Nutrizione – Pagina 18 – Dr.ssa Cultrera Concetta

ACIDO URICO ALTO COSA MANGIARE

 L’acido urico è una sostanza di scarto del metabolismo delle cellule, prodotta in seguito alla degradazione delle purine, ovvero le molecole alla base della produzione di acido urico.La sua concentrazione nel sangue (uricemia) è il risultato dell’equilibrio tra la sua produzione da parte dell’organismo e la sua eliminazione con le urine. Un elevato tasso di acido urico ci espone a significativi rischi cardiovascolari perché è un nemico di cuore e vasi sanguigni. 

I sintomi più frequenti con cui si presenta l’iperuricemia, ovvero la presenza nel sangue di un’elevata concentrazione plasmatica di acido urico sono dolori articolari, prurito, articolazioni gonfie e arrossate, coliche renali e quadri clinici di insufficienza renale e ipertensione arteriosa.

 Cosa evitare e cosa mangiare in caso di iperuricemia

‍I livelli di acido urico possono essere influenzati dalla dieta. Alcuni alimenti sono, infatti, particolarmente ricchi di purine e possono aumentare i livelli di acido urico nel corpo.

‍Vediamo quali sono questi alimenti e perché è meglio evitarli o consumarli con moderazione.‍

  • Le carni rosse: come manzo, maiale e agnello, sono particolarmente ricche di purine. Quando consumate in eccesso, queste purine vengono metabolizzate in acido urico nel nostro corpo, contribuendo ad aumentare i livelli di acido urico. Pertanto in caso di acido urico alto, è meglio limitare il consumo di carni rosse e preferire carni magre come pollo o tacchino.‍
  • Frutti di mare: Anche i frutti di mare, come gamberi, cozze e aragoste, sono ricchi di purine per cui è preferibile moderare il loro consumo o evitarli del tutto.
  • L’alcol : un consumo eccessivo di alcol può interferire con l’eliminazione dell’acido urico dai reni, causando un aumento dei livelli. Inoltre, l’alcol può anche stimolare la produzione di acido urico nel fegato. Per mantenere sotto controllo l’acido urico, è dunque  importante limitare il consumo di alcol o evitarlo del tutto.
  • Limitare l’assunzione di zuccheri raffinati: come quelli presenti in dolci, dolciumi e bevande zuccherate, possono contribuire a uno squilibrio degli ormoni e al sovrappeso, entrambi fattori che possono aumentare i livelli di acido urico.

‍Da evitare sono anche altri  cibi ad alto contenuto di purinetra cui: frattaglie come fegato e reni; alcuni tipi di pesce come sardine e acciughe ed alcuni legumi come fagioli e lenticchie. ‍

Alimenti che possono aiutare a ridurre i livelli di acido urico

Preferire sempre  cibi a basso contenuto di purine come verdure, cereali integrali e frutta in particolare ciliegie e fragole, questi frutti contengono antiossidanti che possono contribuire a ridurre l’infiammazione e abbassare i livelli di acido urico nel corpo.

‍Inoltre, è importante mantenere un adeguato apporto di liquidi per favorire l’eliminazione dell’acido urico attraverso l’urina. Bere a sufficienza, preferibilmente acqua, può, infatti, aiutare a diluire l’acido urico e facilitarne l’escrezione.‍

leggi tutto


LE MANDORLE INDICATE PER LA SALUTE DEL CUORE E DELLE ARTERIE

Le mandorle spiccano tra la frutta secca o a guscio e sono molto apprezzate per il loro gusto e i benefici nutrizionali. Sono ricche di fibra alimentare, vitamine e sali minerali e sono un alimento molto versatile in cucina in quanto si prestano a molteplici ricette sia dolci che salate.

E’ stato dimostrato che l’azione combinata di oltre venti sostanze attive presenti nella buccia e nella polpa della mandorla, tra cui la vitamina E, aumenta l’efficacia antiossidante proteggendo il nostro organismo dallo stress ossidativo, dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e causa di malattie infiammatorie croniche, di malattie degenerative come i tumori e altri disturbi dell’invecchiamento.

