Nutrizione – Pagina 3 – Dr.ssa Cultrera Concetta

MANGIARE SANO DURANTE LE FESTE PASQUALI

Durante le festività Pasquali si organizzano riunioni in famiglia e si tende ad esagerare con le quantità di pranzi e cene. In realtà bisognerebbe imparare a “saper mangiare” anche in queste occasioni, rimanendo  in forma preparando alimenti  in modo più sano evitando di sovraccaricare eccessivamente il nostro intestino di cibi grassi, ricchi di zuccheri ma poco nutrienti.

Per non sentirci appesantiti e fisicamente affaticati nonostante le festività è consigliabile adottare alcuni piccoli accorgimenti alimentariper mantenere il corpo sano. Di seguito alcuni consigli alimentari utili per affrontare le ormai imminenti feste pasquali con energia e salute:

  • Scegliere prodotti freschi e di stagione: il consiglio è quello di arricchire la tavola con piatti ricchi di verdura e frutta di stagione, preparando nuove ricette all’insegna di salute e leggerezza con broccoli, carote, asparagi ma anche fragole, kiwi e tutte le prelibatezze che la natura ci regala in questa stagione.
  • Bere tanta acqua: Essenziale per una buona digestione e diuresi, l’acqua è consente di purificare il nostro corpo e con l’ aumento di calorie tipico delle feste Pasquali occorre  aumentare il consumo di acqua.
  • Mangiare un’insalata prima dei pasti: in questo modo si potrebbe  arrivare al pranzo di Pasqua per metà già sazi grazie a fibre e acqua della verdura che, non solo saziano, ma soprattutto nutrono perché  ricche di vitamine e sali minerali. Optare per verdure crude prima dei pasti principali, inoltre, permette di stabilizzare la glicemia e ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi.
  • Evitare di bere troppi alcolici: L’alcol al contrario dell’acqua provoca ritenzione idrica quindi sarebbe preferibile evitare di bere troppi alcolici in aggiunta ai tanti manicaretti delle festività Pasquali.

L’ideale sarebbe arrivare al pranzo o alla cena con tanti liquidi nel corpo. Per farlo, ad esempio, si può mangiare della verdura oppure bere mezzo litro di acqua prima del pasto  per far sì che il corpo non abbia il bisogno fisiologico di riempire lo stomaco. La voglia o la tentazione di cibi ipercalorici viene di molto ridotta in questo modo e riusciremo così a mantenerci leggerci facendo un semplice brindisi o assaggiando semplicemente il cibo preparato.

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SI POSSONO CONSUMARE I CIBI SCADUTI?

Spesso ci chiediamo  se il cibo scaduto possa o meno essere consumato, in realtà a seconda del tipo di scadenza e in base al tipo di alimento, non è detto che i cibi scaduti debbano sempre essere buttati tra i rifiuti.

Nella maggior parte dei casi si legge la dicitura “da consumarsi entro”, seguita dalla data. Questa dicitura viene obbligatoriamente riportata sulle confezioni dei prodotti alimentari preconfezionati che vanno incontro a una rapida deperibilità quali, per esempio, carni fresche, formaggi freschi, latte e prodotti lattieri freschi, pasta fresca, ecc. Se la data di scadenza viene superata, il consumo dell’alimento può essere pericoloso per la salute a causa della proliferazione di batteri.

Nel caso, invece, di prodotti alimentari non soggetti a rapida deperibilità, si trova negli alimenti la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” seguita dal cosiddetto termine minimo di conservazione che indica fino a quando un alimento mantiene, se conservato adeguatamente, le sue specifiche caratteristiche.

Per alcuni alimenti come frutta e verdura  l’indicazione del termine minimo di conservazione non è obbligatorio.

