LE ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE – Dr.ssa Cultrera Concetta

LE ALIMENTAZIONI ALTERNATIVE

Parlare oggi giorno di alimentazione significa far riferimento a numerose tendenze  e scelte alternative che non sempre possono essere ritenute valide. L’alimentazione ritenuta per eccellenza più salutare è l’alimentazione mediterranea; tuttavia dall’alimentazione mediterranea nasce la proposta vegetariana, che mette i cereali al centro della dieta e rifiuta l’utilizzo di cibi di origine animale (vegetarianesimo) e di derivazione animale (veganesimo).
Le alimentazioni vegana e vegetariana possono costituire un’alimentazione bilanciata quando sono correttamente pianificate e bilanciate; solo in questo caso essa possono essere adattate all’intera famiglia, ovviamente sempre considerando la diversità delle esigenze nutrizionali nelle diverse fasce di età.

Condizione base è che essa contenga tutti i gruppi alimentari (cereali, verdura, semi oleaginosi, frutta secca/a guscio e frutta) e che essi siano assunti nelle giuste proporzioni.

Diverso è il discorso per tutti gli stili alimentari su base vegetale che sono invece inadeguati e sbilanciati dal punto di vista nutrizionale, e che non andrebbero presi in considerazione né per se stessi, né tantomeno per i bambini. Vediamo quali sono:

  • La Dieta Macrobiotica: basata su cereali, legumi e verdura che utilizza però una quantità troppo bassa di frutta, frutta secca e legumi non fornendo le giuste quantità di nutrienti.
  • Il crudismo: che prevede il solo utilizzo di alimenti crudi, ammettendo talvolta anche cibi animali.
  • L’igienismo: che prevede l’utilizzo di frutta e verdure cruda al fine di purificare il corpo, e che presenta notevoli implicazioni psicologiche.

 Queste ultime due correnti non considerano il fatto che alcune sostanze nutritive diventino biodisponibili solo una volta cotte. Inoltre lo scarso utilizzo di legumi (non commestibili se non cotti) comporta un basso apporto proteico.

Vi è poi un ulteriore tipologia di alimentazione alternativa:

  • Il fruttarismo: essa utilizza solo frutta, frutta secca, semi e verdure a frutto, risultando evidentemente povero in proteine.

Un’ulteriore limite di queste correnti è dovuto al volume degli alimenti assunti. Al fine di ottenere la giusta quantità di nutrienti sarebbe infatti necessaria un’assunzione di volumi di cibo ingestibili dal nostro organismo.


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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.

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