I CIBI DA EVITARE IN CASO DI ALLERGIE ALLE GRAMINACEE – Dr.ssa Cultrera Concetta

I CIBI DA EVITARE IN CASO DI ALLERGIE ALLE GRAMINACEE

L’allergia ai pollini  è una condizione molto diffusa che colpisce molte persone, manifestandosi attraverso la comparsa di uno più dei seguenti sintomi: naso che cola e congestione nasale, prurito agli occhi o occhi che lacrimano, starnuti, tosse, prurito al naso, sul palato o in gola, gonfiore agli occhi e occhiaie, stanchezza,  debolezza e riduzione del senso del gusto o dell’olfatto.

I mesi dell’anno in cui compaiono i sintomi sono legati al periodo di fioritura della pianta cui si è allergici e, entro certi limiti, possono variare da un anno all’altro. Tra i pollini più a rischio di scatenare allergia troviamo: graminacee, ambrosia, parietaria, e betullacee.

Anche se le reazioni allergiche possono cominciare a qualsiasi età, è molto probabile che si sviluppino durante l’infanzia o all’inizio dell’età adulta, ma è abbastanza comune osservare un cambiamento nel corso degli anni: per la maggior parte delle persone i sintomi tendono, infatti, a diminuire lentamente, spesso per decenni, anche se è purtroppo raro assistere a una completa risoluzione.

Alcuni pazienti allergici possono manifestare reazioni più o meno marcate anche al contatto di specifici alimenti, a causa della cosiddetta cross-reattività (ossia a causa della somiglianza chimica che alcune molecole contenute esibiscono rispetto al polline).

Esistono alimenti, infatti, in particolar modo vegetali, che possono indurre reazioni inaspettate (prurito e gonfiore alle labbra ed in bocca per esempio) perché responsabili di allergie crociate; in questi casi si consiglia di evitarli o consumarli in seguito a cottura.

Alimenti da evitare

I pazienti allergici alle betulacee dovrebbero prestare attenzione a carote, mele, nocciole, pere, finocchi, noci, ananas, ciliege, albicocche, banane, susine, prugne e fragole.

I pazienti allergici alle graminacee dovrebbero invece fare attenzione a melone, pomodori, angurie, arance, kiwi ed in alcuni casi anche a avena, frumento, orzo, segale e mais.

Infine i pazienti allergici alla compositae dovrebbero evitare sedano, anguria, melone, banana, zucchine, cetriolo, carote e prezzemolo.

La reazione è dovuta ad una somiglianza chimica tra alcuni allergeni presenti negli alimenti e quelli del polline; in genere se non si manifestano reazioni verso gli alimenti indicati o altri, non è necessario evitarli.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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