L’endometriosi è una condizione, spesso dolorosa, in cui il tessuto che normalmente è posizionato all’interno dell’utero, l’endometrio, cresce all’esterno dell’utero.
Il sintomo principale è il dolore pelvico, spesso associato al ciclo mestruale. Anche se molte donne lamentano crampi durante il ciclo, quelle che soffrono di endometriosi descrivono il tipico dolore mestruale molto più forte.
I principali segni e sintomi dell’endometriosi, infatti, posso includere:
- ciclo mestruale doloroso (dismenorrea) con dolori pelvici e crampi;
- dolore durante i rapporti sessuali;
- dolore associato a movimenti intestinali o minzione;
- sanguinamento eccessivo;
- infertilità: spesso l’endometriosi viene diagnosticata a molte donne che stanno cercando una cura per l’infertilità;
- altri sintomi : si può avvertire stanchezza, diarrea, stitichezza, gonfiore e nausea specialmente durante il periodo mestruale.
Se l’endometriosi non viene trattata, può portare ad una sterilità o un cancro ovarico.
Attualmente non esiste alcuna cura, tuttavia, questa condizione può essere influenzata positivamente con una cura completa, finalizzata a migliorarne i sintomi, che include sia un piano di gestione del dolore sia uno stile di vita più sano con una buona nutrizione ed esercizio fisico. Consumare cibi ricchi di determinate sostanze nutritive può aiutare.
Alcuni alimenti possono aumentare il rischio di sviluppare endometriosi o peggiorare la condizione.
QUALI SONO I CIBI DA EVITARE
Alcune scelte di stile di vita, così come alcuni alimenti, possono influenzare la progressione dell’endometriosi e aumentare il rischio di svilupparlo. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per correlare interamente determinati alimenti o abitudini di vita con lo sviluppo o il peggioramento di questa condizione, i seguenti fattori possono influenzare negativamente l’endometriosi:
Una dieta ad alto contenuto di grassi trans: La ricerca ha mostrato una maggiore diagnosi di endometriosi tra le donne che consumano più grassi trans. Il grasso trans è trovato prevalentemente nei cibi fritti, trasformati e veloci. Esistono anche molti alimenti naturali che di per sé contengono acidi grassi trans, è il caso dei prodotti caseari e delle carni ottenute dalla macellazione di alcuni animali.
Consumo di carne rossa: Alcune ricerche hanno mostrato un aumento del rischio per lo sviluppo di endometriosi con un’elevata assunzione di carne rossa.
Glutine: Uno studio che ha coinvolto 207 donne con endometriosi ha mostrato una diminuzione del dolore nel 75 per cento di essi dopo aver eliminato il glutine dalla dieta.
Sarebbe bene evitare il più possibile alcool e caffeina.
QUALI SONO I CIBI DA MANGIARE
Per combattere l’infiammazione e il dolore causato dall’endometriosi, è meglio basare la propria alimentazione su una dieta nutriente ed equilibrata, che è principalmente vegetale e piena di vitamine e minerali. Ciò comprende:
- Alimenti fibrosi : frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
- Cibi ricchi di ferro: come ad esempio le verdure a foglia scura, broccoli, fagioli, cereali fortificati e noci o semi.
- Alimenti ricchi di acidi grassi essenziali: salmone, tonno, sgombro, noci e semi di lino.
- Cibi ricchi di antiossidanti: che si trovano in frutti e verdure colorate, come arance, bacche, cioccolato fondente, spinaci e barbabietole.
- Curcuma: la curcumina (estratto della curcuma e parte antiinfiammatoria della nota spezia) inibisce le cellule endometriali riducendo la produzione di estradiolo, aiutando quindi la gestione dell’endometriosi. Più in generale, la curcuma e la curcumina hanno molti benefici per la salute.
In ogni caso, acclarata la diversità fisica da individuo ad individuo, è sempre meglio rivolgersi ad un medico- nutrizionista per pianificare insieme una dieta personalizzata che possa adattarsi al meglio alle proprie esigenze ed al proprio stato di malessere.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.