Nutrizione – Pagina 20 – Dr.ssa Cultrera Concetta

PERCHE’ FA BENE MANGIARE I FINOCCHI

Il finocchio ha pochissime calorie e può essere utilizzato come “spezza-fame” nelle diete ipocaloriche.
Ha, infatti, un bassissimo contenuto calorico ed è composto prevalentemente da acqua (circa il 90%) e una buona quantità di minerali come calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire la stanchezza. Il più presente è il potassio. Contiene anche vitamine A, C e alcune del gruppo B, ed è discretamente ricco di flavonoidi.

I principali benefici che apporta all’organismo sono i seguenti:

  • Aiuta a perdere peso:  Ricco di acqua e povero di calorie, il finocchio ha proprietà depurative, favorisce quindi l’eliminazione delle tossine e, grazie alla presenza di fibre, aumenta il senso di sazietà. Un ottimo alleato quindi nel caso in cui si segue una dieta ipocalorica.
  • Aumenta le difese immunitarie: Grazie all’elevato contenuto di vitamina C, il finocchio possiede proprietà antibatteriche e immunostimolanti in grado quindi di stimolare le difese dell’organismo e prevenire e combattere eventuali infezioni.
  • Favorisce la digestione:  Contrasta i processi fermentativi che si verificano nell’intestino, combatte il gonfiore addominale ed è in grado anche di attenuare i fastidi e i dolori causati dalle coliche gassose nei neonati. Ottime  le tisane, i decotti e gli infusi preparati con i semi di finocchio.
  • Contrasta l’anemia: i finocchi contengono una buona quantità di ferro e sono, infatti, ideali per contrastare l’anemia.
  • È un toccasana per il nostro cuore: L’elevato contenuto di fibre e la totale assenza di grassi lo rende un alimento perfetto per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Contiene inoltre acido folico, una buona quantità di potassio in grado di ridurre la pressione arteriosa e vitamina C, sostanze nutritive importanti per il benessere di cuore e arterie.
  • Rafforza le ossa: Un’azione svolta grazie alla presenza di sali minerali importanti quali potassio, calcio e fosforo.
  • Fa bene alla vista: Il finocchio è ricco di vitamina A in grado di avere effetti positivi sulla retina e sulla vista. Una sostanza nutritiva importante che fa bene anche alla pelle.
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ALIMENTAZIONE E MALATTIE AUTOIMMUNI 

Con il termine malattie autoimmuni si identifica un complesso insieme di patologie correlate con un’errata attivazione del sistema immunitario, in particolare nei confronti di tessuti sani dell’organismo, portando ad infiammazione e distruzione. Questo attacco è mediato dalla produzione di anticorpi: essi non riconoscono uno specifico tessuto come appartenente al corpo e provocano danno e disfunzione.   

Alcuni studi hanno dimostrato  che è possibile ridurre lo sviluppo e l’incidenza delle malattie autoimmuni grazie alla regolazione della risposta immunitaria e alla rigenerazione dei tessuti colpiti. Le malattie autoimmuni possono, infatti, interessare diversi tipi di tessuti come ad esempio: pelle, mucose, vasi sanguigni, ghiandole endocrine, articolazioni e globuli rossi.

Le principali malattie autoimmuni sono:  

  • Artrite reumatoide: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni provocando infiammazione.
  • Sclerosi multipla: colpisce il sistema nervoso centrale, danneggiando in particolare la guaina mielinica che ricopre le fibre nervose.
  • Tiroidite di Hashimoto: colpisce la tiroide ed è una delle principali cause di ipotiroidismo.
  • Celiachia: malattia autoimmune che porta ad una distruzione autoimmune dei villi intestinali.

A queste si aggiungono il Morbo di Addison, Anemia perniciosa, la Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e il Diabete tipo I patologia autoimmune che attacca il pancreas e provoca una distruzione delle cellule beta, con successiva assenza di produzione di insulina.  

