E’ fra le malattie reumatiche più frequenti, colpisce il 2-3% della popolazione adulta, ma esiste anche una fibromialgia pediatrica. Colpisce i muscoli causando un aumento di tensione muscolare con dolore diffuso, per cui si parla di pazienti affetti da sindrome da dolore cronico.
Una buona nutrizione può aiutare il paziente fibromialgico; quindi cibi sani a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di antiossidanti per stimolare l’immunità e le sostanze fitochimiche che contribuiscono a ridurre al minimo l’affaticamento e stimolano il sistema immunitario.
Evitare zucchero bianco, farina bianca, cibi fritti, bevande gasate, caffè, alcool, cibo spazzatura, aumentare il consumo di frutta e verdura. Quindi una dieta antinfiammatoria, alcalinizzante.
Nella mia esperienza di nutrizionista, ho potuto notare che molti pazienti si sono sensibilizzati ad alcuni alimenti, cioè sono diventati intolleranti.
Per cui una dieta mirata porta a migliorare i sintomi della malattia. Mangiare bene, variando gli alimenti con equilibrio e moderazione, può contribuire a ridurre il senso di affaticamento, attenua il dolore e aumenta l’energia fisica.