Vediamo i più importanti benefici :

  • Riducono il colesterolo: Numerosi studi hanno dimostrato che una corretta alimentazione in cui sono state inserite le mandorle ha determinato una significativa riduzione dei livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi, senza avere avuto un impatto significativo sui livelli di HDL.
  • Danno sazietà: In una dieta dimagrante, consumare mandorle durante gli spuntini ha un effetto “scaccia-fame” perché danno quel senso di sazietà che aiuta a perdere peso. In ogni caso, è consigliato di non eccedere nel consumo.
  • Rallentano l’assorbimento degli zuccheri: Le fibre, gli acidi grassi monoinsaturi e gli omega-3 contenuti nelle mandorle, migliorano la composizione corporea favorendo la trasformazione del cibo in massa magra. La loro composizione permette di rallentare l’assorbimento intestinale degli zuccheri presenti nei cibi e di regolare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Sono ideali per la salute di cuore e arterie:. Le mandorle sono ricche di sostanze nutritive utili per una buona salute cardiovascolare. In particolare determinano una riduzione dei livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. Questa proprietà è fondamentale per migliorare il flusso sanguigno e limitare i depositi di grassi che sono causa di restringimento delle arterie e quindi di angine, ictus e infarto.
leggi tutto


I RISCHI E LE CONSEGUENZE DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE

Parlare di cattiva alimentazione significa parlare di una dieta sbilanciata che prevede l’assunzione in eccesso o in difetto di alcuni nutrienti essenziali per l’organismo. Un esempio è rappresentato da una dieta troppo ricca di zuccheri, carboidrati, grassi e sodio (presenti soprattutto nelle bibite e nel cosiddetto cibo spazzatura).

Bisogna dire però che regimi alimentari basati prevalentemente sul consumo di frutta e verdura come la dieta vegana o quella vegetariana, possono diventare esempi di alimentazione scorretta nel caso in cui l’apporto di proteine diventa così ridotto da provocare degli evidenti problemi di salute.

sintomi della cattiva alimentazione sono molti e possono variare a seconda del tipo di cibi che si consumano in difetto o in eccesso. Per esempio , come detto poc’anzi, una dieta vegana non equilibrata può portare a una condizione di stanchezza generalizzata ed a una carenza di ferro. Allo stesso modo, una dieta molto ricca di grassi e di alimenti fritti può portare a una diminuzione dell’assorbimento di ferro nell’intestino e di conseguenza, anche in questo caso, a una condizione di spossatezza generalizzata.

A ogni modo, i principali sintomi di una cattiva alimentazione sono: stanchezza generalizzata, debolezza muscolare, senso di costipazione, crampi e dolori all’addome , meteorismo, diarrea, nausea, mal di testa, difficoltà di concentrazione, perdita anomala di peso, pallore del viso e secchezza della pelle.

Tra le principali conseguenze della cattiva alimentazione  vi è il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari, patologie quali il diabete, l’osteoporosi e l’anemia. A queste si aggiungono : emorroidi, pressione bassa e alta, depressione, problemi di glicemia bassa e  alta, alterazioni del ciclo mestruale, disturbi del sonno, sovrappeso e indebolimento delle difese immunitarie

Impostare un buon regime alimentare  fin dall’infanzia previene la comparsa di problemi di alimentazione in età adulta, infatti abituare i bambini fin dalla più tenera età a una dieta varia ed equilibrata diminuisce l’incidenza di condizioni di sovrappeso e obesità. È particolarmente importante, dallo svezzamento in poi, evitare il consumo sregolato di dolci, snack confezionati e bibite zuccherate.

Allo stesso tempo sono raccomandate le verdure, la frutta, i legumi e la carne, il pesce, i cereali e il corretto apporto giornaliero di acqua naturale.

Una sana alimentazione va seguita anche nel corso dell’adolescenza. In questa fase delicata della vita, infatti, i ragazzi e le ragazze iniziano a gestire in indipendenza il proprio regime alimentare. È nell’adolescenza che si consolidano alcune preferenze alimentari che rimangono poi inalterate durante tutto il corso della vita..

