LA FARINA DI GRILLO – Dr.ssa Cultrera Concetta

LA FARINA DI GRILLO

Diverse industrie alimentari si stanno concentrando sulla produzione di alimenti a base di insetti. Tra le varie Specie, una in particolare sembra prestarsi notevolmente all’allevamento: il grillo di terra.

Questo animale pare avvalersi di caratteristiche nutrizionali eccellenti e il rapporto tra costi di allevamento, tempistiche e resa è molto vantaggioso. E’ partita dall’America la farina animale a base di insetti, ovvero la farina di grillo. Da qualche anno anche l’Unione Europea ha adattato il proprio regolamento di produzione alimentare alla disponibilità di questo nuovo ingrediente e gli insetti sono allevati con gli stessi standard di sicurezza di qualsiasi altro alimento.

L’elaborazione inizia generalmente con la rimozione delle viscere dell’insetto, sebbene questo passaggio sia facoltativo. Vengono quindi sottoposti a liofilizzazione , operazione che viene eseguita utilizzando tela di iuta o polipropilene e infine impacchettati. Gli insetti possono essere mantenuti interi refrigerati o trasformati in polvere. La farina di grillo è fatta con grilli liofilizzati e cotti al forno, per facilitarne la macinatura.

La farina di grillo ha una consistenza tipicamente “polverosa”,  un colore solitamente bruno scuro e risulta commestibile per l’uomo, igienicamente sicura edeco-sostenibile. E’ considerata un vero e proprio toccasana per l’accrescimento osseo, per la prevenzione all’anemia, per il supporto nutrizionale in gravidanza e non solo.A causa del suo costo elevato, per il momento, l’impiego di questa farina per l’alimentazione umana o animale, risulta ancora economicamente insostenibile .Se però ne consideriamo un impiego “ragionevole”, come l’integrazione di una dieta carente in proteine, con l’obbiettivo di aumentare l’ecosostenibilità della dieta umana, la farina di grillo può essere una buona soluzione.

La maggior parte degli insetti destinati all’alimentazione umana, come detto poc’anzi, senza eccezione per i grilli, contiene pochissimi grassi e, oltretutto, si avvale di una concentrazione proteica che sfiora il 60-70% della massa totale e ad alto valore biologico. Inoltre, i grilli sono ricchissimi di minerali e vitamine, come calcio, potassio, vitamina B2 ecc.  

Ad oggi, l’impiego principale della farina di grillo a livello industriale è come ingrediente di barrette proteiche; pasta; pane; tortilllas; biscotti; snack simili a chips, di composizione mista (con anche legumi e cereali) e  burger a base vegetale.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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