Secondo il rapporto annuale della Società di Pediatria, l’anoressia è ormai un problema di molte ragazzine italiane già a 10-12 anni. E’ giusto fare una dieta a quest’età ? Quali conseguenze può comportare ?
I disturbi del comportamento alimentare sono sempre più diffusi nella nostra società, con una frequenza molto alta nelle ragazze tra i 12 e i 25 anni ( in media 8-10 ragazze su 100); ultimamente si riscontra un progressivo abbassarsi dell’età media d’insorgenza dei disturbi (10-12 anni) a causa soprattutto del crescente risalto dato dai vari media al mito della bellezza e delle magrezza ad ogni costo, al fitness e ad un look ormai standardizzato, al mondo della moda che propone modelli fisici filiformi, ed in genere ai mezzi d’informazione, al mondo dello spettacolo e della pubblicità ,che sempre più presentano degli ideali visivi di bellezza fisica che rasentano la perfezione ed anche alcuni discutibili modelli comportamentali come le uniche possibilità di avere successo e gratificazioni nella vita ed essere accettati dagli altri.
Tutti questi condizionamenti psicologici, volontari o meno , trovano terreno fertile in soggetti adolescenti o preadolescenti, la cui personalità è ancora in formazione, che hanno bisogno di modelli di riferimento, che fanno i conti con cambiamenti evidenti del loro corpo spesso difficili da accettare e sovente indotti proprio dal “cibo spazzatura” che assumono, ed inevitabilmente tali condizionamenti producono un senso di inadeguatezza nei giovani, quasi fosse una grave colpa non avere dei corpi perfetti. Sopratutto nelle giovanissime ragazze ciò ha gravi conseguenze, perché l’errato convincimento di poter e dovere assomigliare ai modelli proposti, le induce a diete fai da te del tutto squilibrate e troppo povere, trasformando inoltre il rapporto col cibo in una vera ossessione.
La normale fragilità e l’irrequietezza adolescenziale giocano anche la loro parte e spesso agiscono altre concause, quali la voglia di rendersi autonomi dai genitori troppo precocemente, specie quando questi ultimi sono troppo possessivi, opprimenti od assenti, o la difficoltà sempre più generalizzata di comunicare con gli stessi.
E’ evidente che consentire ad un adolescente di farsi da solo la sua dieta (spesso non ne avrebbe affatto bisogno) può comportare gravi conseguenze e disturbi dell’organismo ed influire negativamente sulla crescita.
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Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.