EPATITE C COME CURARLA CON L’ALIMENTAZONE GIUSTA – Dr.ssa Cultrera Concetta

EPATITE C COME CURARLA CON L’ALIMENTAZONE GIUSTA

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L’epatite C è una malattia riguardante il fegato. Non ci sono dei veri e propri sintomi legati a questa patologia, ma se la malattia diventa cronica si arriva alla cicatrizzazione del fegato fino alla cirrosi. 

Questa malattia si trasmette per contatto con il sangue infetto dal virus dell’epatite. Le cause di contagio possono essere : l’utilizzo di strumenti medici non sterilizzati, trasfusioni (con le trasfusioni moderne grazie  ai controlli e alla scienza è possibile evitare contagi) o assunzione di droghe in vena. 

Come detto poc’anzi, la maggior parte delle persone infette dal virus non presentano sintomi per moltissimi anni e potrebbero infatti venire a conoscenza dell’infezione da delle normali analisi del sangue di routine. E’ però molto pericolosa per le conseguenze a cui può portare: cirrosi e tumore.

I malati affetti da epatite C devono seguire una terapia ed avere delle abitudini igenico  sanitarie adeguate. Una sana e corretta alimentazione è poi fondamentale per non appesantire il fegato già sofferente e provato dalla malattia. 

Alcuni Consigli utili da seguire sono:

  • Seguire una dieta variegata che permetta di assumere dagli alimenti con all’interno tutte le sostanze necessarie alla rigenerazione del fegato. Non deve, infatti, mai mancare alla dieta nessun tipo di nutriente: né quelli di carne e pesce, né quelli di frutta e verdura, né quelli latticini o cerali.
  • Attenersi a pasti regolari che prevedono degli spuntini per dare al corpo l’energia necessaria a reagire alla malattia e per ridurre la nausea, se presente.
  • Da ridurre invece sono i grassi e i cibi che contengono molto sodio. Quindi il sale è da eliminare. E’ necessario bere liquidi ma non c’è bisogno di esagerare, ne bastano dai 6 agli 8 bicchieri al giorno.
  • Bisogna assolutamente evitare di consumare alcolici, molto dannosi per la salute del fegato.

Alimentazione Consigliata

Le fibre e le vitamine della frutta favoriscono la digestione e riducono le sostanze tossiche che arrivano al fegato, evitandone un affaticamento eccessivo. Molto consigliati sono:

  • I limoni: Consumare acqua e limone può essere utile alle persone con malattie epatiche, ma è un rimedio che può e dovrebbe essere usato anche dai soggetti non malati per le molte virtù che possiede. L’aspetto che più interessa i malati epatici riguarda la quantità di acido ascorbico contenuto nel limone. Questo acido è un antiossidante, cioè contrasta i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento delle cellule.
    Al tempo stesso però agisce a livello intestinale regolarizzandone il lavoro e agendo come disintossicante e depurativo. Facilita infatti l’espulsione dall’intestino delle scorie che tutti gli altri cibi si lasciano dietro.
  • Mele: Anche le mele contengono un gran numero di antiossidanti, che come per il limone, combattono i radicali liberi. In caso di problemi di fegato la mela è molto indicata anche perché contiene molte fibre e favorisce la riduzione dei grassi eccedenti.
  •  Noci: Le noci sono un tipo di frutta secca ricco di vitamina E. Secondo recenti studi la vitamina E potrebbe alleviare i sintomi dell’epatite C e di tutte quelle malattie che vedono la cicatrizzazione e un indebolirsi delle funzionalità del fegato.

Da evitare sono invece:  Zuppe disidratate in scatola/in busta, Verdure in scatola,  Carni trattate (bacon, salsicce, prosciutto), Cibi pronti e surgelati, formaggi stagionati, snack salati, sottaceti

Prendersi cura del nostro corpo non significa soltanto curarsi quando qualcosa non funziona o ci fa stare male, ma significa prestare attenzione ogni giorno a cosa ingeriamo e a cosa può far migliorare o peggiorare le funzionalità dell’organismo. Lo scopo deve infatti essere quello di ridurre al minimo i rischi per l’organismo.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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