Le prugne, conosciute anche come susine, assicurano al nostro organismo moltissimi benefici. Si possono consumare sia fresche che essiccate. Tuttavia, Come per tutta la frutta, sarebbe preferibile consumarle fresche magari inserite in una macedonia in modo da conservare integralmente i loro preziosi nutrienti, con un ridotto apporto calorico.
Tra i più importanti benefici vi sono i seguenti:
- Fanno bene alle ossa e garantisce un pieno di vitamine e di sali minerali come il potassio e il magnesio.
- Sono ricche di antiossidanti e hanno importanti proprietà diuretiche, depurative e antitumorali. L’elevato contenuto di acqua e di sostanze oligominerali rendono, infatti, la susina un frutto capace di esercitare un’azione diuretica, indicata per chi soffre di ritenzione idrica o di ipertensione.
- Possiedono capacità lassative, dovuta alla presenza nel frutto di una consistente parte fibrosa. La fibra, infatti, promuove e facilita la normale motilità e regolarità intestinale evitando fenomeni di stitichezza.
- contribuiscono ad abbassare l’iperglicemia (elevati livelli di glucosio nel sangue), uno dei fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2.
- Sono benefiche contro il colesterolo cattivo. Le fibre infatti si legano agli acidi biliari e favoriscono l’espulsione del colesterolo attraverso le feci.
- Aiutano a combattere l’osteoporosi: migliorano gli indici di formazione ossea nelle donne in post-menopausa e aiutano a mantenere in salute le ossa.
- Sono antitumorali, in particolare le prugne secche sembrano essere un alimento promettente per ridurre il rischio di cancro al colon, grazie al loro alto contenuto di fibre alimentari e polifenoli.
Possibili controindicazioni
Se l’apporto di fibra alimentare ha effetti positivi per la salute, è anche vero che il consumo di fibre è sconsigliato in presenza di particolari stati patologici, come in caso di infiammazione del colon o di gastrite o se si sta seguendo un regime alimentare povero di fibre. Un consumo troppo abbondante di prugne potrebbe, infatti, determinare stati diarroici e dissenteria, oltre a tutti gli effetti collaterali derivanti dalla fermentazione intestinale delle fibre solubili, ovvero meteorismo e flatulenza.
Inoltre molti prodotti vegetali, comprese le susine, contengono ossalati che, in caso di assunzione eccessiva, potrebbero causare problemi a chi soffre di formazione di calcoli renali.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.