Il mandarino, insieme al cedro e al pompelmo, fa parte della famiglia originaria degli agrumi. Il mandarino è però meno aspro rispetto ad altri agrumi ed il suo sapore di solito è gradito a tutti, anche ai bambini perché sono facili da gustare e perché hanno un profumo e un sapore dolce e delicato.
I mandarini sono considerati dei frutti benefici che possono supportarci durante la stagione invernale e autunnale con il loro contenuto di vitamina C. La vitamina C infatti ci protegge dai malanni stagionali e ci difende da influenze e raffreddori. Otre alla vitamina C contengono altre vitamine preziose per il nostro organismo, come la vitamina A, considerata benefica per proteggere la vista e gli occhi.
I mandarini sono anche una fonte di sali minerali, in particolare di ferro, magnesio, calcio e potassio.
Il consumo di mandarini e di succo di mandarino è considerato davvero molto benefico per la salute, visto che i mandarini ci aiutano con la loro azione preventiva e protettiva del nostro organismo nei confronti delle malattie. Mangiare i mandarini infatti non solo ci aiuta a prevenire il raffreddore e i malanni stagionali come detto poc’anzi ma anche a proteggerci da problemi di salute più gravi che possono riguardare, ad esempio, l’apparato digerente e la circolazione.
Ricapitolando, dunque, i più importanti benefici per la nostra salute sono i seguenti:
- Sono una fonte di vitamina C e ci proteggono in caso di raffreddore ed influenza
- Sono facilmente digeribili e non appesantiscono
- Aiutano a regolare le pressione arteriosa
- Riducono il rischio di cancro
- Proteggono dal rischio di ictus
- Migliorano le funzioni visive
- Abbassano il colesterolo nel sangue
- Rafforzano il sistema immunitario
- Contengono antiossidanti
- Purificano l’organismo e sono benefici in caso di asma e bronchite.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.