Nutrizione – Pagina 3 – Dr.ssa Cultrera Concetta

SINDROME DI HASHIMOTO COSA MANGIARE

La malattia di Hashimoto è una condizione autoimmune che colpisce la ghiandola tiroidea situata alla base del collo, nella parte anteriore, appena sotto il pomo d’Adamo. Si tratta di una condizione di natura cronica, conosciuta anche come Tiroidite di Hashimoto.

La tiroidite di Hashimoto interviene sul corretto funzionamento della tiroide il cui compito principale è proprio quello di regolare molte funzioni vitali, compresa la velocità del metabolismo, ossia il processo attraverso il quale il corpo trasforma il cibo consumato in energia.

La tiroidite di Hashimoto presenta i sintomi caratteristici dell’ipotiroidismo: aumento dimensionale della tiroide; affaticamento; incremento di peso; stitichezza; pelle secca; cicli mestruali irregolari;sensazioni depressive e alterazioni della memoria.La progressione della malattia è graduale, spesso, infatti, viene diagnosticata dopo mesi o anni dalla comparsa dei primi sintomi.

La dieta ha un ruolo importante di supporto  per la gestione della malattia.Una dieta mirata può contribuire non solo a sostenere la produzione degli ormoni tiroidei, ridurre i sintomi dell’ipotiroidismo e migliorare la qualità della vita del paziente, ma può aiutare a ridurre anche il rischio di complicazioni come l’aumento di peso, le disfunzioni metaboliche e le malattie cardiovascolari.

Alimenti consigliati per chi soffre di tiroidite di Hashimoto:

Per chi soffre di tiroidite di Hashimoto, è consigliabile includere nella propria dieta alimenti ricchi di iodio e selenio, due nutrienti fondamentali per la salute della tiroide. Il pesce, le alghe marine, le noci del Brasile e il tonno sono ottime fonti di questi minerali e dovrebbero essere consumati regolarmente.

Inoltre, frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi sono ricchi di antiossidanti e fibre, che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e a sostenere la salute generale. Gli antiossidanti presenti in questi alimenti possono, infatti, proteggere la tiroide dai danni causati dai radicali liberi e migliorare la risposta del sistema immunitario.

Tra gli alimenti consigliati per chi soffre di tiroidite di Hashimoto troviamo, anche:

  • alimenti ricchi di vitamina D, come funghi, rosso d’uovo, e pesce grasso;
  • proteine animali;
  • tutto il pesce, inclusi crostacei e molluschi;
  • cereali senza glutine, come avena, riso integrale, grano saraceno, amaranto o quinoa;
  • qualsiasi condimento;
  • tuberi;
  • grassi sani, come olio d’oliva, olio di cocco o di avocado e frutta secca in generale.

 Alimenti da evitatare nella tiroidite di Hashimoto:

Nella tiroidite di Hashimoto, è consigliabile evitare o limitare il consumo di alimenti che possono interferire con la funzione tiroidea o aumentare l’infiammazione nel corpo. Tra questi troviamo:

  • alimenti ad alto contenuto di zuccheri raffinati;
  • alimenti ricchi di grassi saturi e oli vegetali raffinati;
  • cibi fritti.

Alcune persone con tiroidite di Hashimoto possono presentare una particolare sensibilità al glutine, alla soia e ai latticini . Alla luce di ciò, potrebbe essere utile evitare o limitare il consumo di questi alimenti. Il glutine, in particolare, è stato associato a un aumento dell’infiammazione e a una maggiore permeabilità intestinale, che potrebbero peggiorare i sintomi della malattia.

leggi tutto


ALIMENTI RICCHI DI FOSFORO

Il fosforo è un minerale importantissimo per la salute di ossa e denti, nonché l’elemento che contribuisce al normale metabolismo energetico del nostro organismo. Il fosforo è legato all’attività della vitamina D: questa, infatti, ne promuove l’assorbimento a livello intestinale e il suo utilizzo. La vitamina D infatti:

  • contribuisce all’assorbimento e l’utilizzo di fosforo e calcio;
  • coopera al normale funzionamento del sistema immunitario;
  • contribuisce al mantenimento della funzione muscolare;
  • interviene infine nei processi di divisione cellulare.

Carenze ed eccessi di fosforo sono molto rari, ma non da escludere. Tra le possibili conseguenze di una carenza di fosforo:

  • nei bambini le ossa in crescita diventano più fragili e deformabili, a causa di una difettosa mineralizzazione delle ossa;
  • negli adulti le ossa diventano più suscettibili a dolori, malformazioni e fratture.

Livelli di fosforo e calcio sbilanciati possono portare ad alterazioni della struttura ossea, con riduzione della resistenza dello scheletro e un conseguente aumento del rischio di fratture. Bassi livelli di fosforo possono essere accompagnati da sintomi come: stanchezza fisica e mentale; nervosismo; problemi a muscoli e ossa; problemi di crescita dei bambini; magrezza eccessiva; problemi ai denti.

L’eccesso di fosforo può invece causare: una riduzione dei livelli di calcio nel sangue; spasmi muscolari.

Il fosforo è presente in quasi tutti gli alimenti, nonché spesso addizionato nella produzione di alcuni cibi processati .Alte concentrazioni di fosforo sono presenti, per esempio, nei semi dei cereali, tra cui troviamo la crusca di frumento e il germe di frumento. Anche i semi di girasole e zucca ne hanno una buona quantità.

Tra la frutta secca, ci sono le noci, la cui varietà più ricca di fosforo è quella delle noci del Brasile.

