I reni sono organi importanti che si occupano della filtrazione del sangue, un processo importante che consente di rimuovere le sostanze di scarto attraverso la produzione di urine.
Le patologie croniche renali possono impattare in maniera fastidiosa sulla qualità di vita dei pazienti, degenerando, talvolta, nella irreversibile insufficienza renale cronica: ciò rende necessario un intervento mirato sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari, da affiancare al controllo periodico di alcuni parametri ematici (la creatinina alta, ad esempio, può costituire un campanello d’allarme).
Vediamo di seguito alcuni alimenti consigliati per mantenere in salute i reni nel lungo periodo.
- Ravanelli: apportano sali minerali e vitamine, come potassio e vitamina C, ma anche componenti bioattivi, quali isotiocianati e carotenoidi. I ravanelli rientrano tra gli alimenti utili nel preservare la salute dei reni, in quanto dotati di marcate proprietà depurative e antiossidanti
- Finocchio: Ricchissimo di acqua e di sostanze antiossidanti, il finocchio viene inserito, senza dubbio, tra le verdure che fanno bene ai reni. Oltre a contrastare lo stress ossidativo, il consumo di finocchio si presta a un’efficace azione disintossicante. Il finocchio è ottimo da consumare a crudo.
- Acqua: Ricca di sostanze minerali, l’acqua può definirsi come un alimento vero e proprio. Essa viene collocata alla base della piramide alimentare, svolgendo svariate funzioni all’interno del corpo e contribuendo all’apporto giornaliero di sali minerali. Tra le altre cose, il consumo di acqua partecipa all’eliminazione delle sostanze nocive e delle scorie metaboliche. In aggiunta, bere acqua a sufficienza previene la formazione dei calcoli renali e delle recidive.
- Grano saraceno: Grazie alle sue caratteristiche composizionali e al relativo potenziale antiossidante, il grano saraceno può collocarsi tra gli alimenti per la salute dei reni.
- Lupini: sono legumi dalle caratteristiche peculiari e dalle interessanti proprietà. Essi sono ricchi di proteine vegetali e fibre, mentre sono poveri di grassi; apportano sali minerali e alcune vitamine. Tra queste rientra la vitamina B6, la cui carenza può favorire la formazione dei calcoli renali
- Olio d’oliva: risulta essere molto benefico per l’organismo umano. Nello specifico, si tratta di un alimento dallo spiccato potere antiossidante, i cui effetti protettivi si esplicano anche sulla salute del rene, talvolta minacciata dall’eccesso di radicali liberi.
- Melagrana : Si tratta di un frutto dalle importanti proprietà depurative e dalle svariate proprietà benefiche, in grado di favorire diversi aspetti fisiologici. Anche il rene può trarre giovamento dal consumo di questo frutto, grazie al relativo apporto di vitamina C e di altre sostanze fortemente antiossidanti.
- Cavolfiore: Il suo consumo apporta fibre, acqua e diversi micronutrienti, tra i quali annoveriamo il potassio, il fosforo, il calcio e il magnesio, ma anche le vitamine K, C e A. Non mancano, inoltre, alcuni componenti bioattivi, come il sulforafano. Nel complesso, il consumo di questo ortaggio favorisce l’eliminazione delle tossine e la rimozione dei radicali liberi, prestandosi al benessere del rene.
- Cipolle: Grazie al contenuto di vitamina C e vitamina B6, ma anche di antocianine e quercetina, le cipolle dovrebbero far parte della dieta per i reni e il relativo benessere.
- I semi di zucca : si compongono di acidi grassi polinsaturi, proteine vegetali e fibra, ma anche di sali minerali (potassio, magnesio, zinco) e vitamine (vitamine del gruppo B, vitamina E). Non mancano, inoltre, i carotenoidi, a cui vengono attribuite potenzialità antiossidanti. Il consumo di questi semi sembra ideale per evitare la formazione dei calcoli renali.
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Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.