Si definisce magrezza quando il peso corporeo è inferiore al 15% del peso teorico e i depositi grassi inferiori al 5% della massa corporea. Importante è stabilire se si è di fronte ad una magrezza primitiva costituzionale o secondaria.
Le magrezze secondarie possono essere:
- da diminuita disponibilità alimentare;
- anoressia nervosa caratterizzata da iperattività, amenorrea, percezione alterata del propri corpo, rifiuto del cibo, alternato a rari periodi di bulimia, colpisce soprattutto le giovani donne;
- anoressia da malattia organica: frequente in malattie croniche debilitanti quali neoplasie, infezioni croniche, scompenso cardiaco, ustioni estese ecc….
- anoressia da stati depressivi, frequenti negli anziani;
- malattie del tubo digerente;
- aumentato consumo energetico per ipertiroidismo e iperattività fisica;
- alterata utilizzazione energetica per diabete mellito, insufficienza surrenale cronica
- abuso di farmaci tipo anoressanti, teofillina, ormoni tiroidei.
Naturalmente il più delle volte, l’intervento dovrà essere multidisciplinare (nutrizionista, psicologo e endocrinologo) mirato alla rimozione della causa che sta alla base della magrezza.
La dieta che consiglio per recuperare peso, è gradualmente ipercalorica, con aumentato consumo dei carboidrati rispetto alle proteine e ai lipidi.