Il minerale è contenuto poi nei legumi , come fagioli, lenticchie e ceci. E’ presente anche in pollo e tacchino; la carne bianca di pollame contiene, infatti,  maggiori quantità di fosforo rispetto alla carne rossa.

Particolarmente ricchi di fosforo sono i prodotti ittici: in particolare, vanno menzionati la spigola d’allevamento, l’orata d’allevamento, il merluzzo, la seppia, le sardine , le alici sott’olio , i gamberi freschi, la capasanta , la sogliola, l’aringa, il tonno fresco, le cozze .

Altri prodotti di origine animale con fosforo sono le uova, il latte, i prodotti caseari quali il grana, il groviera, il parmigiano e il pecorino. Nelle verdure, come nella frutta, invece, la quantità di fosforo è limitata.

leggi tutto


LA SPESA DI SETTEMBRE

Consumare frutta e verdura è importante sempre ed è di grande aiuto in questo mese di Settembre considerato un mese di transizione tra l’estate e l’autunno, per affrontare al meglio il cambio di stagione e contrastare la spossatezza che può comparire in questo periodo dell’anno.

I vegetali infatti sono ricchi di sostanze benefiche come vitamine e minerali, ma anche acqua, fibre e sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che contribuiscono al buon funzionamento dell’organismo, aumentano le difese immunitarie e fanno sentire più energici e di buon umore.

Oltre agli alimenti di stagione che troviamo tutto l’anno come le patate, le carote e le cipolle a Settembre troviamo ortaggi tipici della stagione estiva come cetrioli, zucchine, melanzane, pomodori e peperoni. A questi, si aggiungono le prime verdure autunnali, tra cui broccoli, cavolfiori, cavolo verza, finocchi e zucche.

Anche per quanto riguarda la frutta di settembre, la situazione è la medesima: alla frutta estiva ancora disponibile, si affiancano i primi frutti autunnali . Sugli scaffali troveremo dunque ancora angurie, meloni, pesche e prugne ma vedremo arrivare anche fichi, melagrane, uva.

Una volta organizzata la lista della spesa di Settembre per  quanto riguarda  frutta e verdura, nel carrello non dobbiamo dimenticare anche fonti di carboidrati e di proteine. Tra le fonti di carboidrati, oltre alle patate viste in precedenza, per i pasti principali sicuramente non devono mancare  pane integrale, pasta, riso e altri cereali in chicco come orzo e farro e, per la colazione cereali come avena o riso e farro soffiati.

Per quanto riguarda le fonti proteiche è preferibile mettere nel carrello tanti legumi freschi, surgelati o in scatola: fagioli, piselli, ceci, lenticchie, ma anche soia e derivati come il tofu e la pasta di legumi sono ottime fonti di proteine vegetali. Oltre ai legumi, sono altrettanto importanti uova, pesce e carni magre. Per la colazione, invece, yogurt al naturale, latte e ricotta sono ottime soluzioni.

E’ molto importante anche assumere  frutta secca a guscio o creme spalmabili di sola frutta secca, semi oleosi, olio di oliva, spezie ed erbe aromatiche che aiuteranno a rendere più gustosi colazioni, pranzi, cene e spuntini.

leggi tutto


COSA MANGIARE PER SFIAMMARE LE GENGIVE

La nostra dieta può avere effetti negativi e positivi anche sulla salute delle nostre gengive. I problemi gengivali, infatti, come gengive infiammate, gengive irritate, gengive arrossate, non fanno eccezione.

Le gengive infiammate sono uno dei disturbi più frequenti a carico del cavo orale. Il processo infiammatorio che colpisce le gengive è spesso la conseguenza di una igiene orale scarsa e inadeguata, o il sintomo di processi patologici che coinvolgono la bocca, come le malattie gengivali.

Vediamo quali alimenti fanno bene alle nostre gengive, e quali procurano invece degli effettivi negativi.

Alimenti consigliati per la salute delle gengive

Frutta e verdura: consigliate per molti motivi, lo sono anche per le gengive infiammate e facilmente sanguinanti. Infatti la carenze delle vitamine in esse contenute (Vitamina C ed E), possono essere alla base delle gengiviti. Inoltre la vitamina E, contribuisce ad contrastare il sanguinamento gengivale, mentre frutta e verdura cruda aiutano la pulizia del cavo orale.

Il tè verde: costituisce un vero e proprio toccasana per la salute delle gengive. Le catechine in esso contenute, avrebbero proprietà antibatteriche e di controllo sulle infiammazioni.

Limoni e agrumi :avrebbero un’attività antisettica, tonificante e cicatrizzante sulle gengive infiammate, irritate e sanguinanti.

Le cipolle :hanno proprietà antibatteriche molto forti. Specialmente crude contrastano ben 4 ceppi batterici responsabili di problemi e disturbi gengivali.

Alimenti sconsigliati per la salute delle gengive

Fritti e cibi grassi: non costituiscono un alimento ideale. Infatti la loro difficile digestione comporterebbe effetti negativi sulle gengive.

I cibi croccanti, con la loro consistenza, possono facilmente irritare ed infiammare ancor di più le gengive arrossate e sensibili.

Bevande e cibi ricchi di zuccheri favoriscono l’infiammazione gengivali.

E’ sempre fondamentale una corretta igiene orale domiciliare e professionale in quanto rappresenta  la più importante prevenzione dei disturbi alle gengive.

leggi tutto




Strumento conta calorie

Inserisci il nome o parte di esso dell'alimento di cui vuoi conoscere le calorie. Valore per 100gr



Mi trovi anche sui social network

   

Test intolleranze online >   Prenota una visita >