Nutrizione – Pagina 16 – Dr.ssa Cultrera Concetta

COSA MANGIARE PER AVERE UNGHIE E CAPELLI FORTI

La causa di capelli che si spezzano e unghie fragili potrebbe essere un’alimentazione poco equilibrata. Per esempio, quando le unghie risentono della carenza delle vitamine del gruppo B diventano fragili e opache. Una carenza di ferro invece può provocare una caduta di capelli, mentre quella di betacarotene può causare prurito e irritazioni al cuoio capelluto.

Di seguito i cibi consigliati per avere unghie forti e capelli sani

  • Fagioli e lenticchie: Tutti i legumi forniscono proteine, ferro e zinco, essenziali per la salute di capelli e unghie. Andrebbero assunti almeno un paio di volte a settimana e sono perfetti se abbinati ai cereali integrali, che in questo modo forniscono all’organismo delle proteine complete, in grado persino di sostituire la carne nella dieta.
  • I Cereali integrali:. Avena, grano, riso integrale e germogli forniscono antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi. Tra tutti i cereali, poi, il miglio è da considerarsi un vero toccasana, perché ricco di proteine, antiossidanti, Vitamine del gruppo B, K e sali minerali.
  • La frutta secca come noci, mandorle e pistacchi contiene ferro, magnesio, potassio, Omega 3 e vitamine, tutte sostanze nutritive necessarie per irrobustire unghie e capelli.
  • Carote e cetrioli: Le carote sono ricche di vitamina A, antiossidanti e betacarotene, utili per la ricostruzione e la rigenerazione capillare, e adatte a combattere la caduta dei capelli e le unghie fragili. I cetrioli, invece, contengono zolfo, silicio e componenti essenziali che accelerano la crescita dei capelli, impedendone la caduta..
  • Spinaci: sono un’ottima fonte di vitamine, calcio, zinco e ferro, sostanze che stimolano la produzione di sebo, utile ad ammorbidire i capelli e a fare in modo che non si spezzino. .
  • La vitamina C contenuta negli spinaci, poi, ha un’azione antiossidante ed è fondamentale nel mantenimento del buono stato dei vasi sanguigni, delle ossa, dei denti e del collagene.
  •  Salmone: Questo alimento è ricco di Omega 3, vitamine, proteine e ferro, che rendono unghie forti e capelli luminosi, contrastandone la secchezza.
  • Cipolle: la cipolla, che insaporisce ogni piatto conferisce alla pelle, ai capelli e alle unghie un aspetto pieno di vitalità.
  • Frutti di mare: I capelli secchi e le unghie che si spezzano potrebbero essere causati da una carenza di zinco contenuto nei frutti di mare.
  • Prezzemolo: fonte di calcio, ferro, fosforo, zolfo, potassio e magnesio. Grazie al suo grande potere antiossidante, è ideale per pulire e ringiovanire la pelle e rafforzare unghie e capelli.
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I CIBI PICCANTI FANNO BENE ALL’UMORE

Aggiungere ai piatti un po’di pepe, un po’ di peperoncino o altre spezie piccanti  può contribuire a renderli più gustosi e più saporiti. Consumando alimenti piccanti, si attiva, inoltre, un segnale cerebrale che provoca dolore e, proprio in virtù di questa reazione, vengono rilasciate endorfine, i cosiddetti ormoni della felicità. Ecco perché dopo aver mangiato pietanze di una certa piccantezza ci sentiamo rilassati.

 Il peperoncino, ad esempio, ha moltissime proprietà benefiche, stimola la circolazione sanguigna, ha proprietà antibatteriche, aiuta ad abbassare il colesterolo e attiva il metabolismo.  

Il peperoncino aiuta, inoltre, a combattere la ritenzione idrica e l’ipertensione dovuta al consumo eccessivo di sodio. Le sue proprietà secondo recenti studi sono risultate interessanti anche nel caso di diabete di tipo 2 ma sono in corso studi per dimostrare la sua efficienza nella prevenzione di tumori.  

Inoltre nell’intestino il peperoncino svolge un’azione antiputrefattiva e antifermentativa. Impedisce che le tossine passino nel sangue. È un’azione preventiva particolarmente utile in un tipo di alimentazione come quella moderna con cibi raffinati, senza scorie e una lunga permanenza del cibo nell’intestino. 
 

In generale gli alimenti piccanti sono molto salutari, a patto che non si abbiano specifiche patologie del sistema gastrointestinale o allergie. Particolare attenzione deve essere usata nell’assunzione di questi alimenti da chi soffre di ulcere, gastroenteriti e cistiti, da donne in gravidanza o nel periodo di allattamento e nei bambini sotto i 12 anni che presentano un apparato digerente più delicato. 

E’ importante non esagerare nelle quantità di cibi piccanti che si assumono, in quanto se si assumono delle dosi eccessive pepe e peperoncino possono irritare pesantemente le mucose interne, principalmente l’intestino e le vie urinarie, arrivando nei casi più gravi a causare la comparsa di tracce di sangue nelle urine. 

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In conclusione per gli amanti del piccante esistono delle regole importanti:

  • consumare cibo piccante non più di due volte alla settimana
  • mangiare cibo piccante non a stomaco vuoto
  • il peperoncino va usato in modiche quantità, all’interno di pasti che comprendano, preferibilmente, anche frutta e verdura freschi e latticini leggeri (che proteggono le mucose).
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AGRETTI, TIPICA VERDURA DI MARZO

Gli agretti o barba di frate hanno un sapore leggermente acre che li contraddistingue e sono ricchi di proprietà benefiche per la nostra salute.

