E’ risaputo che i bambini non amano molto mangiare la frutta, tuttavia assumere quotidianamente frutta e verdura è fondamentale per la salute di bambini e adolescenti per il suo elevato apporto di fibra, sali minerali e vitamine.
Secondo gli esperti della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), infatti, la frutta va consumata fresca, di stagione, a km 0 e proveniente da coltivazione biologica, che garantisca almeno l’assenza di pesticidi nella produzione. I prodotti ortofrutticoli di stagione, infatti, sono quelli che in origine contengono il maggior quantitativo di vitamine e sali minerali.
Il consumo di frutta e verdura andrebbe incentivato anche per andar contro al fenomeno ormai molto diffuso relativo all’obesità giovanile. La presenza della frutta nell’alimentazione del bambino è, infatti, importante fin dal momento dello svezzamento, sia dal punto di vista nutrizionale, sia dal punto di vista educativo, per abituarlo ad un’ampia gamma di sapori.
La scelta va fatta alternando il più possibile le tipologie di frutta secondo la stagionalità, ma anche secondo il colore. Ad ogni colore (rosso, giallo-arancio, verde, bianco, blu-violetto) corrispondono caratteristiche nutrizionali differenti: tale consapevolezza è alla base delle raccomandazioni della piramide alimentare, ma anche delle numerose campagne lanciate negli anni e orientate a favorire il consumo di almeno 5 porzioni al giorno tra verdura e frutta, meglio se di colori diversi nei diversi pasti, dalla prima colazione, agli spuntini e alle merende, oltre che a pranzo e a cena.
La frutta è, inoltre, una buona fonte di zuccheri semplici, prontamente disponibili a scopo energetico come fruttosio, glucosio e saccarosio, oltre a vitamine, sali minerali, fibre ed è ricca di acqua. Vitamine e sali minerali svolgono un ruolo importante nel corretto svolgimento di tutte le funzioni di sviluppo e accrescimento in queste fasce di età. In particolare, durante i mesi estivi, per il loro contenuto in acqua e sali minerali, i frutti di stagione possono aiutare a combattere la disidratazione e costituiscono un ottimo spuntino a basso contenuto calorico.
Quasi tutti i frutti sono caratterizzati da uno scarso apporto proteico, un buon apporto di carboidrati e un ridotto apporto di grassi, ad eccezione di quelli detti oleosi, come la frutta a guscio (noci, nocciole e simili), ed alcuni frutti come l’avocado e il cocco.
L’eventuale cottura della frutta incide fortemente sul contenuto dei suoi micronutrienti, in particolare delle vitamine. È meglio quindi sceglierla fresca, di stagione, da consumare, se ben lavata, con la buccia che fornisce fibra, e preferibilmente assumerla a pezzi o morsi, non frullata o passata, perché ciò contribuisce ad aumentare il senso di sazietà.
I gusti dei bambini cambiano spesso; per questo bisogna insistere davanti ai rifiuti, in quanto sono necessari almeno 12 assaggi affinché il bambino inizi ad apprezzare un nuovo alimento. Quindi, se i piccoli non ne vogliono sapere, i genitori devono continuare a proporre frutta con creatività: via libera a forme di animali o spiedini utilizzando molti colori in modo che i bimbi ne siano attratti.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.