COSA PROVOCA IL BRUCIORE ALLO STOMACO – Dr.ssa Cultrera Concetta

COSA PROVOCA IL BRUCIORE ALLO STOMACO

bruciore-stomaco

Il bruciore di stomaco è un disturbo molto diffuso nella gran parte della popolazione. 

La pirosi gastrica o bruciore di stomaco, è data dall’aumentata produzione di acidi oppure all’indebolimento della parete di questo organo, che prende il nome di mucosa gastrica. Le sue cellule producono infatti muco, una sostanza schiumosa che ha la funzione di proteggere il sistema digerente sia dagli acidi sia da agenti esterni. La compromissione di questo equilibrio aumenta l’acidità dello stomaco comportando disturbi come la malattia da reflusso gastro-esofageo in cui il rigurgito di acido dallo stomaco provoca dolore ed eventuali complicazioni più gravi. Alcuni fattori che possono condurre alla pirosi gastrica sono:

  • Una ridotta efficienza del diaframma o del cardias (il muscolo che stringe il punto di passaggio fra esofago e stomaco). In questi casi si hanno problemi alla capacità del tratto digestivo di impedire la risalita del contenuto dello stomaco;
  • Aumento della pressione sullo stomaco. Questo è il motivo per cui le persone in sovrappeso presentano frequentemente questo sintomo. Lo stesso vale per molte donne incinte, in quanto sin dai primi mesi della gravidanza l’utero inizia a gonfiarsi, potenzialmente comprimendo il tratto digerente in modo da provocare bruciore di stomaco
  • Cambiamenti ormonali, come quelli che avvengono durante il ciclo mestruale. Per questo motivo è comune che sia abbia bruciore di stomaco nei giorni prima dell’ovulazione;
  • Indigestioni o pasti troppo grassi, motivo per cui spesso si soffre di bruciori di stomaco sotto le feste. 

Un accorgimento importante riguarda l’alimentazione: alcuni cibi possono aumentare la produzione acida nello stomaco, altri rallentano la digestione, altri ancora invece possono aiutare nel fronteggiare il bruciore di stomaco. Contro di esso, quindi, può aiutare a tutte le età seguire le seguenti indicazioni:

  • Evitare alimenti piccanti e aromi come menta e cannella;
  • Limitare il consumo di frutti e verdure più acidi, come kiwi, ananas, agrumi e pomodori, in favore di quelli meno acidi, come mele, pere, banane, cavoli, finocchi e insalata;
  • Preferire gli alimenti meno grassi: ad esempio, i biscotti secchi ai prodotti dolciari con creme, la ricotta alla panna, la carne bianca alla carne rossa, i cibi al forno alle fritture, l’olio d’oliva al burro;
  • Assumere una corretta dose di proteine, proporzionata alle dosi consigliate, soprattutto se derivanti da legumi o uova in quanto più leggeri da digerire; 
  • Limitare bevande gassate o zuccherate e alcolici, preferendovi acqua minerale naturale e succhi di frutta non zuccherati;
  • Limitare l’uso di cioccolato e caffè, preferendovi ad esempio il caffè d’orzo;
  • Ingerire fermenti lattici vivi, ad esempio da yogurt magro, yogurt greco o latte kefir.

Molte persone convivono con la pirosi gastrica e i sintomi del reflusso gastro-esofageo ignorandoli. Si tratta di un atteggiamento sbagliato in quanto tali disturbi alla lunga possono condurre a complicanze molto gravi. Il bruciore di stomaco, se non curato, può infatti diventare cronico e causare ripercussioni negative sulla salute come le ulcere che, a lungo andare, sono una delle cause scatenanti del tumore all’intestino. 


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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