
Il consumo di alimenti ultra-processati è cresciuto molto nel tempo ed in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi occidentali. Tuttavia, secondo alcuni studi gli alimenti ultra-processati aumentano il rischio di sviluppare condizioni di salute come obesità, malattie cardiache, diabete e cancro del colon-retto.
Un esagerato consumo degli alimenti ultra-processati è collegato, infatti, a un rischio di morte leggermente più elevato. Tra questi alimenti ci sono quelli a base di carne, pollame, frutti di mare, bevande zuccherate, dessert a base di latticini e in generale tutti i quei prodotti confezionati.
Spesso, questi alimenti contengono sostanze come coloranti, emulsionanti, aromi e altri additivi e sono generalmente molto calorici, in quanto contengono zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale, ma mancano di sostanze nutritive utili per l’organismo, come vitamine e fibre.
La scelta migliore da fare è prediligere cibi non lavorati o minimamente lavorati tra cui frutta, verdura, legumi, noci e cereali integrali e ridurre al minimo le carni lavorate e le bevande zuccherate, tuttavia non si può distinguere il cibo soltanto in base al suo grado di trasformazione industriale ma bisogna considerare anche la sua composizione nutrizionale, la quantità che se ne assume e la frequenza con cui si assumono determinati alimenti nell’ambito della propria dieta.
Ad esempio la pizza è un alimento che può tranquillamente far parte di una sana alimentazione anche una volta a settimana, purché i restanti pasti siano curati e bilanciati. Il consiglio è quello di consultare sempre l’etichetta degli alimenti confezionati prima di acquistarli e verificare la qualità nutrizionale del prodotto che intendiamo acquistare.
È giusto, nel momento dell’acquisto, scegliere prodotti il meno processati possibile per non incorrere in un eccesso calorico e di grassi saturi, sale e zuccheri, e optare, invece, per alimenti che apportino nutrienti utili alla salute. La dieta mediterranea, il modello alimentare ritenuto tra i più salutari e protettivi al mondo, non a caso è basata su un elevato apporto di alimenti minimamente processati, soprattutto di origine vegetale. E’ diventato di fondamentale importanza dunque cercare di considerare il cibo che acquistiamo, il cibo che mangiamo nella sua interezza e pensare sì al suo grado di trasformazione, ma anche ai nutrienti che apporta.
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Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.