Ad ogni modo la data di scadenza è sicuramente  importante ma vi sono alcuni alimenti che possono essere consumati oltre la data di scadenza tra cui:

  • Latte fresco: Per il latte fresco pastorizzato la data di scadenza è fissata, per legge, al sesto giorno dal trattamento termico, mentre si sale a 10 giorni per il latte microfiltrato pastorizzato. Oltre queste date il consumo non è consigliabile.
  • Yogurt : Gli yogurt possono essere consumati fino a 6 o 7 giorni dopo la data di scadenza; le loro proprietà nutritive risulteranno però  ridotte mentre le proprietà organolettiche rimangono quasi invariate.
  • Salumi affettati : I salumi affettati e confezionati vanno consumati entro la data di scadenza indicata sulla confezione. Andare oltre è decisamente sconsigliato perché si rischiano tossinfezioni.
  • Conserve sottaceto :Questa tipologia di alimento ha scadenze variabili da 2 a 3 anni; non vi sono problemi se tali alimenti vengono portati in tavola entro due mesi dalla scadenza.
  • Formaggi :Per i formaggi freschi è meglio seguire la data di scadenza, per quelli stagionati si può formare della muffa, che basta togliere.
  • Uova: Le uova dovrebbero venir consumate al massimo nei 3 giorni successivi alla data di scadenza; se fritte si possono consumare al massimo entro una settimana dalla data di scadenza.
  • Pasta secca e riso : Di norma questi prodotti hanno una scadenza che varia dai 2 ai 2 anni e 6 mesi; anche se consumati qualche mese dopo non creano alcun tipo di problema.
  • Pesce e piatti surgelati :Per i surgelati, il consumo in genere non crea problemi nei due mesi successivi alla data di scadenza. Con alcune eccezioni: i gamberetti surgelati, ad esempio, se scaduti non vanno assolutamente consumati crudi per il rischio di listeriosi.
  • Biscotti secchi e cracker :perdono le loro caratteristiche organolettiche e perdono di consistenza.
  • Olio: Gli oli di ottima qualità possono essere consumati fino a 8 mesi dopo la data di scadenza  con una minima perdita delle proprietà organolettiche.
  • Conserve di pomodoro : Le conserve di pomodoro hanno scadenze variabili dai 12 ai 20 mesi; il consumo entro due mesi dalla scadenza non crea alcun problema.

E’ fondamentale conservare bene i cibi e fare attenzione a muffe, parti marce e cattivi odori in quanto sono un indicatore chiaro che il prodotto non è commestibile.

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I CAVOLFIORI FANNO BENE ALLA SALUTE

Il cavolfiore appartiene alle crucifere e ne esistono diverse tipologie: cavolo nero, cappuccio, broccolo, di Bruxelles, verze e cavolfiore. Contiene tantissimi elementi nutrienti e salutari: vitamine, minerali, antiossidanti e composti fitochimici ed è considerato fondamentale per la nostra alimentazione, per via della ricchezza e varietà delle sua proprietà benefiche.

Di seguito alcune proprietà benefiche del cavolfiore:

