Si sente spesso parlare di alimenti alcalini e di alimenti acidi ma spesso sono in molti a non sapere le differenze che li contraddistinguono. Questi alimenti sono fondamentali per l’equilibrio e il corretto funzionamento del nostro organismo, oltre che per un ottimale stato di salute del corpo.
Vediamo nel dettaglio cosa sono gli alimenti alcalini e gli alimenti acidi:
Gli alimenti alcalini e acidi sono parte integrante della cosiddetta “dieta alcalina”. La teoria alla base di questa dieta è che tutte le malattie dipendano essenzialmente da alterazioni del pH del nostro corpo causate dal consumo di cibi acidi.
I cibi alcalinizzanti sono alimenti i cui residui non metabolizzati dal corpo presentano un pH basico, come alcuni tipi di frutta e di vegetali. I cibi acidificanti, invece, quando ingeriti possono scatenare una serie di reazioni acide, che tendono a sottrarre sali minerali all’organismo, importantissimi per la nostra salute.
Per capire meglio cosa si intende per dieta alcalina bisogna spiegare che le origini della teoria di questa dieta fanno riferimento a Young, un presunto medico che ha ottenuto la sua laurea in medicina in una Università online non riconosciuta e da tempo chiusa. Lo stesso Young, inoltre, è stato successivamente arrestato per truffa ed esercizio abusivo della medicina.
Detto questo ecco cosa si intende per dieta alcalina e in cosa consiste: il consumo prolungato di alimenti acidi porterebbe il nostro corpo, sempre secondo la teoria, in uno stato di acidosi cronica che, con il tempo, aumenterebbe la probabilità di ammalarsi di diverse patologie croniche. Secondo i sostenitori di questa teoria, la digestione delle proteine animali forma acidi, mentre questo non accade durante la digestione di quelle vegetali. Stesso discorso vale per i carboidrati, in particolare per i cereali e per tutti gli alimenti fermentati (vino, yogurt, ecc.).
La dieta alcalina è paragonabile alla dieta vegana, che permette l’assunzione dei soli cibi alcalini. Gli alimenti ammessi quindi sono: legumi, tuberi, frutta, verdura, frutta secca. I cibi acidi, invece, che non sono per la maggior parte permessi sono: carne, cereali, formaggi, alcolici, bevande zuccherate. La dieta alcalina prevede quindi di consumare ogni giorno circa il 70-80% di cibi alcalini e un 20-30% di cibi acidi.
In realtà una corretta alimentazione deve prevedere sia cibi alcalini che acidi. Essa infatti dovrebbe basarsi su ben altri criteri di esclusione alimentare: la carne, ma anche i cereali e i formaggi fanno parte dell’alimentazione base dell’uomo e, in assenza di particolari condizioni fisiche e di salute, non vi è ragione di limitare l’assunzione di questi alimenti. Stesso discorso vale per gli alimenti fermentati, i cui benefici per il nostro organismi sono ben noti e studiati.
Come detto poc’anzi questa teoria della dieta alcalina suggerisce che tutte le malattie dipendano essenzialmente da alterazioni del pH del nostro corpo causate dal consumo di cibi acidi. Purtroppo, però, pensare che tutte le patologie abbiano una causa unica è alquanto assurdo, inoltre:
- gli alimenti alcalini ,così come quelli acidi , una volta raggiunto lo stomaco vengono a contatto con i succhi gastrici, fortemente acidi, che neutralizzano l’alcalinità dell’alimento;
- se anche l’alimento alcalino non venisse neutralizzato e, in qualche modo, riuscisse a mantenere le sue caratteristiche anche dopo esser stato nello stomaco (riuscendo così a variare il pH nel sangue) si metterebbero in moto all’interno del corpo tutti quei sistemi che comunque riporterebbero il pH del sangue ai normali valori nel giro di pochissimo tempo;
- infine, ipoteticamente, se l’alimento riuscisse ad eludere anche i sistemi tampone del corpo, la basicità del nostro sangue causerebbe nel giro di qualche minuto l’alcalosi metabolica, una condizione molto pericolosa per il corpo che potrebbe portare a problemi molto seri.
In conclusione è bene ricordare che una dieta equilibrata deve comprendere tutti gli alimenti, che siano alcalini, basici o neutri. La dieta migliore è sempre quella che comprende un’alimentazione studiata ad hoc per la persona singola, che può comprendere o meno determinate categorie di alimenti a seconda di patologie o dello stile di vita generale, ma che di certo non si basa sui principi della dieta alcalina.
Leggi tutti gli articoli
Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.