La salvia è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Laminacee. Aromatica e profumata è molto adoperata in cucina ed è considerata un ricettacolo di proprietà benefiche per la salute, capace di trattare diversi disturbi dell’organismo. Il suo impatto sulla salute, infatti, è conosciuto da sempre, basti pensare che la parola salvia deriva dal latino “salvus” salvare, ciò lascia intendere le straordinarie proprietà benefiche.
Ad oggi gli erboristi usano la salvia per alleviare il gonfiore, il dolore dovuto alle distorsioni, le ulcere, o come rimedio omeopatico per diversi disturbi di stagione, legati alle vie respiratorie. Sotto forma di tè o infuso, questa pianta è adoperata anche per trattare la febbre, migliorare la digestione e il benessere generale dell’organismo.
Di seguito alcune delle sue migliori proprietà:
- Migliora la memoria e le funzioni cerebrali : La salvia è una delle erbe aromatiche che viene molto apprezzata per essere un valido aiuto per la memoria dell’uomo. Stimola il nostro cervello facendo aumentare la comunicazione che avviene tra le cellule fondamentali per ilfunzionamento della memoria. Anche se non è stato ancora dimostrato scientificamente, la salvia grazie alle sue proprietà e componenti nutritive può essere un valido aiuto in caso di malattie degenerative come la demenza senile e l’Alzhaeimer.
- È un ottimo antiossidante e antinfiammatorio: La salvia contiene molti composti antiossidanti e antinfiammatori. Foglie e stelo contengono sostanze capaci di impedire lo stress ossidativo, tra i principali responsabili della presenza di malattie croniche. Masticare foglie di salvia, nonostante il gusto piuttosto intenso, è il modo più efficace per alleviare le infiammazioni del tratto orale, respiratorio e gastrointestinale. La salvia si è rivelata ottima contro gli spasmi aiutando a tenere sotto controllo crampi alla pancia e allo stomaco, ma anche la diarrea. Grazie alla sua funzione carminativa riduce i gas intestinali e sgonfia la pancia. Le proprietà antinfiammatorie della salvia, dovute ai flavonoidi e ai composti fenolici, alleviano artrite, gotta e infiammazioni al sistema cardiovascolare.
- Potrebbe prevenire il diabete: sembra che l’estratto di salviasia in grado di bloccare il rilascio di glucosio immagazzinato dal fegato, abbassando i livelli di zucchero nel sangue . Alla pianta sarebbero quindi attribuiti effetti ipoglicemizzanti.
- Riduce i sintomi della menopausa: La salvia è una pianta alleata delle donne e utile a gestire i disturbi che possono comparire ogni mese in concomitanza del ciclo mestruale. Non solo: aiuta ad alleviare i sintomi della menopausa. Il merito sarebbe da attribuire all’azione di alcuni flavonoidi in essa contenuti, capaci di riequilibrare il sistema ormonale. In menopausa, il suo aiuto più prezioso è nell’alleviare le vampate di calore e le emicranie. In tal caso va assunta sotto forma di tisana.
- Combatte la ritenzione idrica e purifica: alcuni acidi contenuti nella salvia le conferiscono proprietà diuretiche utili a combattere la ritenzione idrica ma anche gli edemi.
- È amica dell’ umore: la salvia non solo fa bene alla mente, ma aiuta anche l’umore.
- E’ ottima per la salute delle ossa: La salvia è ricca di Vitamina K essenziale per lo sviluppo della densità delle ossa e nella prevenzione della loro integrità.
In cucina
In cucina le foglie di salvia donano un sapore intenso e speziato alle nostre pietanze e possono essere utilizzate fresche oppure essiccate, con le quali si possono preparare anche infusi dal potere sgonfiante. Può essere usata per condire e aromatizzare piatti di carne, formaggi, uova, e, le foglie essiccate possono essere utilizzate anche per condire i sughi sia bianchi. È bene aggiungerla in piccole dosi perché il suo aroma tende a sovrastare quello delle pietanze, inoltre è preferibile non cuocerla a lungo per evitare che diventi amara. Ottima anche per condire i legumi, sempre in piccole dosi.
Esistono tuttavia delle controindicazioni legate all’assunzione della salvia. Questa erba aromatica è, controindicata per chi soffre di malattie a carico dell’apparato nervoso e deve essere utilizzata con cautela dalle donne in allattamento perché potrebbe bloccare la fuoriuscita di latte. È sconsigliata in caso di insufficienza renale e, l’olio essenziale, se si usa in modo eccessivo o per un periodo troppo lungo, potrebbe provocare manifestazioni neurotossiche che potrebbero causare anche episodi di epilessia.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.