I pazienti in dialisi devono seguire un regime alimentare particolare, che tenga conto sia delle esigenze nutrizionali del soggetto sia dei rischi connessi all’assunzione di determinati alimenti. Per questo motivo, è essenziale individuare un percorso alimentare, una dieta, che consideri le reali esigenze e preferenze del paziente.
Le persone affette da insufficienza renale cronica che iniziano la dialisi, devono affrontare un cambiamento delle proprie abitudini alimentari in breve tempo, passando da una dieta ipoproteica al cosiddetto “regime alimentare libero”. In realtà, non si deve confondere un regime alimentare libero con una alimentazione incontrollata e senza nessuna regola.
Il paziente in dialisi, inoltre, deve fare molta attenzione, attraverso l’alimentazione, a due elementi: il potassio e il fosforo. Purtroppo, queste due condizioni rappresentano una delle principali alterazioni metaboliche provocate dalla dialisi, di conseguenza con l’alimentazione si deve ridurre l’apporto di fosforo e potassio, per mantenerli così entro limiti adeguati.
La regolazione dei livelli di fosforo e potassio avviene in parte per via farmacologica, in parte attraverso l’alimentazione. Vediamo quali possono essere gli alimenti consentiti e quelli che è preferibile evitare:
Tra gli Alimenti da Evitare: Alcolici e superalcolici, Alimenti in salamoia, sotto sale, sott’olio (capperi, olive, carni o pesci in scatola), Margarina, maionese, senape, altre salse, Snack salati, noccioline, pop corn, Cibi da fast-food. Insaccati, Frattaglie e le carni grasse: agnello, oca, anitra, gallina, selvaggina.
Tra gli Alimenti Consigliati:
- Pasta, pana, riso.
- Piante aromatiche (aglio, cipolla, limone, ginepro, timo, alloro, basilico, menta, erba cipollina, maggiorana)
- Carne ad eccezione di quelle molto grasse.
- Pesce fresco o surgelato ad eccezione delle varietà grasse.
- Latte o yogurt 1 porzione giornaliera.
- Formaggi freschi o stagionati come il Grana Padano DOP che è un formaggio particolarmente ricco in calcio e il suo consumo favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio, zinco, selenio e vitamine del gruppo B tra cui la B12 oltre alla vitamina A.
- Condimenti, privilegiare l’uso di olio di oliva extra vergine oppure scegliere olio di semi (non di semi vari ma di un seme solo, per es. olio di mais, olio di arachidi, olio di girasole).
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Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.