Il the Quiba è una bevanda che si ottiene da una pianta originaria nel nord della Cina e della Corea del sud e veniva considerata come pianta dell’immortalità, in grado di donare molti benefici se bevuta ogni giorno.
In commercio, il tè quiba si può trovare in formato solubile da sciogliere direttamente in acqua, senza bisogno di dover attendere il tempo di infusione o doverlo filtrare.
PROPRIETA’ E BENEFICI
Le proprietà del tè quiba derivano dalle foglie della pianta con cui è fatto, ovvero la gynostemma, che è un potente antiossidante.
I primi benefici si possono avvertire per quanto riguarda il sistema cardiovascolare. Essendo privo di caffeina e con un leggero effetto ipotensivo, riesce ad abbassare i livelli di pressione arteriosa e i livelli di colesterolo nel sangue.
Essendo un prodotto senza sostanze eccitanti e, dunque privo di caffeina, se ne può beneficiare anche a livello mentale. La gynostemma è, infatti, un valido ansiolitico naturale che riesce a regolarizzare il ritmo sonno – sveglia senza alterare il sistema nervoso e allontanando lo stress.
Avendo una minima percentuale di tannini è perfetto per chi segue delle diete alimentari e deve evitare sostanze astringenti che favoriscono la stitichezza, oppure sostanze eccitanti. È, dunque, ideale come sostituto del caffè per chi ha poca tolleranza alla caffeina o per chi deve tenere sotto controllo la pressione alta.
E’ ottimo anche per l’intestino: bere due tazze al giorno di quiba può aiutare a neutralizzare l’acidità di stomaco e a migliorare i processi di digestione . Gli effetti benefici sono tanti tra cui: un immediato sollievo in caso di crampi e irregolarità intestinale e in caso di problemi di reflusso o di gastrite.
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Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.