IL PANE VIOLA – Dr.ssa Cultrera Concetta

IL PANE VIOLA

viola-pane

Conosciamo il pane nero con il carbone vegetale, quello verde impastato con gli spinaci, quello giallo con la curcuma. Ma viola non ancora. E non solo ci spiazza il colore, ma forse ci può spiazzare ancora di più il fatto che questo pane faccia bene alla salute.

Arriva direttamente dall’Oriente il pane viola. La sua invenzione si deve al Dr. Zhou Weibiao, un ricercatore della National University di Singapore, che ha presentato al mondo il suo prodotto lievitato ricco di nutrienti e appositamente studiato per fornire a chi lo consumasse importanti benefici per la salute. Questo pane è arrivato anche in Italia ed è stato messo a punto a Pisa dal gruppo di Tecnologie alimentari, in collaborazione ad alcuni ricercatori della Facoltà di Biochimica agraria dell’Università di Pisa.

Un pane adatto anche a intolleranti al glutine, vegani e perfino agli ipertesi, a base di patate viola, che rappresentano un vero e proprio superfood in quanto ricco di sali minerali, vitamine e soprattutto antociani dal forte potere antiossidante e antinfiammatorio utile nella prevenzione di malattie quali ad esempio le patologie cardiovascolari, i tumori e i disturbi neurodegenerativi.

Gli antiossidanti naturali, contenuti in questo pane, combinati insieme a lievito madre e pectine formano la triade perfetta. Perfetta perché l’uso della pasta madre aumenta il sapore e il valore nutrizionale e rende il pane conservabile più a lungo; inoltre riduce se non addirittura elimina l’apporto di sale all’interno dell’impasto e protegge la nostra bella pagnotta da muffe e raffermamento.

Altro punto a favore del pane viola è l’indice glicemico, secondo quanto riferisce lo stesso inventore, in quanto verrebbe ridotta del 20% la digestione rispetto al pane bianco. Questo si tradurrebbe in un minore incremento dei livelli di zuccheri nel sangue e la conseguente riduzione del rischio di rapido ritorno della fame.

Una lievitazione naturale per una pane composto di farina ma anche di una certa quantità di patate viola liofilizzate (Vitelotte), la cui buccia è ricca di quelle pectine che ,essendo in grado di assorbire acqua, regalano una migliore struttura e una buona sofficità al prodotto finale.

Il pane della salute, quindi, ma anche dell’ambiente, dato che tutti questi composti si possono ricavare da altre filiere alimentari, dando pertanto una bella spinta alla riduzione degli scarti di produzione. Inoltre, anche per gli stessi operatori della filiera potrebbe rappresentare una valorizzazione del territorio di produzione grazie alla retribuzione adeguata delle varietà di grano tradizionali (i grani antichi).Perché il pane della salute, buono, originale e sostenibile, dall’elevato valore nutritivo e frutto delle migliori caratteristiche tecnologiche è soprattutto un pane sano, da pasto ma anche da spuntino.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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