
La carne può essere considerata un importante alimento per la crescita e si inserisce nell’alimentazione del bambino intorno al sesto o settimo mese. E’ importante capire che tipo di carne bisogna scegliere per iniziare ed in che modo bisogna prepararla.
Si può iniziare, ad esempio, con un brodo di carne e poi passare alla carne che all’inizio dovrà essere lessa o cucinata al vapore ed essere ben frullata.
Vediamo di seguito le tipologie di carne indicate per i bimbi alle prese con le prime pappe.
- Pollo: è ideale per iniziare lo svezzamento in quanto è molto ricca di proteine e contiene una quantità elevata di lisina, un aminoacido del quale l’organismo ha particolarmente bisogno proprio nell’età della crescita. E’ una tipologia di carne naturalmente magra (occorre scartare la pelle) ed è molto digeribile per la naturale tenerezza delle fibre muscolari, povere di tessuti duri e molto più fini rispetto alle altre carni.
- Tacchino: simile al pollo, ma leggermente più grassa. Possiede abbondanti nutrienti e si digerisce facilmente, evitando sempre la pelle che è molto grassa.
- Vitello: carne magra e tenerissima molto digeribile e con un ottimo contenuto di proteine. Rispetto al pollo contiene più ferro, purtroppo però questa carne, per quanto ottima è spesso oggetto di pratiche d’allevamento discutibili. Le ditte che producono alimenti per l’infanzia sono molto attente alla sicurezza dei loro prodotti, ma nel caso della carne fresca è importante assicurarsi sempre della qualità di ciò che si acquista: preferite il prodotto nazionale e diffidare invece dei tagli che rilasciano troppo liquido nel vassoio sul quale sono esposti.
- Cavallo: la carne di cavallo è facilmente digeribile ed è ricchissima di ferro. Ricca di nutrienti per i bambini ha la caratteristica di contenere una certa quantità di glicogeno, un particolare tipo di zucchero che le conferisce quel sapore dolciastro molto apprezzato dai bambini. Cotta, può essere somministrata senza problemi già dal 9° mese.
- Agnello e capretto: Le parti magre dell’agnello sono tra le carni più digeribili e, proprio per questo, sono molto utilizzate nella produzione di omogeneizzati e liofilizzati. Attenzione però: passando al consumo fresco, bisogna scegliere i tagli in modo da evitare i più grassi. Questo vale anche per il capretto, decisamente meno diffuso dell’agnello, ma con caratteristiche nutritive simili.
- Maiale: un tempo grassa e indigesta, oggi la carne di maiale è molto cambiata, grazie ai progressi nella selezione delle razze e nell’allevamento. I tagli suini (in particolare la lonza) sono decisamente più magri di un tempo e, soprattutto, presentano un migliore rapporto tra grassi saturi (quelli “cattivi”) e insaturi (quelli “buoni”). Anche il contenuto di colesterolo si è notevolmente ridotto e non è diverso da quello del manzo, del vitello o del pollo, tanto che il maiale può essere proposto ai piccoli già dall’10°-11° mese.
- Coniglio: la carne bianca di coniglio è tra i migliori alimenti di origine animale. Omogeneizzata è tra le prime che si possono proporre, ma quando si somministra fresca è essenziale fare molta attenzione agli ossicini che, molto spesso, rimangono nella carne dopo il sezionamento e costituiscono un pericolo per il bambino, ancora poco capace nella masticazione.
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Autore Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.