi rende il finocchio un alimento perfetto per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Contengono inoltre acido folico, una buona quantità di potassio in grado di ridurre la pressione arteriosa e vitamina C e sostanze nutritive importanti per il benessere di cuore e arterie.
  • Rafforzano  le ossa  grazie alla presenza di sali minerali importanti quali potassio, calcio e fosforo.
  • Fanno bene alla vista i finocchi sono ricchi di vitamina A in grado di avere effetti positivi sulla retina e sulla vista
  • Aiutano a dimagrire ed hanno un elevato potere saziante  sonoricchi di acqua e poveri di calorie, hanno proprietà depurative, favoriscono quindi l’eliminazione delle tossine e, grazie alla presenza di fibre, aumentano il senso di sazietà per cui sono consigliate per chi vuole perdere peso.
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