Con il termine merendine si indicano alcuni cibi dolci di tipo confezionato. Si tratta di snack industriali generalmente appartenenti al gruppo dei prodotti da forno, più precisamente di pasticceria. La maggior parte delle merendine è lievitata, con starter microbiologici naturali o con lievito chimico.
Rientrano nella categorie di merendine confezionate i plumcake, le tortine di vario genere, i muffin, le ciambelline i pan di spagna farciti ecc. Spesso queste merendine sostituiscono la merenda genuina fatta in casa, sostanzialmente per ragioni di praticità, se si è fuori e si va di fretta o quando i figli sono a scuola. E’ difficile infatti non cedere alla tentazione delle merendine eppure in generale non sono un cibo particolarmente sano per la nostra alimentazione quotidiana.
La preparazione delle merendine confezionate è sicuramente migliorata negli anni, ma non possiamo considerarle un alimento completamente sano per la nostra alimentazione. Infatti, alla domanda se le merendine fanno male o meno la risposta è la seguente: troppe merendine fanno indubbiamente male essenzialmente per due motivi:
- Sono troppo ricche di grassi, zuccheri e calorie, quindi favoriscono il sovrappeso:patologia che sta determinando l’insorgenza di malattie correlate, ad esempio steatosi epatica grassa, ipertensione arteriosa primaria, diabete mellito tipo 2, ipercolesterolemia, sindrome metabolica e carie dentaria;
- Contengono ingredienti nocivi, tra cui soprattutto additivi alimentari, grassi cattivi, glutine
Proprietà nutrizionali delle merendine
Le merendine sono considerate alimenti dolci, alla stregua di un qualsiasi dessert , come gelati, budini, barrette al cioccolato, biscotti ecc. Tuttavia le loro proprietà nutrizionali variano sensibilmente in base alla tipologia specifica; oggi sono disponibili numerosi prodotti molto diversi, anche dietetici, ad esempio: con meno grassi, meno zuccheri aggiunti, meno calorie, senza glutine, senza lattosio, senza uova, con più fibre, con più vitamine ecc. Definirne le proprietà nutrizionali è quindi piuttosto difficile.
Le merendine hanno comunque un apporto energetico elevato, fornito soprattutto dai carboidrati, seguiti dai lipidi e infine dalle proteine; le merendine ricche di cioccolato o creme spalmabili possono contenere più lipidi delle altre , ad esempio di quelle senza nulla o alla marmellata.
Le merendine contengono anche:
- fibre alimentari: quelle integrali, logicamente ne sono più ricche delle altre.
- colesterolo, glutine e lattosio: possono contenere ingredienti con istamina, ad esempio il lievito naturale, oppure istaminoliberatori, come il cioccolato.
- diverse vitamine idrosolubilidel gruppo B e D: se contengono uova, apportano una modesta dose di vitamina D (calciferolo).
- minerali: ad esempio calcio, ferro, fosforo
I grassi e gli additivi contenuti nelle merendine
Nelle merendine, i grassi sono senza dubbio i nutrienti più contestati dai consumatori. Oltre a risultare tendenzialmente eccessivi, hanno anche una provenienza piuttosto controversa; contengono grassi idrogenati ,parte dei quali ottenuta dall’olio di palma , e colesterolo.
L’idrogenazione, come ormai quasi tutti sanno, è un processo chimico-fisico di tipo industriale destinato a modificare le proprietà degli oli vegetali. Una volta idrogenati, questi acquisiscono le proprietà dei grassi saturi ,gli stessi del burro, della panna e dei formaggi , assumendo una consistenza solida a temperatura ambiente e resistendo di più alla cottura.
Per quanto riguarda l’olio di palma all’analisi compositiva è certamente meno indicato di altri; tuttavia si avvale di un costo molto basso e di un sapore neutro. Non c’è quindi da meravigliarsi che l’industria alimentare ne usi così tanto. In eccesso nella dieta non può che nuocere alla salute, ma lo stesso varrebbe per il burro o altri grassi da condimento. Parlando del colesterolo invece, quello presente nelle merendine proviene dalle uova e dal latte e sarebbe contenuto nelle stesse quantità anche se le stesse venissero cucinate a livello casalingo.
Gli additivi sono un’altra caratteristica dei cibi confezionati, comprese le merendine. La definizione di additivo alimentare comprende una vastissima gamma di prodotti anche completamente diversi tra di loro. Ogni additivo è testato e ritestato innumerevoli volte prima della messa in commercio; se esistesse solamente il dubbio di un’eventuale reazione avversa per l’uomo, verrebbe immediatamente eliminato e bandito dal commercio. Dolcificanti, coloranti, aromatizzanti ecc. sono quindi totalmente sicuri. Ovviamente, la loro presenza nella dieta è cumulativa, ovvero dipende da quanti cibi confezionati si mangiano in totale. Sta dunque nel buon senso di ognuno di noi impegnarsi di più per cucinare e prepapare prodotti genuini, limitando il più possibile il consumo di prodotti industriali.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.