FUOCO DI SANT’ANTONIO COSA MANGIARE E COSA EVITARE – Dr.ssa Cultrera Concetta

FUOCO DI SANT’ANTONIO COSA MANGIARE E COSA EVITARE

Il termine Fuoco di Sant’Antonio viene utilizzato per chiamare in modo più comune l’infezione da Herpes Zoster che altro non è che la riattivazione del virus varicella-zoster (VVZ). Dopo il primo contatto, questo virus rimane nei gangli nervosi in forma latente e tenuto sotto controllo dal sistema immunitario, ma in particolari situazioni può riemergere e dare origine a nuove infezioni.  

L’Herpes Zoster si manifesta sotto forma di eruzione cutanea dolorosa, solitamente nelle aree del volto, torace o arti inferiori. L’infezione da Herpes Zoster, come nel caso della varicella, guarisce spontaneamente. È possibile ridurre i sintomi del Fuoco di Sant’Antonio con antivirali, antidolorifici, antinfiammatori e trattamenti topici per il prurito/dolore. 

Può colpire chi ha già avuto la Varicella e prevalentemente le persone oltre i 50 anni.La causa che porta alla riattivazione del virus nella forma di herpes Zoster è principalmente riconducibile a un improvviso abbassamento delle difese immunitarie, dovuto a un forte stress emotivo o fisico, trattamenti farmacologici o patologie che minano il sistema immunitario. Non solo, talvolta il disturbo può comparire in seguito all’eccessiva esposizione ai raggi solari. 

La riattivazione del virus è spesso causa di un sistema immunitario poco efficiente. Infatti, studi scientifici confermano che il sistema immunitario dell’ospite riveste un ruolo importante nella prevenzione dell’infezione. Per rinforzare e mantenere efficaci le difese immunitarie occorrono uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata  per ridurre il rischio di risvegliare il virus. 

 Ci sono alcuni accorgimenti per tenere alte e rafforzare le difese immunitarie, seguendo un buon stile di vita e una buona alimentazione. 

  • Ridurre lo stress e dormire 7-8 ore per notte. 
  • Evitare fumoalcol e droghe, 
  • Moderare gli zuccheri semplici: dolci, caramelle, merendine, bevande zuccherate; 
  • Evitare i grassi trans e idrogenati, ridurre i grassi saturi e cibo come fritti, insaccati, carni trasformate. 

Una sana alimentazione e una dieta equilibrata sono alla base della prevenzione primaria. Oltre a fornire energia, un’alimentazione corretta deve essere ricca di micronutrienti come le vitamine E, C, A, D e antiossidanti minerali come zinco e selenio. Inoltre, sono allo stesso modo importarti i polifenoli e probiotici di cui sono ricchi gli alimenti sia vegetali che animali.  

Gli alimenti consigliati sono:

  • Carboidrati complessi (pane e pasta integrale, grani integrali in generale), che favoriscono un lento assorbimento dei glucidi;
  • Frutta e verdura in quantità, favorendo la stagionalità e l’assunzione di tutti i colori (contengono fibre, vitamine e micronutrienti);
  • Carni bianche;
  • Pesce azzurro;
  • Olio extra vergine di oliva.

I cibi da evitare

Trattandosi di un disturbo legato al sistema immunitario, in caso di fuoco di Sant’Antonio è bene evitare i cibi che possono comprometterlo. In particolare, le due principali categorie di alimenti da evitare sono i carboidrati ad alto contenuto glicemico e i cibi altamente lavorati. Ciò è dovuto al fatto che i carboidrati ad alto contenuto glicemico si scompongono rapidamente creando un rapido picco di zuccheri nel sangue. Pertanto, includere troppi carboidrati ad alto contenuto glicemico nella dieta può potenzialmente compromettere il sistema immunitario e aumentare l’infiammazione.

Tra questi cibi da evitare se si soffre di fuoco di Sant’Antonio troviamo:

  • caramelle e dolciumi, torte e prodotti da forno, bevande zuccherate, cereali e salse zuccherate, pane e riso bianco.
  • cibi più elaborati poiché sono ricchi di sale e zuccheri aggiunti che possono scatenare infiammazioni e indebolire il sistema immunitario. Tra questi vanno menzionati i cibi fritti, pane e crackers prodotti con tecniche industriali e tutti gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e a basso contenuto di fibre, come patatine, snack e cibo spazzatura.
  • Infine, l’indebolimento del sistema immunitario è anche uno tra gli effetti dell’alcol, pertanto consumare troppe bevande alcoliche rende l‘organismo terreno fertile per la riattivazione del fuoco di Sant’Antonio.

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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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