Siamo nella stagione in cui freddo, virus e stress sono spesso dietro l’angolo. È dunque questo il momento ideale per chiedere aiuto al ginseng, la più celebre e antica pianta medicinale orientale.
Il ginseng (Panax ginseng) è ricavato dalle radici di alcune piante perenni appartenenti alla famiglia delle Araliaceae. E’ utilizzato da secoli come tonico e stimolante per l’organismo (soprattutto in Cina, Corea, Giappone e Russia) e per la cura degli stati febbrili. Nell’antichità rappresentava un rimedio tanto potente e ricercato che il suo prezzo poteva addirittura essere pari a quello dell’oro. Oggi i suoi utilizzi e benefici sono molteplici, di seguito vedremo quali .
Quali sono le proprietà e i benefici del ginseng
Il ginseng il cui nome lega due termini quali gin (uomo, umano) e seng (radice) contiene 12 tipi di sostanze chimiche bioattive, una delle quali è considerata in grado di diminuire i livelli della glicemia e di migliorare gli effetti dell’insulina; presenta inoltre proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antidepressive e afrodisiache. È in grado di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue e ha effetti positivi sulla circolazione sanguigna, sulla memoria e sulla concentrazione. È considerato inoltre in grado di migliorare la funzionalità polmonare.
Può essere utile per rivitalizzare un fisico debilitato e per ridurre il senso di stanchezza e la capacità di resistere alla fatica, in quanto può stimolare la produzione di adrenalina. Per questo motivo, l’assunzione di ginseng è spesso raccomandata a coloro che devono sostenere ingenti sforzi fisici. È inoltre raccomandato nei periodi di convalescenza, poiché stimola il processo di guarigione.
Le proprietà nutritive e gli usi
Poiché stimola il funzionamento delle ghiandole endocrine, il ginseng accresce l’assorbimento delle vitamine e dei sali minerali. La quantità di componenti attivi presenti nelle radici aumenta con il passare del tempo, tanto che si ritiene che il ginseng sia da considerarsi pienamente maturo quando la pianta raggiunge un’età di sei anni.
Secondo la medicina tradizionale cinese, il ginseng può essere utilizzato sia per il trattamento dell’ipertensione che dell’ipotensione, in caso di anemia, artrite, insonnia, problemi digestivi e periodi di forte stress. Viene impiegato nella cura del diabete, degli stati di debilitazione, della depressione e per rallentare il processo di invecchiamento dei tessuti dell’organismo.
Poiché è anche uno stimolante per il sistema immunitario, il ginseng è raccomandato in caso di abbassamento delle difese dell’organismo, soprattutto nei periodi invernali, in si può essere più di frequente soggetti a raffreddore e febbre. È d’aiuto in caso di affaticamento mentale sia per i giovani che per gli adulti e gli anziani. È anche raccomandato in caso di mal di mare e di mal d’auto.
In cucina
Il ginseng in cucina è utilizzato per aromatizzare prodotti alimentari come caffè, cioccolato, tisane, tè nero e tè verde. Le bevande di ginseng aiutano a rimanere svegli e stimolano il cervello pertanto sono spesso consumate dagli studenti che si preparano agli esami scolastici.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.