Ciò che distingue un vino rosso da un vino bianco sta nella scelta delle uve destinate alla vinificazione.
La tecnica di vinificazione è molto importante per distinguere un vino bianco da un vino rosso. Il vino rosso viene prodotto con uve rosse che fermentano con i semi, la polpa, la buccia e i gambi. I pigmenti della buccia dell’uva vengono così trasferiti nel mosto durante la macerazione, che conferisce al vino questo caratteristico colore rosso. Nel vino bianco, invece, prima della fermentazione vengono eliminati bucce, raspi e semi, il che consente al succo di conservare il suo colore giallo più o meno paglierino.
Nel bicchiere, il vino rosso contiene tannini e resveratrolo, a differenza del vino bianco, che ne è privo.
Le caratteristiche e i benefici
I vini rossi: contengono tannini, polifenoli e flavonoidi. Questi componenti hanno proprietà interessanti per lotta contro le malattie cardiovascolari, ma anche contro le malattie psicologiche, come la depressione. Le caratteristiche dei vini rossi prevengono inoltre il rallentamento cellulare e l’eccesso di peso, e contribuiscono alla buona salute degli occhi.
Il consumo moderato e regolare di vino rosso fa bene alla salute e allunga l’aspettativa di vita; infatti, il vino rosso, consumato con moderazione, possiede effetti benefici contro il diabete e riduce il rischio di cancro al colon.
Il vino bianco: anche il vino bianco, se consumato con moderazione, ha effetti benefici sulla nostra salute. Tra i principali effetti benefici ci sono i seguenti:
- Contribuisce a migliorare le funzioni metaboliche e cardiovascolari, migliora il controllo del glucosio e dei lipidi nell’organismo e può essere utilizzato contro il diabete. Inoltre, il vino bianco ha un ruolo antinfiammatorio e cardioprotettivo, poiché ripara le cellule che rivestono i vasi sanguigni;
- Migliora la funzionalità polmonare: antiossidanti presenti nel vino bianco proteggono dall’invecchiamento cellulare e migliorano la funzionalità polmonare in modo molto più significativo rispetto al vino rosso;
- Riduce i rischi di malattie renali: acido caffeico contenuto nel vino bianco è un antiossidante che protegge i tessuti renali dallo stress ossidativo;
- Contrasta il rischio di malattie cognitive come il morbo di Alzheimer grazie ai polifenoli in esso contenuti.
Come abbinarli in cucina
Il vino rosso si abbina perfettamente con piatti robusti e saporiti grazie alla sua struttura e complessità. È spesso abbinato con carni rosse come manzo, agnello e cinghiale, offrendo un contrasto piacevole tra i sapori intensi della carne e le note fruttate e tanniche del vino. Inoltre, si sposa bene con formaggi stagionati e piatti ricchi di salse, dove la sua robustezza può bilanciare i sapori intensi.
Il vino bianco è spesso preferito per accompagnare piatti più leggeri e delicati, grazie alla sua freschezza e vivacità. Si abbina con pesce e frutti di mare, consentendo di apprezzare appieno i sapori delicati. Può essere utilizzato per accompagnare piatti a base di pollame, insalate e antipasti, offrendo un piacevole equilibrio tra acidità, fruttuosità e freschezza che completa i sapori più leggeri e delicati dei piatti.
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Autore
Sono Concetta (Tina) Cultrera, mi occupo di Nutrizione ed intolleranze. Presso il mio studio eseguo prestazioni di misurazioni antropometriche, valutazione del fabbisogno energetico, indagini alimentari per evidenziare eventuali abitudini alimentari scorrette, educazione e riabilitazione nutrizionale nelle obesità nelle magrezze, nelle patologie metaboliche.