COSA SI INTENDE PER DIETA SDM – Dr.ssa Cultrera Concetta

COSA SI INTENDE PER DIETA SDM

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Si sente tanto parlare di dieta S.D.M., ma vediamo di cosa si tratta e in cosa consiste.

E’ una dieta basata su un regime prevalentemente proteico che favorisce un dimagrimento veloce. E’ stata elaborata negli anni ’70 dal professor Blackburn e successivamente approvata dalla Società Dietetica Medica, un pool di esperti in campo nutrizionale.

La dieta S.D.M. costruisce un percorso alimentare suddiviso in tre fasi (dimagrimento, transizione e mantenimento) che permette il consumo di proteine e verdure. La restrizione prevista di carboidrati e lipidi costringe il corpo a sfruttare il grasso come fonte energetica: perdita di peso e recupero della silhouette. Il regime alimentare dietetico può includere anche alcuni pasti sostitutivi o integrativi appositamente formulati dalla società per ottenere i risultati sperati in breve tempo.

Vediamo nel dettaglio queste 3 fasi che caratterizzano la dieta.

  1. 1. Fase di dimagrimento: È la fase più dura, nella quale si osserva l’instaurarsi di quel processo di chetosi, indispensabile per la perdita efficace e rapida di tessuto adiposo. Si possono consumare verdure come accompagnamento a specifici alimenti e integratori S.D.M.
  2. 2. Fase di transizione: Il secondo step prevede l’inserimento graduale di alcuni alimenti (compresi i carboidrati) seguendo le linee guida relative a categoria, qualità e peso. L’obiettivo è porre le basi per una dieta varia ed equilibrata.
  3. Fase di Mantenimento: La terza fase punta a mantenere i risultati raggiunti attraverso una dieta personalizzata e una regolare attività fisica.

Bisogna specificare che ogni dieta S.D.M. va tarata in base alle esigenze da un esperto della Società Dietetica Medica mediante una prima consulenza, una visita specifica e una serie di controlli periodici.

I Pro e i contro di una dieta SDM

La dieta della S.D.M. è un metodo di dimagrimento veloce e drastico che comporta pro e contro, esattamente come qualsiasi altro regime alimentare di questo tipo. Tra i vantaggi spiccano la tendenza della dieta S.D.M. a non far sgarrare (il corpo impiega più tempo per metabolizzare le proteine), il risultato veloce (fino a 8 chili nella prima fase), il mantenimento della massa magra (merito degli alimenti proteici) e l’acquisizione di un’educazione alimentare.

Tra gli svantaggi ci sono la produzione dei corpi chetonici cioè materiali di scarto derivati della chetosi e la manifestazione dei sintomi correlati (mal di testa, stitichezza o diarrea e senso di nausea).

Questo tipo di dieta è comunque assolutamente controindicata in caso di patologia diabetica insulino-dipendente e di altre patologie di pertinenza metabolica.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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