Le malattie autoimmuni sono considerate malattie rare anche se la loro incidenza è in aumento nella popolazione. Un esame importante nella diagnosi delle malattie autoimmuni è la ricerca di fattori che possono indicare uno stato infiammatorio. Due mediatori importanti a tal proposito sono la VES, velocità di eritrosedimentazione, e la PCR, proteina C reattiva prodotta dal fegato in risposta ad uno stato infiammatorio. In base poi al tipo di malattia autoimmune si possono effettuare biopsie per l’analisi istologica e altri esami utili per analizzare la malattia.

Assume un ruolo fondamentale per la cura delle malattie autoimmuni l’alimentazione. La ricerca ha permesso di strutturare un protocollo autoimmune in grado di prevenire e ridurre la sintomatologia correlata con queste condizioni. Questo protocollo si basa su una dieta dove vengono eliminati alimenti specifici, additivi alimentari, emulsionanti e alimenti associati con la dieta occidentale. Una dieta sbilanciata come quella occidentale, ricca di grassi saturi, grassi lavorati, zuccheri semplici, e povera di fibra e carboidrati complessi, può fornire il fattore ambientale che nel tempo può portare a sindrome metabolica e malattie cardiovascolari.   

Questo protocollo prevede, inoltre, il consumo di alimenti con una densità calorica inferiore come: alimenti integrali, ortaggi, frutta, acidi grassi mono e poli insaturi, carne e prodotti non trasformati.   

Infine è possibile affermare che l’alimentazione da consigliare per le malattie autoimmuni dipende strettamente dal tipo di patologia, andando a valutare prima di tutto il tipo di trattamenti antinfiammatori e immunomodulatori a cui il paziente è sottoposto.  

Giocano senz’altro un ruolo importante mantenere uno stile di vita salutare e un’alimentazione bilanciata, priva di eccessi calorici e correttamente distribuita fra i vari macronutrienti.  

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I CIBI PORTAFORTUNA DI CAPODANNO

Il Capodanno è un momento in cui tradizioni e credenze si intrecciano in una serata piena di aspettative sul nuovo anno che sta per arrivare. Tra i riti più diffusi, il cibo gioca un ruolo fondamentale: ogni piatto servito, infatti, può essere simbolo di ricchezza, amore o salute. Le tradizioni culinarie legate alla buona sorte variano da Paese a Paese ma condividono tutte un elemento comune: il desiderio di un futuro migliore.

Vediamo una lista di 10 cibi portafortuna da mangiare a San Silvestro:

  • Le lenticchie: Sulla tavola di Capodanno sono un elemento irrinunciabile come auspicio di fortuna e ricchezza. Tale usanza deriva dall’antica tradizione romana non a caso, la loro forma tonda e appiattita ricorda quella delle monete. Alimento prezioso dal punto di vista nutrizionale, sono ottime sostitute della carne, altamente proteiche e quindi rinforzano i muscoli. Grazie al ferro migliorano l’anemia, sono ricche di potassio e regolano la pressione, riducono il colesterolo cattivo e i trigliceridi, depurano il fegato e contrastano la stipsi grazie alle fibre.
  • L’uva: L’uva ha sempre rappresentato l’allegoria della ricchezza e quindi simboleggia salute, benessere e prosperità. E’ anche un frutto energizzante, disintossicante, diuretico, lassativo e aiuta in caso di problemi circolatori.
  • La melagrana: i suoi grani piccoli, rossi e succosi rappresentano l’abbondanza e la fertilità da tempi antichissimi. La melagrana vanta numerosi effetti positivi per la salute per il fortepotere antiossidante. Tra le altre virtù, si annoverano la capacità di ridurre i livelli di colesterolo, limitare i disturbi della menopausa e riequilibrare il sistema ormonale, mantenere le ossa più forti e rinforzare il sistema immunitario grazie alla ricca concentrazione di vitamina C. 
  • Il peperoncino: Piccante e salutare, ne basta un pizzico per dareforza e vitalità a tutti i piatti ed è ricco di virtù terapeutiche. Ipeperoncini sono fondamentali per scacciare la cattiva sortee i loro semi piccanti allontanerebbero le malelingue e il malocchio. 
  • I mandarini: Come tutti i frutti di forma sferica, i mandarini simboleggiano l’eternità e sono auspicio di lunga vita mentre il loro colore brillante ricorda l’oro e quindi la ricchezza
  • Il maiale: Il maiale è un altro simbolo di ricchezza. Può essere servito in qualsiasi ricetta: al forno, arrostito oppure come cotechino e lenticchie.
  • Il riso: Il riso ha sempre evocato ricchezza, purezza e abbondanza; ancora oggi viene usato come augurio di felicità e fecondità. La sua simbologia deriva dalla capacità dei chicchi di raddoppiare di volume dopo la cottura. È il cereale principale da assumere in caso di insufficienzarenalepoiché è povero di proteine e di sodio, depura e rigenera l’apparato digerente e aiuta il mantenimento del peso. Essendo privo di glutineè uno degli alimenti principe nella dieta dei celiaci.
  • Verdure a foglia verde: Cavoli, broccoli, ma anche biete: in tavola non dovremmo mai dimenticare di mettere le verdure a foglie verde. Resta il colore simbolo di speranza.
  • Frutta secca: Già per gli antichi Romani, la frutta secca non poteva mancare sulla tavola di feste e matrimoni perchèritenevano che portasse fortuna. In effetti, è un alimento nutriente e poco costoso Nel nostro cenone di San Silvestro, ne sono sufficienti sette: noci, nocciole, arachidi, uvetta, mandorle, fichi e datteri.
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LE PROPRIETA’ BENEFICHE DEL MIELE 

