LA FARINA DI KAMUT – Dr.ssa Cultrera Concetta

LA FARINA DI KAMUT

kamut

Il Kamut è una tipologia di grano iraniano, il cui nome è un marchio registrato nel 1990 dall’azienda americana Kamut, fondata da Bob Quinn. Questo marchio designa, da un punto di vista commerciale, la sottospecie turanicum del grano Triticum turgidum (denominata Khorasan). Si tratta di una specie molto antica, veniva infatti coltivata già dagli Egizi più di 6000 anni fa. E’ bene precisare che quando si parla di Kamut si fa riferimento esclusivamente alla specie coltivata dall’azienda del Dott. Quinn.

La famiglia Quinn ha deciso di creare il marchio Kamut con lo scopo di garantire e tutelare le caratteristiche originali del grano Khorosan. Tale grano è dunque coltivato secondo i metodi dell’agricoltura biologica, con elevati standard qualitativi e non è geneticamente modificato o ibridato. Il grano khorosan , infatti, per ottenere il marchio Kamut deve essere coltivato secondo specifici metodi biologici. E’, inoltre, caratterizzato da un elevato potere energetico ed è considerato uno dei cereali più completi da un punto di vista nutrizionale. Per questo motivo viene consigliato a chi pratica intense attività sportive, ai bambini ed anziani.

Cosa contiene: 52,4% di carboidrati (amido); 15% di proteine; 9,8% di acqua; 9% di fibre alimentari; 8,2% di zuccheri; 2,2% di grassi; 1,8% di ceneri. Contiene inoltre vitamine , amminoacidi e  sali minerali tra cui selenio, magnesio, zinco, calcio, manganese, ferro, ecc.

Come le altre tipologie di grano, non presenta colesterolo e non ha un elevato contenuto di glutine. Risulta, dunque, facilmente digeribile anche da chi solitamente soffre di lievi intolleranze. Tuttavia, considerata comunque la presenza di glutine, il Kamut non può essere consumato dalle persone affette da celiachia.

Quali sono i Benefici del Kamut:

  • Diabete: l’indice glicemico si stabilizza a 45 punti, a differenza di quello del grano tradizionale che si attesta sugli 85 punti. E’ possibile dunque consumare tale cereale quando è necessario prestare attenzione ai livelli di glicemia (diabetici e donne in gravidanza a rischio di diabete gestazionale).
  • Sistema immunitario e tiroideo: lo zinco contenuto rinforza il sistema immunitario e promuove il corretto funzionamento della tiroide.
  • Sistema cardiovascolare: le fibre contenute nel Kamut apportano molti benefici alla salute umana tra cui ridurre i livelli di colesterolo plasmatici con benefici per l’apparato cardiovascolare. Di conseguenza, si riduce il rischio di sviluppare infarto o ictus.
  • Denti e tessuto osseo: il magnesio presente in questo grano antico è ottimo per la salute dei denti e delle ossa.
  • Digeribilità: tutti i prodotti a base di questo cereale sono altamente digeribili. Ad esempio, la pasta di Kamut comporta un minor senso di pesantezza rispetto alla classica pasta di grano duro. Sembra che questa sua elevata digeribilità sia dovuta ad una diversa struttura del glutine.
  • Sistema nervoso: la vitamina B3 contenuta nel Kamut, stimola l’organismo a produrre la giusta quantità di ormoni endocrini fondamentali per la salute dei sistema nervoso.
  • Sistema epatico: il consumo di questo cereale ha effetti protettivi sul fegato. Alcuni studi hanno mostrato come le sostanze presenti in esso prevengono un carico eccessivo di tossine riducendo i danni cellulari epatici.
  • Antiossidante: grazie alle proprietà antiossidanti del selenio e vitamina E, questo alimento è in grado di proteggere l’organismo dai radicali liberi.
  • Colesterolo: non contenendo colesterolo, il Kamut può essere utilizzato dagli ipercolesterolemici.

 

In commercio esistono prodotti a base di Kamut come farine, pane, pasta, alimenti confezionati (dolci e salati), latte o in chicchi. Il latte vegetale viene ad esempio consumato come bevanda al posto del classico latte oppure nella preparazione di specifiche ricette.

Negli ultimi anni si è registrato un aumento importante nel consumo di questa tipologia di grano. Tutto ciò è dovuto alla sempre maggiore diffusione delle allergie o intolleranze alimentari. E’ stato, infatti, dimostrato che circa il 70% delle persone intolleranti al frumento tradizionale possono tranquillamente consumare questo cereale.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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