Ricerche e studi hanno dimostrato che un’alimentazione ricca di cibi antiossidanti e antinfiammatori potrebbe contribuire alla riduzione del dolore cronico, di cui soffrono ormai sempre più persone indipendentemente dall’età.
Il dolore cronico è da considerarsi una vera e propria patologia, che può essere in alcuni casi molto invalidante. Le più frequenti patologie sono il mal di schiena, le patologie a carico dei nervi periferici, oppure la nevralgia post-erpetica meglio conosciuta come fuoco di sant’Antonio.
Forme di dolore cronico sono anche: i dolori post operatori come quelli all’anca o al ginocchio o dolori causati dall’obesità, che è, infatti, un importante fattore di rischio anche per il dolore cronico che può provocare.
Sorge spontaneo chiedersi se esistono alimenti che possono ridurre o favorire il dolore e in che quantità e con quale frequenza dovrebbero essere consumati. Molti alimenti hanno una attività antinfiammatoria e antiossidante, mentre altri hanno attività pro-infiammatoria e pro-ossidante e quindi dovrebbero essere evitati.
Di seguito quelli che possono essere considerati cibi anti-dolore:
- L’acqua: l’ideale sarebbe berne almeno due litri al giorno perché un paziente ben idratato risponde meglio alla fisioterapia e soffre meno.
- Lo Zenzero: I gingeroli racchiusi nello zenzero hanno proprietà analgesiche, che aiutano a contrastare il mal di testa e possono mitigare certi dolori osteoarticolari.
- Frutta e verdura: molto ricche di antiossidanti, e i cereali a basso indice glicemico, come pane, riso o pasta integrali. In tutti i pazienti che presentano alti livelli infiammatori e soffrono di dolori cronici, il consumo di cereali integrali e di legumi può ridurre l’infiammazione. Inoltre, i cereali a basso indice glicemico, i legumi, la verdura e la frutta, che andrebbe possibilmente mangiata con la buccia, contengono un alto contenuto di fibre, le quali favoriscono il transito intestinale e aiutano a combattere la stitichezza causata dagli oppiacei assunti per il dolore.
- La curcuma: la curcuma esprime qualità antiflogistiche e antidolorifiche, in gran parte dovute alla sinergia tra curcumina e altri curcuminoidi, i suoi principali costituenti dotati di attività farmacologica.
- Integratori di vitamina D, vitamina B12, acidi grassi Omega 3 e fibre, sono importanti per tutti i pazienti affetti da dolore cronico che presentano bassi livelli ematici di queste vitamine, che consumano poche fibre o poco pesce e quindi non assumono abbastanza Omega 3.
Da consumare con moderazione o da evitare
- Le carni rosse, i dolci e i cereali raffinati: Carne rossa, dolci e cereali raffinati, invece, sarebbero da consumare saltuariamente, in quanto cibi pro-infiammatori e pro-ossidanti.
- Formaggi stagionati, bevande alcoliche, il cioccolato, gli agrumi o i cibi ricchi di glutammato: In tema di dolore quello che colpisce la testa è uno dei più diffusi. E spesso ciò che si è mangiato assume un ruolo importante. Esistono degli alimenti che possono fungere da fattore scatenante di un singolo attacco di emicrania tra questi: formaggi stagionati, bevande alcoliche, il cioccolato, gli agrumi o i cibi ricchi di glutammato.
Per quanto riguarda il ruolo della caffeina nell’insorgenza del mal di testa, ci sono diversi pareri. Secondo alcuni studi l’eccesso di caffeina può provocare cefalea e contribuire alla cronicizzazione del mal di testa, mentre secondo altri i fastidi possono derivare da un’assunzione non costante (ad esempio una tazzina di caffè un giorno, quattro il giorno successivo).
Leggi tutti gli articoli
Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.