COSA MANGIARE PER NON APPESANTIRE I RENI – Dr.ssa Cultrera Concetta

COSA MANGIARE PER NON APPESANTIRE I RENI

I reni sono organi vitali, sono a forma di fagiolo e si trovano nella cavità addominale posteriore  posizionati al di sotto del fegato e della milza. Svolgono, infatti, funzioni fondamentali per la salute, come quella di eliminare le scorie e di regolare la pressione arteriosa.

E’ importante seguire una alimentazione adeguata per mantenere i reni in buona salute; mangiare sano può favorire, infatti, il benessere dei reni e ridurre il rischio di infiammazione ai reni o altri disturbi.

Le principali funzioni dei reni sono le seguenti:

  • Filtrano i prodotti di scarto;
  • producono ormoni che regolano la pressione sanguigna, la salute delle ossa e la produzione di che globuli rossi;
  • regolano l’equilibrio dei liquidi corporei;
  • producono l’urina e favoriscono l’equilibrio idro-salino.

Per favorire la salute dei reni, è molto importante assicurarsi una buona idratazione, bere tanto e seguire uno stile di vita sano, che preveda un’alimentazione salutare. 

Per lo più gli alimenti che favoriscono la salute dei reni sono di origine vegetale, ricchi di molecole antiossidanti e antinfiammatorie, mentre i cibi dannosi per i reni sono tutti gli alimenti ricchi di sale e infiammatori.

Cosa mangiare per non appesantire i reni:

  • L’Ananas: ha proprietà antinfiammatorie  è ricca di vitamina C, manganese e fibre, ma povera in potassio, la cui assunzione deve essere moderata in caso di disturbi renali, in quanto un eccesso di potassio può compromettere la funzionalità del rene.
  • I  Cavolfiori : ricchi di nutrienti come vitamina Cvitamina K e folati;  sono anche un’importante fonte di fibre e antiossidanti.
  • Le Noci di macadamia:  sono povere di fosforo ma ricche di antiossidanti, magnesio ferro e  in caso di disturbi ai reni, si possono prediligere rispetto ad altre varietà di frutta in guscio, generalmente più ricca in fosforo.
  • ·       I frutti rossi : contengono antiossidanti, sono poveri di sodiofosforo e potassio, favoriscono la funzionalità dei reni.
  • ·       Il Grano saraceno:  presenta un basso contenuto di fosforo, un micronutriente  a cui è necessario prestare attenzione in caso di disturbi ai reni. Inoltre, si tratta di un cereale privo di glutine e con basso indice glicemico.
  • Pollo senza pelle: Il pollo è un amico dei reni, se cotto e quindi mangiato senza pelle. 
  • ·       Aglio e cipolla: Poveri di sodioaglio cipolle sono utili per insaporire i piatti e ridurre il consumo di sale. Inoltre, presentano proprietà antinfiammatorie e sono ricchi di vitamina C.
  • Uva rossa: ha  proprietà antiossidanti e antinfiammatorie è anche ricca di vitamina C; è un vero toccasana per i reni, riduce il rischio di diabete 2 e declino cognitivo.
  • ·       Albume d’uovo: Sebbene le uova siano un alimento sano e nutriente, il tuorlo d’uovo sarebbe da limitare in caso di malattie renali, in quanto ricco di fosforo; il bianco d’uovo  invece si può consumare liberamente e può rappresentare un’ottima fonte proteica.
  • ·       I peperoni: fanno molto bene ai reni,in quanto poveri di potassio e sono anche ricchi di molti altri nutrienti importanti per la salute, tra cui vitamina A, vitamina C e antiossidanti.
  • ·       L’olio di oliva:  rappresenta un’ottima fonte di grassi ed esercita un’azione antinfiammatoria, utile per contrastare i processi infiammatori e le malattie ad essi legate.

I cibi da evitare

In caso di problematiche ai reni bisogna evitare gli alimenti che contengono sale, quindi ricchi di sodio, ma anche calcio e fosforo. Tra gli alimenti che sarebbe preferibile evitare o consumare con moderazione ci sono: Carne rossa; Carne bianca; Salumi; Formaggi e latticini; Prodotti sotto sale e sott’olio; Legumi secchi; Frutta secca; Cioccolato e alcolici.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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