L’intolleranza al lievito è una reazione avversa dell’organismo che insorge ingerendo lieviti.
I lieviti sono un gruppo di funghi formati da un unico tipo di cellula eucariota. Il lievito più comunemente usato è il Saccharomyces cerevisiae, impiegato da migliaia di anni per la produzione di vino, pane e birra.
Nella flora batterica intestinale dell’uomo, oltre al genere Candida, si riscontrano anche funghi appartenenti al genere Saccharomyces, Aspergillus e Penicillium. Sono state catalogate più di mille specie di lieviti.
I lieviti di birra o di pane usati per consentire ai prodotti a base di farina di inglobare aria e di diventare soffici, spesso vengono mal assorbiti dall’intestino, che tende a gonfiarsi, a non metabolizzare i principi nutritivi e ad evacuare in modo irregolare. I sintomi più diffusi sono: disturbi gastrointestinali e eruzioni cutanee.
Il lievito è presente pressoché ovunque. Chi soffre di intolleranza al lievito deve evitare: pane, pasta, pizza, pasticcini, dolci da forno, vino, birra, superalcolici, yogurt, panna acida, formaggi (come taleggio, gorgonzola, ecc.), salsa di soia, frutta secca, glutammato monosodico (comunemente conosciuto come dado da cucina), aceto, funghi, miele, pastiglie di vitamine del gruppo B, ecc.