Oggi è molto diffusa la cosiddetta dieta chetogenica, ovvero una dieta low carb in cui i carboidrati vengono sostituiti da una maggiore assunzione di proteine e grassi. La dieta chetogenica è, infatti, un regime alimentare che riduce in modo drastico i carboidrati, aumentando di contro le proteine e soprattutto i grassi. Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è costringere l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia. Tale regime alimentare premetterebbe di dimagrire velocemente e perdere kg in un mese.
Seguire questa dieta implica non assumere pasta, pane, cereali, patate, prodotti a base di zucchero, legumi, latticini e molti tipi di frutta. I soli alimenti ammessi nella dieta chetogenica sono carne, uova e pesce e alcuni ortaggi specifici.
In presenza di carboidrati, infatti, tutte le cellule ne utilizzano l’energia per svolgere le loro attività. Ma se questi vengono ridotti a un livello sufficientemente basso esse cominciano a utilizzare i grassi, tutte tranne le cellule nervose che non hanno la capacità di farlo. Si avvia quindi un processo chiamato chetosi, perché porta alla formazione di molecole chiamate corpi chetonici, questa volta utilizzabili dal cervello. In genere la chetosi si raggiunge dopo un paio di giorni con una quantità giornaliera di carboidrati di circa 20-50 grammi, ma queste quantità possono variare su base individuale.
La chetosi è una condizione tossica per l’organismo, che provvede allo smaltimento dei corpi chetonici attraverso la via renale. Diversa è la condizione patologica dell’acidosi metabolica, per esempio nel caso di una complicazione del diabete di tipo 1 in cui si arriva all’accumulo dei corpi chetonici che danno all’alito il caratteristico odore di acetone. Nei bambini la chetosi si può manifestare in presenza di febbre alta o forte stress emotivo. Questo tipo di alimentazione ha un grande impatto sull’organismo, tanto che nasce in origine come dieta consigliata per ridurre le crisi epilettiche nei pazienti che non rispondevano ai farmaci, soprattutto nei bambini.
Oggi il successo della dieta chetogenica è legato soprattutto alla sua efficacia nel ridurre il peso, ma è importante sottolineare che non si tratta di un regime semplice da seguire. Basta infatti «sgarrare» anche di poco in termini di carboidrati per indurre l’organismo a bloccare la chetosi e a utilizzare di nuovo la sua fonte energetica preferita: gli zuccheri. Chi ha seguito questa dieta, che in genere viene proposta per periodi brevi, di poche settimane, dichiara di avere una grande energia una volta raggiunto lo stato di chetosi. Ma i giorni che precedono questo evento sono caratterizzati a volte da nausea, stitichezza, stanchezza e difficoltà respiratorie.
Controindicazioni
La dieta chetogenica è tuttavia controindicata in una serie di condizioni patologiche particolari:
- gravidanza e allattamento;
- insufficienza renale;
- insufficienza epatica;
- diabete di tipo I;
- porfiria, aritmie, angina, infarto miocardico recente;
- alcolismo;
- disturbi mentali.
Leggi tutti gli articoli

Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.