La liquirizia significa “radice dolce” ed è dall’apparato radicale della pianta che si ottiene il classico “bastoncino” che si tiene in bocca e si si succhia per ricavarne tutta la sua aromatica dolcezza.
Le sue proprietà medicinali e dissetanti sono conosciute dai tempi antichi:
- La liquirizia ha numerose proprietà antinfiammatorie ed espettoranti utili per combattere tosse e raffreddore.
- Le sue radici aiutano a combattere i disturbi digestivi svolgendo un effetto benefico sui disturbi infiammatori intestinali.
- Ha proprietà lassative ed è di aiuto a chi soffre di pressione bassa, mentre chi soffre di pressione alta deve evitarla.
- Aiuta a combattere l’Helicobacter pylori, e tutte le forme di infezione da parte di questo batterio.
- Viene utilizzata per combattere lo stress: grazie alla funzione di regolazione degli zuccheri nel sangue, alla liquirizia viene attribuita un’azione antistress che favorirebbe anche una migliore predisposizione al sonno.
- E’ un valido aiuto durante la menopausa: La liquirizia, infatti, è una delle piante che tradizionalmente vengono utilizzate per alleviare i sintomi della menopausa.
- Ideale per la cura dell’igiene orale: gli estratti di liquirizia si rivelano efficaci nell’ambito della prevenzione e del trattamento della carie dentale e della gengivite. Per merito degli effetti protettivi antibatterici, gli estratti di radice di liquirizia sono molto utilizzati nella produzione di prodotti per la cura dell’igiene orale, collutori e dentifrici su tutti.
Devono prestare particolare attenzione all’assunzione di liquirizia le donne che assumono farmaci anticoncezionali oppure nel corso della gravidanza, chi soffre di sindrome premestruale o di insufficienze epatiche oppure renali. Infine, consumare liquirizia regolarmente non risulta indicato per le persone che soffrono di ipertensione.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.