Sono molti i riferimenti alle proprietà benefiche del miele per la nostra salute e per poter godere di tutti i vantaggi che ci fornisce bisogna preferire quello grezzo, ovvero non sottoposto a lavorazioni industriali. Esse, infatti, lo privano di molte delle sue utili sostanze nutritive, impoverendone la qualità e riducendo la sua efficacia.

I PRINCIPALI BENEFICI DEL MIELE

  • Ripara i tessuti e agisce contro i batteri: In antichità, il miele veniva usato per agevolare la guarigione delle ferite. Molti studi si sono concentrati su questa proprietà del miele. Quello che ne è emerso è che l’utilizzo del miele sulle ferite stimola la rigenerazione dei tessuti, prevenendo nel contempo infiammazioni e infezioni. La capacità del miele di ridurre le infezioni è legata alla sua nota azione antimicrobica. 
  • Anti infiammatorio ed emolliente: Il miele è anche ricco di composti fenoli e flavonoidi e questi sono responsabili delle sue proprietà antinfiammatorie. Non solo favorisce la rigenerazione dei tessuti, ma sembra anche essere uno stimolante per il nostro sistema immunitario. Per tutte queste sue proprietà benefiche, il miele ha un effetto incredibilmente benefico sulla nostra pelle, soprattutto in caso di acne e brufoli. 
  • Utile contro tosse e mal di gola: Il miele è un ottimo sedativo della tosse ed è anche un grande alleato in caso di mal di gola e di malattie stagionali invernali. Esercita infatti un’azione decongestionante delle prime vie respiratorie. Per questo genere di disturbi, di solito si preferisce consumare mieli più “balsamici”, come tiglio ed eucalipto, solo per citare i più famosi.
  • Un aiuto per stomaco e intestino: Il miele sembra essere anche molto utile in caso di infezioni gastrointestinali. Proprio per le sue proprietà antinfiammatorie e il suo favorire le rigenerazione dei tessuti, può avere effetti positivi sulla salute del nostro stomaco. Tra le tante proprietà del miele, possiamo anche ricordare la sua azione coadiuvante in caso di stipsi. La sua forte concentrazione di fruttosio, infatti, ha un blando potere lassativo in quanto stimola l’afflusso di liquidi nel tratto intestinale
  • E’ un incredibile energizzante e anti-age: Il miele è un concentrato naturale di zuccheri, ed è dunque, una preziosissima fonte energetica. La sua composizione a base di glucosio e fruttosio permette sia un rapido assorbimento per un utilizzo più rapido degli zuccheri sia una sua disponibilità maggiore anche a fronte di sforzi fisici più intensi. Il miele è un alimento ricchissimo di antiossidanti e polifenoli. Di norma, più il miele ha colore scuro, più è ricco di queste sostanze. La sua azione antiossidante previene l’insorgere di malattie causate dai radicali liberi e contrasta il processo di invecchiamento.

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