Le castagne sono un frutto molto prezioso tipico della stagione autunnale e sono ricche di sostanze preziose e benefici per il nostro organismo. Sono composte per il 50% circa da acqua e per il restante 50% prevalentemente da carboidrati , contengono poche proteine e pochi grassi.
Perché fanno bene alla nostra salute:
- Sono ricche di fibra : utile per la funzionalità dell’intestino. Il consiglio è di consumarle poco per volta per non provocare eccessiva formazione di gas.
- Sono ricche di vitamina C: questa vitamina, lavorando in associazione al manganese e al rame, protegge l’organismo dall’ossidazione.
- Non contengono glutine: sono una valida alternativa al consumo eccessivo di frumento nella dieta quotidiana, oltre che ideali per l’alimentazione dei celiaci che ne utilizzano la farina.
- Sono fonte delle principali vitamine del gruppo B: in particolar modo folati, vitamina B1 e B6, ma anche B2, B3 e B5, necessarie per il metabolismo e la produzione di energia, per la crescita e per la formazione di nuovi globuli rossi.
La ricchezza in carboidrati a rapido e lento rilascio, associati a vitamine del gruppo B, fosforo e ferro rende le castagne un alimento perfetto per i bambini, per chi pratica sport, per i convalescenti e per chi è sottoposto a intenso stress psico-fisico.
Le castagne sono anche un ottimo snack per le donne in gravidanza, che necessitano di un surplus di folati, vitamine del gruppo B, minerali e carboidrati per la crescita del bambino.
Controindicazioni
La ricchezza in amido e l’indice glicemico piuttosto alto le rende inadatte ai diabetici, anche se non dimentichiamo che farina raffinata, riso bianco e patate hanno un indice glicemico maggiore di 60 e meno micronutrienti delle castagne, e sono comunque consumate dalla maggior parte degli individui con diabete.
Sono sconsigliate, inoltre, a chi soffre di colite o intestino irritabile per la ricchezza in fibra insolubile ad azione irritante sul tratto intestinale.
Per verificare se sono ancora buone dopo averle raccolte occorre controllare che la buccia sia integra, di colore brillante ed uniforme, priva di parti verdi o scure. Al tatto devono essere sode. Se sono raggrinzite sono vecchie, mentre se ci sono dei forellini, significa che sono state attaccate dai parassiti e non bisogna mangiarle.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.