  • Fa bene durante la gravidanza: l’assunzione di questo ortaggio è indicato soprattutto per le donne in  gravidanza perché è una fonte di acido folico (B9), un nutriente necessario per il corretto sviluppo del feto. Nel cavolfiore è inoltre presente la colina, fondamentale per lo sviluppo cerebrale del feto, per migliorare la memoria e l’apprendimento e per evitare il declino cognitivo con l’avanzare dell’età.
  •  E’ ricco di ferro e calcio: contiene più ferro di una bistecca ed è una delle maggiori fonti vegetali di calcio.
  • Contiene  fibre e acidi grassi: le fibre sono un macronutriente molto importante per la nostra salute. La carenza di fibre nell’alimentazione può causare, infatti, problemi digestivi e cardiaci, fino a provocare la comparsa di tumori. Gli acidi grassi giocano un ruolo importante nel mantenimento della salute.
  • Disintossicante e Antitumorale:   il consumo di cavoli aiuta a ridurre il rischio di contrarre alcuni tipi di cancro, con particolare riferimento al cancro al seno, alla vescica, alle ovaie, al colon e alla prostata. Il consumo di cavoli aiuta, inoltre,  il nostro organismo a disintossicarsi. Alcuni componenti presenti nel cavolo sarebbero infatti in grado di regolare l’eliminazione delle tossine a livello genetico. 
  •  E’ un antinfiammatorio naturale: Il cavolo è un potente antinfiammatorio naturale, in grado di prevenire e di alleviare le patologie infiammatorie.
  • Molto digeribile e aiuta a perdere peso: Il cavolfiore è anche un alimento molto digeribile ed aiuta a perdere peso.
  •  Rinforza il sistema immunitario: il cavolo è una fonte importante di sostanze benefiche che aiutano il sistema immunitario a difendere il nostro organismo dalle malattie e dagli attacchi di germi e batteri.
  • Protegge cuore e arterie: gli ortaggi della famiglia delle crucifere, grazie al sulforafano in essi contenuto, riescono a riattivare la proteina Nrf2 addetta a mantenere i vasi sanguigni sgomberi dagli accumuli di grasso, principali cause delle malattie cardiocircolatorie come angina, infarto, ictus e, appunto, arteriosclerosi.
  • Ha proprietà antiossidanti: è ricco di vitamina A e vitamina C, ma anche di carotenoidi e flavonoidi dalle spiccate proprietà antiossidanti, che con la loro azione contribuiscono alla prevenzione dei malanni e dell’invecchiamento precoce.
  •  Abbassa la pressione: il cavolo è un ottimo alleato contro l’ipertensione e la pressione alta grazie alla presenza dell’acido glutammico, un aminoacido che, come è stato dimostrato, contribuisce notevolmente ad abbassare la pressione sanguigna.
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La VITAMINA B12

La vitamina B12 è una vitamina del gruppo B, considerata grande e complessa dal punto di vista strutturale. È conosciuta con il nome di vitamina rossa, per il colore con cui si presenta alla vista, e anche come cobalamina, in quanto la sua struttura chimica si basa su un atomo di cobalto (legato con carbonio, ossigeno, azoto e fosforo).

Ha la funziona di regolare la sintesi di DNA ed emoglobina, in maniera tale da favorire lo sviluppo di globuli rossi nel midollo osseo. In più, ha anche l’obiettivo di controllare il metabolismo del sistema nervoso centrale, garantendone sempre il pieno funzionamento.

La vitamina B12 influisce anche sul metabolismo di grassi e carboidrati, rielaborandoli fino ad arrivare alla sintesi degli acidi nucleici che compongono il DNA, e sull’abbassamento dei livelli di colesterolo presente nel corpo.

Queste funzioni garantiscono che la VITAMINA B12  sia essenziale per il nostro corpo, in quanto:

  • supporta sistema immunitario:  agendo soprattutto sullo sviluppo di alcune sue cellule, come i linfociti;
  • migliora la memoria  in età avanzata: Nei pazienti che soffrono di malattia di Alzheimer o demenza la vitamina B12  è molto di aiuto; una somministrazione della stessa negli stadi precoci di queste patologie ha, infatti, un effetto benefico per i nervi e le sinapsi.
  • riduce il rischio di malformazioni nel feto: durante la gestazione; dunque un’integrazione di vitamina B12 è spesso consigliata alle donne in gravidanza.
  • contribuisce a migliorare l’umore: Secondo alcuni studi  la vitamina b12, se assunta assieme agli antidepressivi, ne potenzia decisamente l’effetto. Questo perché essa è implicata nella sintesi della serotonina, uno degli ormoni che regolano l’umore;
  • contribuisce a contrastare patologie ossee e cardiovascolari: La scienza ha riscontrato come un deficit di vitamina B12 implichi una diminuzione della densità ossea che può portare all’osteoporosi.
  • Ha un ruolo fondamentale nella produzione di energia: assieme a minerali come il magnesio, poiché è implicata nel metabolismo di acidi grassi e zuccheri.
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