Mangiare male, tuttavia, non è necessariamente una prerogativa dei più giovani. Anche in età avanzata possono essere seguite delle abitudini alimentari scorrette. Tali abitudini alimentari sbagliate possono condurre a condizioni di obesità o di denutrizione, a seconda dei casi.

Promuovere una giusta alimentazione, nel caso degli anziani, significa favorire il consumo delle giuste quantità di carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali. E’ importante favorire l’assunzione di vitamina D e di calcio per evitare la comparsa o l’aggravamento dell’osteoporosi ed anche favorire il corretto apporto giornaliero di acqua per evitare pericolose condizioni di disidratazione.

leggi tutto


LA NOCEMOSCATA SPEZIA VERSATILE E RICCA DI BENEFICI

La noce moscata è conosciuta come spezia in cucina ed è anche una valida risorsa officinale, dalle straordinarie  proprietà curative. Il suo aroma dolce e pungente, raffinato ed esotico, ne fa una spezia versatile utilizzata per primi, secondi, salse e dessert. La si può usare anche per insaporire zuppe, verdure e purè di patate. Contiene diversi elementi utili per la salute dell’organismo: sali minerali e ferro, potassio, vitamine (B e C ma A), antiossidanti e acido folico.

Vediamo di seguito gli  straordinari benefici di questa spezia:

  • Attenua le coliche: La noce moscata aiuta ad espellere l’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino (aerofagia) e a smorzare i dolori correlati. 
  • Depura fegato e reni: Può contribuire allo smaltimento delle tossine e ad aumentare l’efficienza e la funzionalità di questi organi.  A livello renale, può dare un contributo importante nella prevenzione ed eliminazione dei calcoli. Grazie alle sue proprietà antimicotiche e antibatteriche, lavora come disinfettante delle vie urinarie.
  • Facilita la digestione: la noce moscata è utilizzata per preparare decotti naturali utili per nausea, vomito e diarrea o comunque per lenire sintomi o disturbi correlati all’apparato gastrointestinale. 
  • Regola la pressione sanguigna: grazie al suo contento di potassio, un vasodilatatore che svolge una funzione tonica sul sistema cardiocircolatorio. Rilassa le pareti dei vasi sanguigni e permette quindi un maggior afflusso di sangue.
  • Calma il sistema nervoso: Ha un effetto rilassante in caso di ansia e stress. Si stanno studiando gli effetti protettivi che la noce moscata potrebbe avere sul cervello nei confronti di alcune serie malattie degenerative del sistema nervoso.
  • Placa il mal di denti: la noce moscata è un vero alleato naturale per l’igiene orale, grazie alle proprietà dell’eugenolo. Per questo è spesso utilizzata nella preparazione di collutori e dentifrici naturali. È preziosa anche per combattere l’alitosi: le sue componenti antibatteriche stendono i germi presenti nel cavo orale. 
  • Allevia il dolore: L’olio di noce moscata è un balsamo ottimo per attenuare fitte e spasmi, infiammazioni croniche, reumatismi e artrite. 
  • Elimina le impurità della pelle: La sua azione antisettica rende la noce moscata un alleato naturale per eliminare impurità e contrastare l’acne.  
  • Aiuta la salute delle ossa: Nella noce moscata si trova anche il calcio, elemento prezioso per la riparazione del sistema scheletrico, che può alleviare i sintomi dell’osteoporosi.

L’impiego della noce moscata in cucina è sempre limitato a quantità minime per evitare di trasformarne i benefici della spezia in effetti collaterali. Sconsigliato è il consumo di questa spezia in gravidanza perché potrebbe essere pericolosa per la salute della mamma e del bambino; da evitare anche in caso di epilessia o problemi di tipo neurologico.

leggi tutto




Strumento conta calorie

Inserisci il nome o parte di esso dell'alimento di cui vuoi conoscere le calorie. Valore per 100gr



Mi trovi anche sui social network

   

Test intolleranze online >   Prenota una visita >