GLI EFFETTI COLLATERALI DI UNA DIETA VEGETARIANA – Dr.ssa Cultrera Concetta

GLI EFFETTI COLLATERALI DI UNA DIETA VEGETARIANA

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La dieta vegetariana si è affermata tra le abitudini alimentari di tante persone, è una filosofia di vita, una scelta personale e soggettiva. Si tratta di una scelta anche etica, perché basata sulla tutela e la non violenza verso tutti gli animali e l’idea che nutrirsi solo di alimenti vegetali possa ridurre notevolmente il rischio di sviluppare patologie croniche tra cui i tumori.

Di base c’è la rinuncia alla carne animale, qualunque sia la sua origine e qualsiasi sia la sua lavorazione. Viene rifiutato anche il pesce, gli insaccati e tutto ciò che derivi dall’uccisione di un’animale. Il giusto apporto proteico è garantito dai legumi, dai prodotti a base di soia e dagli integratori naturali di proteine vegetali.

Molti vegetariani credono che fare questa scelta possa aiutare il pianeta e risolvere il problema della fame nel mondo, dal momento che tanti squilibri tra paesi ricchi e poveri dipendono dalla diffusione di allevamenti intensivi che sottraggono proteine vegetali all’alimentazione umana.

  • Per i vegetariani in realtà è possibile sopravvivere consumando solo frutta, verdura, cereali, legumi, semi.
  • Come detto poc’anzi, la dieta vegetariana esclude tutti gli alimenti di origine animale, dunque un alimento può considerarsi vegetariano quando non comporta l’uccisione di animali e non contiene OGM.
  • Le uovaconsumate dai vegetariani provengono da galline allevate a terra, meglio ancora se da allevamenti biologici. Il miele deve essere naturale, ovvero le api devono alimentarsi nutrendosi dai fiori delle piante.
  • Per i vegetariani è importante che durante il ciclo produttivo non si verifichino contaminazioni con prodotti di derivazione animale, ciò vale anche per eventuali filtri, che non devono contenere peptine animali.

VANTAGGI E SVANTAGGI

Seguire una dieta vegetariana bilanciata è senz’altro salutare, adeguata dal punto di vista nutrizionale e comporta benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di molte patologie. La scelta si rivela salutare soprattutto perché è scientificamente riconosciuto che gli insaccati e l’abuso di carne non giovano alla salute.

L’unica carenza che si può eventualmente riscontrare è quella da vitamina B12 (cobalamina), soprattutto in particolari fasi della vita (infanzia, adolescenza, gravidanza, allattamento, vecchiaia). Si tratta di una vitamina di origine prettamente animale. Una carenza di cobalamina produce un eccesso di omocisteina, aminoacido solforato che causa danni cardiovascolari.

Esistono integratori di vitamina B12 certificati per vegani e vegetariani, in quanto di origine fermentativa, secondo un procedimento del tutto naturale. Per la carenza di ferro, si devono sempre accostare cibi contenenti ferro a cibi ricchi di vitamina C.

Se si segue una dieta vegetariana bisogna tuttavia attenzione la quantità e la frequenza dei cibi assunti, ad esempio occorre tenere sottochio i grassi, gli zuccheri e il sale.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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