Sono composti soprattutto da acqua  ma costituiscono anche un’ottima fonte di sali minerali, in particolare di calcio e fosforo, ma anche di ferro, potassio, magnesio. Sono molto ricchi di vitamine, hanno un buon contenuto di fibre e sono privi di grassi.

I benefici degli agretti

Grazie al loro elevato contenuto di acqua, gli agretti aiutano l’organismo a mantenersi idratato e hanno proprietà depurative e diuretiche. La ricchezza di vitamine A e C, ad azione antiossidante, protegge dagli effetti nocivi dei radicali liberi, in particolare dall’invecchiamento cellulare che aumenta il rischio di malattie croniche e degenerative. Alcuni studi ne hanno evidenziato un potenziale antinfiammatorio, antidiabetico e antitumorale grazie alla presenza di flavonoidi, composti antiossidanti.

La vitamina A favorisce la corretta funzionalità della retina, a vantaggio della salute degli occhi, e rinforza le difese immunitarie, mentre la vitamina B3 stimola il metabolismo energetico e aiuta a contrastare debolezza e stanchezza. Tra i minerali, la presenza di calcio rende gli agretti molto utili per la salute di ossa e denti.

Gli agretti facilitano anche il transito intestinale grazie all’elevato contenuto di fibre e alla ricchezza di acqua, e svolgono una leggera azione lassativa. Favoriscono  il senso di sazietà e regolano l’assorbimento di grassi e zuccheri, contribuendo a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della glicemia nel sangue.

Non ci sono particolari controindicazioni legate al consumo degli agretti. Per non disperdere i loro nutrienti, è consigliabile cuocerli  al vapore o direttamente in padella, oppure lessarli per pochissimi minuti: alcune sostanze che contengono, infatti, come la vitamina C, sono idrosolubili e termolabili, quindi si danneggiano a contatto con l’acqua e il calore.

Gli agretti si possono mangiare anche crudi, semplicemente conditi con olio extravergine di oliva e limone. In qualunque modo si scelga di consumarli, l’importante è lavarli molto bene sotto l’acqua corrente ed eliminare le estremità bianco-rossastre, che tendono a trattenere residui di terra.

È bene consumare rapidamente gli agretti subito dopo averli acquistati perché si deteriorano facilmente.
Infine, un piccolo trucco per preservare anche dopo la cottura l’intenso colore verde degli agretti, che si deve alla presenza della clorofilla: basta passarli velocemente sotto l’acqua fredda oppure tenerli in acqua con ghiaccio per pochi minuti.

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IL PEPE NERO IL RE DELLE SPEZIE

Il pepe nero è una delle spezie più diffuse ed utilizzate al mondo per insaporire i cibi ed è noto per il suo sapore pungente e i suoi molteplici usi in cucina. Ricco di antiossidanti e composti attivi come la piperina, il pepe nero non solo esalta i sapori dei piatti, ma contribuisce anche al benessere generale del corpo influendo positivamente sulla nostra salute quotidiana.‍‍

Per via della sua versatilità e dei suoi principi, il pepe nero è, infatti, utilizzato come spezia in tutto il mondo sia  intero che macinato o frantumato.‍ In cucina, viene spesso aggiunto come condimento a piatti di carne, pesce o zuppe per esaltarne il sapore ed i suoi grani vengono utilizzati nelle marinature per conferire un aroma speziato e piccante.

E’ un potente antiossidante, che aiuta a combattere i danni causati dai radicali liberi nel corpo. Inoltre, ha anche proprietà antinfiammatorie, le quali possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore associati a diverse condizioni, come l’artrite. Il pepe nero ha dimostrato anche attività antimicrobiche contro una varietà di batteri e funghi, rendendolo un alleato per la preservazione della freschezza dei cibi, ma anche della salute orale.

Tra i benefici del pepe nero, inoltre, troviamo:

  • Miglioramento della digestione: il pepe nero promuove la secrezione degli enzimi digestivi dal pancreas, facilitando la digestione e l’assorbimento dei nutrienti;
  • Aiuta la salute del cervello: la piperina può aiutare a migliorare la memoria e la funzione cognitiva, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer;
  • E’ un Supporto al sistema immunitario: grazie alle sue proprietà antimicrobiche;
  • Migliora la salute della pelle: l’applicazione del pepe nero macinato mescolato ad altri ingredienti può aiutare a trattare problemi della pelle come l’acne grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
  • Aiuta a controllare il peso: il pepe nero ha effetti termogenici, i quali possono aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso.
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Controindicazioni del pepe nero

‍Nonostante i numerosi benefici per la salute, il pepe nero può presentare alcune controindicazioni ed effetti collaterali, soprattutto se consumato in quantità eccessive o da persone con determinate condizioni mediche.

‍Innanzitutto, può irritare la mucosa gastrica, peggiorando i sintomi del bruciore di stomaco e del reflusso gastroesofageo, inoltre, la piperina può aumentare l’assorbimento di alcuni farmaci, alterandone l’efficacia e i livelli nel sangue.

Esistono anche allergie al pepe nero e i sintomi più comuni sono prurito, eruzioni cutanee, gonfiore e difficoltà respiratorie.

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