L’obiettivo principale dell’ alimentazione in caso di malattia emorroidaria è quello di mantenere una regolare attività intestinale. Pertanto occorrerà idratarsi a sufficienza e consumare un’adeguata quantità di fibre , che facilitano il transito intestinale.
Per ridurre l’infiammazione locale bisognerà invece:
- non superare il 30% dell’apporto calorico giornaliero derivato dai grassi ;
- ridurre il consumo di zuccheri semplici , che possono determinare diarrea e aumento di peso ;
- evitare cibi e condimenti piccanti o speziati.
ALIMENTI DA EVITARE
- Alimenti che potrebbero contenere grassi idrogenati come margarine, dolci confezionati e oli raffinati;
- Condimenti ricchi di grassi saturi come burro, lardo, strutto, panna, etc.
- Salse elaborate come maionese, ketchup, bbq, senape, etc.
- Spezie come peperoncino , pepe, aglio, curry, semi di senape e paprika. In particolare, la capsaicina presente nel peperoncino ha un’azione irritante sulle mucose poiché ne stimola la sensibilità dolorifica. Nel caso in cui la mucosa anale sia già interessata dalla patologia emorroidaria, l’infiammazione potrebbe aggravarsi e la sensazione di forte bruciore si intensifica;
- Alcolici e superalcolici, inclusi vino e birra;
- Insaccati come salsiccia, mortadella, salame, cotechino, zampone, etc. e selvaggina;
- Caffè e altre bevande ad elevato contenuto di caffeina (es: energy drink), in quanto possono causare diarrea e aggravare così l’irritazione anale;
- Alimenti che contengono molto sale (es. insaccati, alimenti in scatola), poiché il sodio trattiene i liquidi e peggiora la stipsi. Inoltre, mangiare cibi molto salati può causare problemi al sistema cardiovascolare come l’innalzamento della pressione arteriosa che, a sua volta, può provocare infiammazione e dilatazione dei vasi emorroidari, predisponendo quindi alla comparsa della sindrome.
COSA MANGIARE , I CIBI CONSIGLIATI:
- Verdura cruda o cotta, preferibilmente di stagione (almeno una porzione a pasto). Tra le verdure cotte preferire quelle a foglia verde (es. broccoli, cavolfiori, verza, spinaci, bietola, etc.) ma anche zucchine, melanzane e carciofi , da mangiare lessati o al vapore
- Frutta, da consumare sia cruda che cotta. Preferire kiwi, pere e prugne per regolarizzare l’intestino, ma anche mirtilli e frutti rossi per l’elevato contenuto di antocianine che aiutano a rafforzare le vene.
- Cereali (pane, pasta, riso, orzo, farro, cous cous, etc.), alternando quelli raffinati con gli analoghi integrali . In particolare la crusca di frumento, quella di riso e il riso integrale aiutano ad aumentare l’apporto di fibre giornaliero;
- Legumi , da consumare passati o centrifugati;
- Pesce , da consumare almeno due-tre volte a settimana preferibilmente cucinato a vapore o al forno;
- Yogurt o latte fermentato. I fermenti lattici possono essere assunti anche tramite preparazioni presenti in commercio;
- Olio d’oliva a crudo per condire le pietanze, aggiunto con moderazione e dosato con il cucchiaino per controllarne le quantità;
Acqua , berne almeno 1,5-2 litri al giorno preferibilmente oligominerale naturale.
Leggi tutti gli articoli
Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.