I semi di lino vengono prodotti dalla pianta del lino e sono noti ormai da anni in ambito medicinale per le loro innumerevoli proprietà terapeutiche.
I semi di lino non sono l’unica parte della pianta che viene utilizzata. Quasi tutte le parti della pianta sono utilizzate per vari scopi. Grazie alle loro eccellenti proprietà nutrizionali e ai potenziali benefici per la salute, questi semi sono diventati un ingrediente importante nelle diete appositamente ideate per specifici benefici per la salute.
Vediamo i principali benefici:
Intestino: I semi di lino sono una buona fonte di fibre alimentari sia solubili che insolubili che aiutano l’intestino nel trattamento della stitichezza e della sindrome dell’intestino irritabile.
Obesità: Gli studi hanno dimostrato che l’elevato apporto di fibre alimentari è benefico per la prevenzione dell’obesità sia negli uomini che nelle donne.
Colesterolo: Diversi studi hanno sostenuto i benefici dell’abbassamento del colesterolo della farina di semi di lino.
Glicemia : La fibra presente nei semi svolge un ruolo importante nell‘abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
Tumori: Studi di laboratorio hanno dimostrato che i semi di lino inibiscono la formazione di tumori del colon, della mammella, della pelle e dei polmoni. I ricercatori suggeriscono che abbiano un effetto protettivo contro il tumore al seno, al colon e alle ovaie.
Omega 3: L’acido alfa-linolenico è il principale componente funzionale dei semi di lino. Serve come fonte esclusiva di acidi grassi omega 3 nelle diete vegetariane. Secondo la ricerca scientifica questo composto ha diverse proprietà terapeutiche: antinfiammatorio, protegge i reni, protegge dai tumori e aiuta in caso di depressione.
Pressione Sanguigna: i semi hanno proprietà utili ad abbassare la pressione sanguigna.
Sia l’olio di lino che i semi sono facili da usare e possono essere impiegati in moltissime ricette: tritati all’acqua o ai frullati, consumati insieme allo yogurt, integrati nell’impasto di dolci, focacce e pane e nelle polpette, sia di carne che di verdura.
E’ preferibile consumarli macinati piuttosto che interi. In questo modo risultano più digeribili in quanto il nostro intestino non riesce a digerire il duro involucro esterno dei semi.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.